Sci, Goggia: due volte podio in Val d'Isere

Il weekend di Coppa del mondo è positivo solo per Sofia Goggia che conquista un secondo (dietro la Vonn) e un terzo posto (dietro Fenninger e Weirather) nei SuperG disputati. Male le altre azzurre. Negativo anche il fine settimana degli uomin impegnati in Italia. Solo piazzamenti nelle gare veloci della Saslong in Val Gardena e nel classico gigante della Gran Risa in Val Badia. Azzurri mai competitivi per la vittoria.

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Il weekend di Coppa del Mondo in chiave azzurra ci lascia con una speranza e ancora tante perplessità, si susseguono le gare e i risultati, quelli che tutti auspicavamo ad inizio stagione, tardano ad arrivare. La speranza si chiama Sofia Goggia che conquista due podi che possono dare una svolta alla sua annata, le perplessità invece sorgono guardando il resto delle due squadre: buoni piazzamenti da parte di Federica Brignone tra le donne e di Paris, Innerhofer e De Aliprandini tra gli uomini ma niente di più. Piazzamenti che però non devono illudere perché la distanza dagli avversari sembra veramente grande, sia a livello tecnico che di forma fisica: mentre squadre come Austria, Francia, Svizzera, Norvegia e Germania crescono di gara in gara presentando un numero considerevole di atleti forti in ogni specialità, l'Italia resta aggrappata alle performance (piuttosto occasionali) delle sue (poche) stelle.

Ma andiamo con ordine. Gli uomini hanno corso in Val Gardena (un Super G e una Discesa libera) e il classico Gigante della Gran Risa in Alta Badia la domenica. Mentre le donne si sono ritrovate nella bellissima stagzione sciistica della Val d'Isere per correre due SuperG.
In Francia registriamo due buoni acuti di Sofia Goggia. La bergamasca ritrova (anche se solo in parte) la verve dello scorso anno e riesce ad andare due volte sul podio. Per Sofia una buona inizione di fiducia perché questi risultati potrebbero far scattare quella scintilla necessaria a restituirci l'atleta dello scorso anno che con spavalderia si mangiava letteralmente le piste e, quando non vinceva, finiva sempre sul podio. La pista bisogna dirlo è stata resa facile dalle abbondanti nevicate dei giorni passati (almeno 70 cm) e questo può aver aiutato la nostra atleta. che ci ha provato in tutte e due le giornate a tirare al massimo ma si vede che non è ancora al 100%: difficile dire se è più un fatto tecnico o di forma fisica. Comunque, nella prima giornata Sofia è arrivata seconda, si è dovuta arrendere al ritorno della leggenda Lindsay Vonn che le si piazza davanti di soli tre decimi e vince la gara n.78 della sua carriera (successo per lei ormai a sole otto vittorie dall'altra leggenda dello sci Ingemar Stenmark). Domenica invece l'azzurra retrocede di un posto sul podio, è terza dietro Anna Veith Fenniger (un'altra grande dello sci che sta ritornando) e Tina Weirather. Dunque diamo un 7 incoraggiante alla Goggia ma da lei ci aspettiamo molto di più.

Nei Super G in terra francese puntavamo tanto anche su Federica Brignone, per lei invece il bilancio è appena sufficiente. Doveva fare molto di più perché le condizioni della pista (molto facile) lo consentivano, perché mancava Mikaela Shiffrin e perché le altre grandi hanno ancora dei problemi: le varie Vonn, Gut e Fenninger si stanno riprendendo dagli acciacchi quindi per ora sono indietro ma hanno già fatto vedere di saper graffiare. Invece Federica non ha brillato conquistando solo un settimo posto. Male invece il resto della squadra (Fanchini, Sosio, Hofer e Bassino), purtroppo hanno fatto vedere di non essere ancora competitive ai grandi livelli.

Ed ora veniamo agli uomini. Venerdì e sabato in Val Gardena sulla bellissima Saslong sono scesi in pista gli uomini jet per disputare un SuperG e una Discesa Libera. Per quanto mi riguarda si è visto lo stesso film delle gare precedenti. Glii avversari ad oggi sono molto più forti dei nostri, che infatti faticano ad arrivare nei 10. Gente come Svindal, Jansrud, Kilde, Mayer, Franz, Reichelt, Feuz, Kriechmyer, Theaux, Guay, Baumann e Ferstl (solo per citarne alcuni) è fuori dalla portata di Innerhofer, Paris e Fill. Almeno per ora è così.Ii nostri dovranno lavorare tantissimo se vorranno ridurre il gap tecnico che si ritrovano sulle spalle.

Domenica poi è stata la volta dello slalom gigante, si è corso sulla classica Gran Risa dell'Alta Badia: una pista molto tecnica, con un muro lungo e ripidissimo che manda in acido lattico i quadricipiti degli atleti. Anche nella specialità più tecnica del circo bianco non riusciamo ad essere protagonisti: è evidente il gap dei nostri ragazzi: e non dico da mostri sacri come Hirscher, Kristoffersen, Ligety o Pinturault ma da dagli altri. La sensazione (e la preoccupazione) è che gli altri crescono mentre i nostri arrancano palesando evidenti problemi tecnici. Di questo gigante rimane il ricordo di una meravigliosa seconda manche da parte di Marchel Hirscher, ormai una leggenda dello sci al pari di Ingemar Stenmark, Hermann Maier, Alberto Tomba, Pirmin Zurbriggen e Marc Girardelli. Hirscher vince mettendo in pista tanta classe e carica agonistica con le quali doma la pista e tritura gli avversari. La seconda discesa dell'austriaco è una delle più belle manche di slalom gigante mai effettuate nella storia di coppa del mondo. Da registrare e far vedere ai ragazzi, chiude con 1”70 di vantaggio sul secondo, che poi è il norvegese Kristoffersen e non uno qualunque.