Mondiali ciclocross, per l'Italia un oro, un bronzo e tanti piazzamenti

Gli azzurri del ciclocross tornano da Fayetteville (Arkansas Usa) con un bel bottino e ottime sensazioni per il futuro. Uno storico oro nel Team Relay con Samuele Leone, Silvia Persico, Lucia Bramati e Davide Toneatti, il bronzo di Lucia Persico nell'Elite femminile e ancora una serie di piazzamenti tra i quali il 5° posto di Federica Venturelli e il 16° di Valentina Corvi tra i Junior, 15° posto per lo junior Paletti e il 16° per l'Under 23 Bramati. Il CT Daniele Pontoni: "Bilancio ok, per i risultati ottenuti e lo spirito che si è creato. Abbiamo gettato le basi per il futuro."

Fabrizio d'Andrea (ph. credit https://www.federciclismo.it/it/)

(03/03/2022) Tutto è bene quel che finisce bene, la spedizione azzurra ai mondiali di ciclocross disputati a Fayetteville (Arkansas in Usa) finisce in gloria ma l'avventura era iniziata in modo preoccupante per colpa del Covid (tanto per cambiare direte voi) che aveva colpito un atleta e seminato il panico in tutta la squadra per paura del contagio. La spedizione azzurra, seppur rimaneggiata, torna con un titolo nel test event della staffetta e la medaglia di bronzo di Silvia Persico nella prova élite. Due metalli che hanno pesi diversi ma entrambi storici.

Dopo diversi anni dunque  l'Italia torna protagonista anche nel ciclocross, sarà l'onda lunga del 2021 (con i nostri portacolori vincenti in ogni sport) e sarà anche il grande lavoro organizzativo e tecnico della Federciclismo che ha seminato bene e quindi non ci sorprendiamo se anche il 2022 è iniziato all'insegna dei bei risultati e delle medaglie. La nazionale italiana in Usa è stata protagonista grazie all'oro nel team event, al bronzo di Lucia Persico nella Elite femminile e una lunga serie di piazzamenti tra gli junior e l'Under 23. Insomma, come dice il presidente della Federciclismo Corrado Cordiani: "abbiamo gettato ottime basi per il futuro."

Ma veniamo alle gare. L'Italia parte bene e vince la prova Team Relay grazie a Samuele Leone, Silvia Persico, Lucia Bramati e Davide Toneatti. I quattro danno prova di essere un gruppo di livello e con il tempo finale di 31 minuti si mettono alle spalle i padroni di casa del Team USA (argento a 7 secondi dai "nostri") e il Belgio, medaglia di bronzo distanziato di 16 secondi. Gli azzurri sono stati in zona medaglia lungo tutte le frazioni della gara, partono in terza posizione con Leone, salgono al secondo con Persico, tornano terzi con Bramati e nel finale rimontano con Toneatti.

Sorpreso e felice il CT di Daniele Pontoni: "Non nascondo la mia felicità. Questi ragazzi rimarranno nella storia, perché questa è stata la prima volta della Team Relay nella prova iridata di ciclocross. Sono felice per tutto lo staff e per chi ha lavorato per ottenere questo risultato: le società, la Federazione e lo staff medico che ci hanno permesso di arrivare fin qui. ".

Altra gara altra medaglia. Grande storica medaglia nel ciclocross Elite femminile, nella gara vinta da Marianne Vos, che ha battuto in volata la campionessa 2021 Lucinda Brand, ottenendo la sua 8^ maglia iridata di specialità in un carriera immensa. Per l'Italia ci sono molti motivi per festeggiare grazie alla stupenda prova della bergamasca Silvia Persico che, con una condotta di gara impeccabile, ottiene un fantastica terza piazza chiudendo a 51 dalla vincitrice.

Su traguardo ad accogliere a braccia aperte l'azzurra, il CT Daniele Pontoni: "Silvia, ha disputato una gara impeccabile. Ha dimostrato di essere una vera atleta, si è incarnata completamente nei valori della maglia azzurra, riuscendo a dare il 110%. Nel futuro sentiremo parlare di lei. Un plauso anche per Eva Lechner che, dopo essere partita bene, ha avuto noie respiratorie, ma ha dato tanto alla sua compagna in questi giorni, è stata davvero preziosa».

Queste le parole della Persico subito dopo aver tagliato la linea del traguardo: "Non me l'aspettavo, anche se ci speravo. Vengo da una stagione importante e dopo aver vinto il titolo italiano ho preso fiducia nei miei mezzi. Ringrazio tutta la nazionale che non ci ha fatto mancare nulla durante tutta la stagione, il mio team e il mio preparatore". La gara. "Sono partita tranquilla e anche nei giorni scorsi abbiamo vissuto serenamente l'avvicinamento. In corsa non ho mai mollato e quando le mie avversarie erano davanti a me sapevo di non dover cedere. Negli ultimi 2 giri la mia avversaria, la Alvarado, è stata molto furba e non tirava, così ho dovuto dare ancora di più".

Non nasconde la soddisfazione il Ct della nazionale Daniele Pontoni, che guarda ben oltre i risultati: "Il bilancio è altamente positivo non solo per la grande soddisfazione delle medaglie vinte (per un tecnico un successo in una staffetta è il massimo), ma soprattutto per lo spirito di gruppo che si è creato in questi mesi e nelle ultime settimane in Olanda e negli USA.

Abbiamo vinto medaglie agli Europei ed anche qui ai Mondiali - ha proseguito Pontoni - per questo ci tengo a ringraziare tutta la Federazione che ci ha subito messo nelle migliori condizioni per lavorare. In particolare un grazie a tutti coloro che hanno fatto si che fossimo presenti a questi mondiali: il presidente Dagnoni, Amadio, il dott. Corsetti e il segretario generale Tolu. In queste settimane abbiamo gettato le basi per il futuro e questi primi risultati ci dicono che siamo sulla strada giusta.”.

"Daniele è stato capace in breve tempo di creare un gruppo coeso e disposto a seguirlo - ha ricordato il presidente Dagnoni -. Noi come Federazione non abbiamo fatto altro che metterlo nelle condizioni migliori. Lui e il suo staff hanno portato entusiasmo e competenza e i risultati di questi giorni dimostrano che abbiamo fatto le scelte migliori ed elevato il nostro livello complessivo. Un bel segnale, che da tanto morale per il futuro."

Insomma dagli States si torna con gli allori e l'entusiasmo dei giorni migliori e questo è solo l'inizio di un 2022 che si prefigura molto interessante.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)