Coppa del Mondo, canoa: L'Italia vince 7 medaglie a Szeged nell'unica tappa 2020

La spedizione azzurra del DT Oreste Perri torna a casa con una faretra piena di soddisfazioni sia per le medaglie che per le prestazioni fornite dagli azzurri. Tre gli ori vinti con Andrea Domenico Di Liberto nella disciplina olimpica del K1 200 metri, la coppia delle Fiamme Oro formata da Nicolae Craciun e Daniele Santini nel C2 500 metri e Carlo Tacchini nel C1 500 metri. L’Italia chiude così il 2020 post coronavirus, con un settimo posto nel ranking internazionale ed un quarto posto nel medagliere di Szeged. 

Fabrizio d'Andrea (ph. http://www.federcanoa.it/)

(28/09/2020) E' stata ricca di soddisfazioni per i colori azzurri la prima e unica tappa, post lockdown da covid, di Coppa del Mondo della canoa velocità. L’Italia, guidata dal Direttore Tecnico Oreste Perri (si, proprio lui che nei primi anni '80 era il nostro alfiere di punta in questo sport) torna a casa con un bottino di sette medaglie. L’Italia chiude così il 2020 post coronavirus, con un settimo posto nel ranking internazionale ed un quarto posto nel medagliere di Szeged.

Le medaglie. Tre gli ori vinti con uno strepitoso Andrea Domenico Di Liberto nella disciplina olimpica del K1 200 metri, la coppia delle Fiamme Oro formata da Nicolae Craciun e Daniele Santini nel C2 500 metri e Carlo Tacchini nel C1 500 metri. L'argento con Carlo Tacchini nel C1 1000 metri e Samuele Burgo e Luca Beccaro (davvero bravi) nel K2 1000 metri (specialità olimpica): dopo la carta olimpica portata a casa lo scorso anno e l’argento ottenuto nel test event di Tokyo, ultima gara pre-pandemia, i due portacolori delle Fiamme Gialle conquistano la loro prima medaglia insieme in una tappa di Coppa del Mondo.. Terzo gradino del podio Giulio Bernocchi (CUS Milano) e Luca Boscolo Meneguolo (SC Padova) nel K2 500 metri e ancora di Tacchini (autentico mattatore con tre podi) nei 5000.

Altre prestazioniDaniele Santini, si ferma ai piedi del podio in quarta posizione (1:52.70) nei 500 metri. Per soli 41 i centesimi di secondo Nicolae e Sergiu Craciun hanno preso la medaglia di legno nella finale del C2 1000m. I fratelli delle Fiamme Oro fermano il cronometro su 3:42.02, tempo che vale la quarta piazza nella gara vinta dalla Russia (3:40.49) sulle barche di Ungheria (3:41.08) e Romania (3:41.60).

Arrivo serratissimo nella finale del K4 500 dove l’Italia schierava ben due ammiraglie: Alessandro Gnecchi (Carabinieri), Manfredi Rizza (Areonautica Militare), Andrea Domenico Di Liberto (SC Trinacria) e Mauro Crenna (Fiamme Gialle) fermano il cronometro sul tempo di 1:23.29 chiudendo al sesto posto, mentre nono posto per Giulio Bernocchi (CUS Milano), Andrea Schera (Fiamme Gialle), Giacomo Cinti (CC Comacchio) e Luca Boscolo Meneguolo (Can. Padova) in 1:25.84. A salire sul podio della specialità olimpica che a Tokyo 2021 farà il suo debutto sulla nuova distanza dei 500 metri sono Francia (1:21.51), Ucraina (1:22.07) e Serbia (1:23.14). 

Per quanto riguarda le donne invece, nella finale B del K1 500 Francesca Genzo (Fiamme Azzurre) è settima (16^ assoluta) con il tempo di 1:59.72, seguita dalla compagna Cristina Petracca (Marina Militare), ottava (17^ assoluta) in 1:59.95. La Genzo ha successivamente chiuso al decimo posto la prova di fondo sui 5000 metri del K1 con il tempo di 23:26.37, oro all’ungherese Dora Bodonyi in 22:21.89. Sempre sui 5000 metri ma del K1 maschile Samuele Burgo chiude al 5° posto in 20:21:28, mentre Giulio Dressino è undicesimo in  20:49.52 nella gara vinta dal portoghese Fernando Pimenta (20:03.89)

“Abbiamo fatto delle buone gare, siamo stati competitivi e abbiamo dimostrato che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta”, ha spiegato il direttore tecnico Oreste Perri. “Dobbiamo considerare questa coppa del mondo come una ripartenza per il prossimo anno, quando avremo le qualificazioni e le Olimpiadi. Uno step importante per questo progetto a medio termine, ma è anche un punto di partenza fondamentale per impostare il lavoro del prossimo quadriennio che ci porterà a Parigi 2024. Abbiamo una squadra giovane e qualitativa in grado di lavorare sui due obiettivi. I risultati e le prestazioni Szeged confermano il buon livello di tutta la squadra, in tutte le specialità. La canadese ha fatto la parte del leone ma anche nel kayak abbiamo dimostrato di essere in crescita, anche con le due ragazze. Torniamo con maggiore consapevolezza sulla bontà del nostro lavoro, di quello delle società e dei loro tecnici e sono certo che saremo sempre più competitivi”. 

Anche il Presidente della Federazione Luciano Buonfiglio ha voluto commentare le prestazioni degli azzurri: “dico sempre che dobbiamo avere rispetto del tempo e sfruttarlo al meglio, perché non possiamo perdere le occasioni, la settimana scorsa gioivo della fiducia che il mondo della canoa ha dato al nostro operato e al Consiglio Federale, una fiducia da ripagare continuando a lavorare insieme con passione e dedizione. Abbiamo ritenuto giusto venire a Szeged, seppur con i tanti dubbi che hanno accompagnato questa trasferta, per evitare di restare senza gare internazionali per più di un anno e testare il lavoro fatto finora. Abbiamo fatto un primo passo fondamentale per continuare a lavorare carichi di entusiasmo e con la consapevolezza di avere una squadra giovane per Tokyo e su cui lavorare anche per Parigi. Penso che i risultati ottenuti siano l’esempio migliore per far capire a tutte le società e i tecnici societari che quello che stiamo portando avanti è un modello vincente che va seguito per non perdere tempo e arrivare lontano. Entro fine ottobre con il Consiglio Federale comunicheremo i programmi di attività e tutto ciò che serve ai nostri club per programmare il loro lavoro. Faccio i complimenti agli atleti e i tecnici che qui in Ungheria ci hanno regalato grandi emozioni ma dobbiamo continuare a lavorare con serietà e fiducia, senza perdere tempo”. 

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)