A2: Virtus e Eurobasket protagoniste

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Credit Unicusano (Virtus Roma) Foto Ciamillo-Castoria http://www.virtusroma.it/unicusano-virtus-roma-moncada-agrigento-78-73/

Una vittoria e una sconfitta per l’esordio stagionale delle romane: la Unicusano ha battuto la Fortitudo Agrigento 78-73, mentre l’Eurobasket dopo una entusiasmante rimonta che ha portato la partita all’overtime ha poi perso ai supplementari contro il Ferentino.

E’ iniziato il campionato 2016-2017 di basket di A2, quest’anno la grande novità è che Roma avrà due derby pure nel basket: infatti al via ci sono due squadre di Roma, la Unicusano (la storica Virtus Roma per chi ricorda i fasti degli anni ’80 con le vittorie di scudetto e Coppa dei Campioni grazie alla guida del coach Valerio Bianchini) e Eurobasket Roma Gas & Power, due team accreditati per fare una buona stagione e far di nuovo innamorare i cittadini della Capitale che sono affamati di buoni risultati in questo sport.

Dopo anni molto difficili, con risultati poco edificanti, retrocessioni (o faticose salvezze) e rischi di “cancellazione” dal campionato, il basket romano pare respirare aria nuova, pare avviato a stagioni da protagoniste con squadre che hanno l’ambizione di proporre bel gioco e riconquistare l'entusiasmo dei tifosi proprio attraverso questa via. Senza ovviamente fare annunci roboanti perché poi sono i risultati sul campo a fare la storia, ci sono le premesse per godere delle gesta di due squadre che quest’anno possono gettare le basi per arrivare ad un qualcosa di più ambizioso nel medio-lungo periodo, come può essere il ritorno nella massima serie (l’A1).

Per la Virtus Roma (che ha giocato in casa al Palazzetto di Viale Tiziano) decisivi i 24 punti di John Brown, implacabile e assoluto mvp del match. Per la squadra di coach Corbani spiccano anche i 14 punti di Raffa che dopo un inizio difficile, segna canestri importanti nel finale e le prove di Baldasso e Benetti, il primo con il canestro che segna l'allungo definitivo dei padroni di casa e con letture davvero di pregevole fattura mentre il secondo autore di una prova fisica notevole segnata da 11 rimbalzi e 4 punti. «Nel primo tempo in attacco siamo andati fuori ritmo, sconfessando il modo nel quale avevamo impostato il  nostro piano partita – ha dichiarato Corbani - cioè correre e far girare la palla il più possibile. Ciononostante i ragazzi sono stati bravi e siamo rientrati pian piano nel modo giusto, soprattutto nell’attacco a metà campo. Faccio i complimenti ai ragazzi perché la difesa è stata dal primo all’ultimo minuto molto energica, seppur con delle imperfezioni e qualcosa da sistemare e migliorare, ma questo è più che normale alla prima giornata di campionato. L’atteggiamento e l’intensità dimostrate nell’arco di tutta la partita sono sempre stati costanti e questa è sicuramente stata la chiave del successo finale».

Facce lunghe, invece, a fine partita per Eurobasket che ha fatto a lungo tremare il Ferentino, una delle principali favorite del campionato ma che alla fine ha dovuto lasciare i punti ai "frosinati". I padroni di casa hanno potuto esultare per lo scampato pericolo perché la Roma Gas & Power l’ha messa veramente alle corde fino agli ultimi minuti, peccando solo nel finale quando è uscita tutta l’inesperienza di Eurobasket a giocare testa a testa fino al suono della sirena. Questo però dovrebbe essere un fattore che potrà essere adeguatamente superato durante la stagione.

Dunque una partita mozzafiato che ha visto la squadra guidata da Bonora mettere in campo tutto l’agonismo possibile per recuperare il -13 di metà terzo tempo. Lo sforzo è riuscito tanto che si è andati al supplementare ma lì evidentemente tutte le energie psicofisiche (oltre all’inesperienza del roster) erano state consumate e per i romani non c’è stato nulla da fare. Dopo un errore in transizione del possibile +2 si è passati subito a rincorrere prestando il fianco ai canestri a ripetizione di Gilbert, Musso e Raymond che hanno definitivamente ammazzato la partita. In definitiva una questione di dettagli e particolari come la gestione del ritmo, sui quali Davide Bonora dovrà lavorare. “Sappiamo che spesso contano gli episodi, come i canestri finali di Gilbert e l’estemporeaneità di Musso che pure conoscevamo molto bene, che alla fine ci vedono soccombere – ha commentato coach Bonora – insieme alla loro transizione offensiva e alla capacità di giocare il pick and roll, ma ci resta la consapevolezza e la moderata soddisfazione di essercela giocata fino in fondo su questo campo, pur con il rammarico di essere andati molto vicini alla nostra prima vittoria in A2”.