Federer ha dato l'addio al tennis tra abbracci e lacrime dei suoi avversari

Il fenomeno svizzero ha salutato tutti alla Laver Cup 2022, la manifestazione che lui stesso si è inventato. Come facile immaginare è stato un saluto da brividi, pieno di commozione che ha coinvolto tutti, dal pubblico ai protagonisti in campo a partire da quelle pellacce dure di Borg, MCEnroe e anche di Nadal (con gli occhi gonfi) e Djokovic. Ora nulla sarà come prima, sia perché mancherà la sua personalità sia perché inevitabilmente calerà il livello generale.

Fabrizio d'Andrea

(09/01/2023) L'anno appena terminato ci ha lasciato con l'addio all'attività agonistica di Roger Federer, il tennista che con la racchetta ha fatto cose da far strabuzzare gli occhi e lasciare tutti a bocca aperta ha dato ufficialmente l'addio all'attività agonistica.

Nulla sarà più come prima, al tour mancherà un uomo della sua personalità e del suo talento e inevitabilmente il livello del tenni mondiale si abbasserà.

Spno passati tre mesi ma rimane l'amaro in bocca perché la mancanza di Federer si farà sentire enormemente nel circuito Atp e degli Slam. Nessuno è stato come lui e mi sento di dire che neppure ci sarà un altro come Roger, lo svizzero è stato la bellezza del gesto tecnico all'ennesima potenza, il talento assoluto (direi 100% di classe sopraffina), l'educazione, l'eleganza dentro e fuori dal campo: insomma il più bello da vedere da almeno 60 anni.

A dire la verità questo addio è figlio dei malanni fisici che hanno avuto la meglio, perché Roger Federer non aveva nessuna intenzione di mollare tanta è la sua voglia di giocare e divertirsi in campo. Dal 2019 però (cioé da quella meravigliosa e maledetta finale di Wimbledon persa con Djokovic al quinto set dopo essere stato avanti 8-7 e con due match point 40-15 sul suo servizio) Federer ha subito una serie di infortuni che non aveva mai avuto in venti anni di carriera. Le ginocchia lo hanno tradito e malgrado le abbia provate tutte (interventi chirurgici e fisioterapie specializzate) ha capito che il fisico a 41 anni non risponde come si aspettava e l'unica cosa da fare era quella di salutare tutti.

Da ora i nostalgici come me potranno godere delle sue gesta solo andando a rivederlo su Youtube o su qualche canale specializzato che ripropone le sue partite. Triste da pensare ma ormai le gesta di Roger possono essere godute solo online. E comunque questa è una cosa che consiglio ai più giovani che non lo hanno praticamente visto giocare visto che dal 2019 il campionissimo elvetico è stato fermo ai box perché vittima di infortuni in serie come ho prima spiegato.

Tornando al personaggio e allo sportivo mi piace ribadire che Roger Federer è stato amato da tutti, in ogni angolo del mondo. Le sue qualità umane e sportive lo hanno issato in cima alla classifica degli sportivi più amati. Io gli ho visto fare cose in campo di una tale qualità e di tale una difficoltà tecnica che nessuno potrebbe pensare di imitare.

E poi bisogna ricordare che ha passato quindici anni a battersi contro due fenomeni come Nadal e Djokovic, avversari strabilianti per qualità fisiche e agoniste: Nole e Rafa da questo punto di vista sono inarrivabili. E malgrado le racchette e i campi veloci abbiano sempre di più favorito lo spagnolo e il serbo (per l'evoluzione tecnologica guidata dai gestori del tour ATP ma di questo ve ne parlerò in futuro) Roger Federer ha vinto tantissimo battendo iù e più volte i suoi avversari grazie a prestazioni memorabili.

Poi si può dibattere se è stato davvero il goat, cioé il migliore giocatore di tutti i tempi. E' sempre difficile fare una classifica perché cambiano le epoche e con esse cambia tutto: le superfici, le racchette e le palline. Nel tennis di altre epoche si parla dei vari Kramer, poi Emerson, Laver, Rosewall e a seguire Borg e McEnroe per poi arrivare a tempi più vicini a noi con Becker, Lendl, Edberg, Sampras, e Nadal e Djokovic. Ognuno di loro ha lasciato una eredità importante. E' un tema che lascia il tempo che trova e inevitabilmente ognuno mette in cima alla lista il proprio beniamino. Certo i vari Nadal e Djokovic alla fine hanno vinto più Slam di lui ma allora anche Rosewall e Laver sono stati limitati dalle regole di allora che impedivano ai professionisti di giocare nel circuito. 

Personalmente ritengo che sia nel pantheon dei fenomeni assoluti di ogni epoca, avendo avuto il privilegio di vederlo giocare dal 1999 ho ben impresso negli occhi le sue prodezze. Sono passati gli anni e ogni volta è arrivato un nuovo avversario ma Federer ha saputo migliorarsi fino agli ultimi anni della sua carriera aggiungendo sempre qualcosa al suo immenso bagaglio tecnico che madre natura gli ha generosamente donato.

Ora siamo tennisticamente tutti più poveri, assistiamo ad un tennis sempre più esasperato dal punto di vista fisico e agonistico. Sarà anche spettacolare per molti (indubbiamente sono grandi atleti) ma a me personalmente non resta che sperare che il deo del tennis in futuro voglia donarci di qualche campione simil Sampras, Edberg, Becker e naturalmente Federer, con voglia di offrire un gioco completo e più bello da godere sia da fondo campo che a rete e ci salvi dalla monotonia del tennis contemporaneo.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)