SCI: POCA NEVE E TROPPI INFORTUNI

    La stagione del Circo Bianco è entrata nella fase decisiva, ma sta proseguendo secondo un minimo comun denominatore: gli infortuni gravi degli atleti, in numero spropositato rispetto agli altri anni, e la pressoché totale mancanza di neve. Si direbbe un’annata che, da questo punto di vista, è nata male e sta finendo peggio, ed è un peccato perché le gare disputate sin qui (sia in campo maschile che in quello femminile) hanno fatto divertire mettendo in mostra grandi atleti, notevoli spunti tecnici e grandi battaglie per aggiudicarsi i trofei. Per quanto riguarda la neve c’è poco da dire, sarà il niño o i cambiamenti climatici causati dall’uomo ma fa impressione vedere le montagne senza un filo di neve: durante le gare si assiste a immagini quasi spettrali con una lingua di neve artificiale che ricopre le piste (mantenuta con grande fatica – a causa delle alte temperature – dagli organizzatori) e, tutt’intorno, solo roccia e verde la dove dovrebbe esserci neve e ghiaccio. Speriamo che sia solo un anno sfortunato.  


    Ma che la stagione sia stregata lo dimostra anche il lungo elenco dei campioni infortunati: l’ultimo in ordine di tempo è l’americano Ted Ligety, durante una seduta di allenamento in slalom gigante in questi giorni è caduto rompendo il crociato anteriore del ginocchio destro. Lo rivedremo il prossimo anno come lui stesso ha annunciato con una dichiarazione sui social media: "Sappiamo tutti che lo sci è uno sport pericoloso, ma ho sempre pensato che avrei potuto evitare una chiusura di stagione anticipata. Purtroppo oggi mi sono rotto il crociato anteriore in allenamento di gigante e sto tornando a casa". Peccato. Ma appunto, l’elenco degli atleti che abbiamo perso per strada è lungo. Ad ottobre, a pochi giorni dalla prima gara di Coppa del Mondo (che come ogni anno si fa sui ghiacciai austriaci di Solden) la detentrice delle ultime due stagioni della Coppa Over All, l’austriaca Anna Fenniger (peraltro grande favorita anche quest’anno), si rompe i crociati. Poi, a stagione appena iniziata è la volta della statunitense Mikaela Shiffrin: la giovane e talentuosa dominatrice delle prime gare deve salutare il circuito dopo una caduta avvenuta durante il riscaldamento, solo pochi minuti prima della gara di Are (Svezia) il 12 dicembre: laceramento del collaterale mediale e contusione del piatto tibiale e tanti saluti a tutti. E così via per tanti altri atleti costretti ad abbandonare le gare, come il “nostro” Giuliano Razzoli (sfortunatissimo), Julia Mancuso, Sara Hector e gli impavidi discesisti Florian Scheiber, Georg Streitberger e Aksel Lund Svindal, tutti e tre "vittime sacrificali" della mitica, terribile e ghiacciatissima Streif  a Kitzbuhel.