Il Settecolli è un test probante per Rio

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Foto di Fabrizio d'Andrea

Sarà una tre giorni importante questa di Roma perché è l'ultimo chance che hanno alcuni atleti azzurri che non si sono ancora qualificati per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Ma il 53° Settecolli di nuoto è l'occasione per far vedere al pubblico italiano alcune stelle del nuoto che saranno protagoniste alle prossime Olimpiadi.

Tra gli atleti stranieri ci saranno "l'immortale" Laszlo Cseh, l'ungherese che negli ultimi dieci anni è stato un grande protagonista nei misti e nel delfino conquistando ben 79 medaglie internazionali, poi c'è il suo connazionale Daniel Gyurta, il padrone assoluto della rana dal 2009 al 2012 e bronzo agli ultimi mondiali di Kazan e, tra gli altri, il sudafricano Cameron Van Der Burgh, campione olimpico in carica nei cento rana. Anche tra le donne il parterre ai blocchi di partenza non sfigura, c'è Ranomi Kromowidjojo, la regina della velocità olandese che nelle scorse olimpiadi di Londra vinse l'oro sia nei 50 che nei 100 stile libero eppoi Ruta Meilutyte, la gigante lituana, che ad appena 15 anni vinse l'oro olimpico a Londra nei 100 rana e da allora non si è più fermata inanellando vittorie e primati. Quindi Inge Dekker, una velocista con un palmares di 6 medaglie mondiali e 10 europee in vasca olimpica ma che, soprattutto, è tornata alla vita dopo aver sconfitto un cancro cervicale.

Poi ovviamente c'è la squadra azzurra. Ci sono tutte le stelle, la squadra è forte, è in salute come hanno ribadito questa mattina il Presidente della FIN Paolo Barelli e l'allenatore azzurro Cesare Butini durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, e utilizzerà queste gare per rodare ulteriormente la forma a meno di 50 giorni dalla partenza per Rio. Il 53° Settecolli però servirà anche a quegli azzurri/e che ancora non hanno fatto il tempo utile a qualificarsi per le Olimpiadi: questa è la loro ultima occasione con la speranza che, da domenica sera, la delegazione degli azzurri che andrà in Brasile sarà ancora più numerosa. In gara vedremo i velocisti Magnini e Dotto, i mezzofondisti Detti e Paltrinieri, ovviamente la "divina" Federica Pellegrini (che va ricordato sarà la portabandiera della delegazione azzurra nella cerimonia di apertura dei Giochi olimpici) ma anche Ilaria Bianchi, Alice Mizzau, Martina Caramignioli, Erika Ferraioli, Diletta Carli, Silvia Di Pietro e, tra gli uomini, Simone Sabbioni, Federico Turrini, Matteo Rivolta, Luca Marin, Andrea Toniato e Luca Pizzini