Settecolli: Paltrinieri ok, Peaty da record

Nella seconda giornata della manifestazione brillano gli stranieri con Peaty (50 rana), Verraszto e Seto (400 misti), Kenderesi (200 farfalla) e tra le donne Kromovidjojo (100 stile libero) e Hannah Miley (400 misti). Per l'Italia ottime prestazioni di Ilaria Bianchi (100 delfino) e Nicolò Martinenghi (50 rana).

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Foto di Fabrizio d'Andrea

5 record della manifestazione e prestazioni di livello mondiale, davanti ad un pubblico festoso (tribune gremitissime) e pronto a sostenere tutti gli atleti in gara anche la seconda giornata del Settecolli non ha tradito le attese. Se guardiamo ai tempi meglio gli stranieri degli italiani, e questo dimostra il livello raggiunto dagli internazionali di nuoto di Roma.

Dunque gli stranieri hanno dato lustro con risultati di livello. Iniziamo da Adam Peaty, è lui il personaggio di questo Settecolli (italiani a parte) sia per le prestazioni che per l'altissimo gradimento che riscuote verso il pubblico: ieri lo hanno dovuto scortare fino al pulman che lo riportava in albergo per contenere l'assalto dei fan con le richieste di selfie. L'inglese ha frantumato il record dei 50 rana fermando il tempo a 26" 61. Nessuno aveva mai nuotato così veloce, a parte lui ovviamente. Poi ha emozionato il duello tra David Verraszto e Daiya Seto nei 400 misti. I due hanno fatto il vuoto e si sono giocati la vittoria con un testa a testa entusiasmante. Alla fine ha vinto l'ungherese Verraszto con un tempone: 4' 07" 47 il miglior crono dell'anno (settimo all time) che polverizza il vecchio record della manifestazione. Benissimo anche Sato con 4'07" 99 e secondo miglior tempo del 2017. Spettacolo anche nei 200 delfino, il sudafricano Chad Le Clos parte fortissimo e transita primo ai 100 ma subisce il ritorno del magiaro Tamas Kenderesi, questo talento (appena ventenne) mostra una progressione impressionante e va a vincere con un gran bel tempo: 1' 54" 33 davanti all'olimpionico Le Clos che chiude con 1' 54" 87. Tra le donne vanno sottolineate le vittorie di Ranomi Kromovidjojo nei 100 stile libero e di Hanna Miley nei 400 misti. L'olandese, che ormai è una romana adottata, ha vinto facilmente in 53.07 mostrando un ottimo stato di forma ad un mese dai mondiali e lo stesso vale per l'inglese Hannah Miley che non ha avuto rivali in grado di impensierirla e ha chiuso prima con il tempo di 4' 36" 28.

Per quanto riguarda gli italiani la vittoria è arrivata grazie a Gregorio Paltrinieri e a Ilaria Bianchi. Paltrinieri ha timbrato il cartellino vincendo piuttosto agevolmente i suoi 1500. Nessuno è stato in grado di impensierirlo e in assenza del gemello diverso Detti (fuori per febbre) il campione di Carpi ha impostato un ritmo regolare chiudendo tra gli applausi con il tempo di 14' 49" 06. Niente di eccezionale per un campione come lui ma sicuramente una prestazione che dà buone sensazioni in vista dei mondiali di Budapest che ci saranno tra un mese. Ilaria Bianchi ha prevalso nei 100 delfino dopo un bel testa a testa con Elena Di Liddo scendendo sotto il muoro dei 58 secondi: 57" 89 il suo crono contro il 58" 05 della Di Liddo. Il resto della truppa azzurra ha collezionato una serie di podi e di ottime prestazioni. Nicolò Martinenghi ha 17 anni ma è già una sicurezza, esaltato dal confronto con Peaty ha chiuso terzo nei 50 rana (27" 03), Simona Quadarella si è piazzata seconda negli 800 stile libero (8' 29" 53) dietro l'ungherese Boglarka Kapas e Matteo Milli terzo nei 100 dorso (54" 60) distante solo sei centesimi dal vincitore: il tedesco Christian Diener (54" 54) a dimostrare una ottima condizione.