CdM: la Brignone trionfa nella Combinata

L'azzurra raggiunge la madre, Maria Rosa Quario, nella classifica All Time con 4 vittorie e 15 podi. Per l'Italia è il primo successo in questa disciplina, prima avevamo solo il 3°posto di Bibiana Perez nel 1994.

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Se continuerà a sciare così anche in slalom Federica Brignone potrà togliersi molte soddisfazioni, oggi a sorpresa è arrivata la super prestazione della valdostana che si aggiudica la combinata (una manche in supergigante e una di slalom) di Crans Montana, la prima gara di Coppa del Mondo dopo i Mondiali di St. Moritz.

La gara non era iniziata sotto i migliori auspici. Si è iniziato con il supergigante. La pista era difficile (non solo per il pendio e la tracciatura ma anche per la neve e la temperatura), c’era anche la nebbia a complicare il tutto: le prime tre atlete escono rischiando l’osso del collo (saggi gli americani a non far gareggiare le loro atlete) e allora si decide di fermare la gara e spostare la partenza un po’ più giù, proprio per garantire la sicurezza. Si ricomincia da capo, però al cancelletto di partenza alcune atlete di rango come la Rebensburg e la Worley (oltre alla Vonn e le altre americane) rinunciano in disaccordo con la FIS (Federazione Internazionale Sci) ma la gara sarà poi regolare.

Federica Brignone ha vinto con pieno merito e ci voleva dopo le polemiche dei Mondiali dove (non per colpa sua) i risultati della nostra squadra sono stati tutt’altro che buoni. Dicevamo, una vittoria frutto di due ottime manche, la prima (in mattinata) in supergigante con l’azzurra che si getta in pista senza alcun timore reverenziale e termina niente di meno che seconda, dietro di mezzo secondo alla favorita, la slovena Ilka Stuhec ma davanti a tante specialiste della velocità. Poi il capolavoro in slalom. E’ partita per 29esima per la regola dell’inversione dei trenta e, quindi, con una pista tutt’altro che perfetta. Non credevamo ai nostri occhi nel vederla danzare tra i pali stretti con grande armonia, precisione e velocità: sembrava di vedere la mamma (Ninna Quario), che però era una specialista dei “rapid gates”. Federica ha preso subito un gran ritmo ed è riuscito a mantenerlo da cima a fondo facendo il vuoto con tra se e le sue avversarie e tagliando il traguardo con un secondo di vantaggio sulla seconda, la slovena Ilka Stuhec e un secondo e sedici sulla  terza, l’austriaca Michaela Kirchgasser. A confermare la grande prestazione della Brignone va detto che il pendio dello slalom di Crans Montana è difficile e sicuramente molto più difficile delle piste che normalmente vengono utilizzate per gli slalom delle combinate.

Per il resto la squadra azzurra oggi, a parte Sofia Goggia uscita in superg, non è andata male, registriamo i buoni piazzamenti con Elena Curtoni e Federica Sosio finite al  nono e decimo posto e con la Marsaglia dodicesima.