Basket, Manu Ginobili: Luis Scola merita di giocare con l'Argentina a Tokyo 2021

Il campione argentino che dopo un anno ha salutato la AX Milano di Giorgio Armani ha quaranta anni è la stagione 2021 sarà la sua ultima sul parquet. Dovrebbe continuare a giocare in ITalia (Varese o Bologna?) ma soprattutto vuole concludere la sua prestigiosa carriera a Tokyo con la maglia "Albiceleste". 

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Fabrizio d'Andrea (Ph, Credit http://www.fiba.basketball/)

(30/07/2020) Il tempo passa impietoso per tutti e anche il campione argentino Luis Scola deve arrendersi: il 2021 sarà il suo ultimo anno sui campi di basket. Dopo un buona stagione giocata con la Olimpia Milano (del Presidente Giorgio Armani) l'asso argentino, ormai quarantenne, ha deciso di fare un passo indietro e pianificare un anno (il 2021) che non sia troppo impegnativo (a Milano avrebbe giocato la Euroleague e sarebbe stato troppo per il suo fisico) ma che lo tenga in forma e pronto agonisticamente per arrivare a giocare le olimpiadi di Tokyo 2021.

Scola (già campione olimpico ad Atene 2004) ha messo nel mirino l'appuntamento dei "Cinque Cerchi" di agosto 2021, Covid19 permettendo, e anche se molti in Argentina storcono la bocca tutti gli appassionati di basket sanno che il giocatore è un grande combattente e la sua ultima "guerra" non la vuole mancare.

A questo proposito sono risuonate forti nell'aere le dichiarazioni del suo amico Manu Ginobili: l'altro grandissimo campione argentino (che si è ritirato nel 2018) è stato compagno di squadra di Scola in nazionale, insieme hanno combattuto un numero infinito di battaglie e dato lustro all'Argentina con le loro vittorie.

L'ex stella dei San Antonio Spurs ha lanciato il suo messaggio di appoggio al Scola in modo che risuonasse chiaro per tutti in Argentina: Luis - ha detto Ginobili - merita di andare in GIappone con la maglia dell'Albiceleste, ha dato tantissimo al Paese e bisogna riconoscerglielo. Parole pesanti come pietre che saranno sicuramente ascoltate visto il consenso e l'autorità che sono riconosciute a Ginobili. Insomma un sostegno importante, una cosa che fanno solo i veri amici: perché nessuno disconosce il valore e le capacità agonistiche di Scola, ma nel 2021 saranno 41 le primavere sulle spalle di Scola e sarà difficile per lui battersi "sotto le plance" contro ventenni o trentenni pieni di vigore fisico e pronti a fare lo scalpo alla vecchia gloria (con tutto il rispetto per lui ci mancherebbe altro).

Tornando a Scola va pure detto che si tratta di un uomo leale con lo sport che gli ha dato tanta gloria e le sue dichiarazioni lo chiariscono perfettamente: "Volevo diventare il primo giocatore nella storia del basket a giocare la quinta Olimpiade - ha dichiarato Luis Scola - ma ora (dopo il rinvio al 2021) è diventato tutto molto più difficile. Dovrò valutare. Conosco solo due velocità - ha spiegato Scola - il 100 percento o lo zero percento. Se dovessi accettare di non poter più dare il 100 percento, mi fermerei immediatamente."

Parole che gli fanno onore ma noi che lo conosciamo sappiamo che non è il tipo che si arrende e sta già pianificando ogni dettaglio della prossima stagione per arrivare pronto alla ambita meta: e siamo pure convinti che rimarrà a giocare nel campionato italiano (a Varese si mormora) prima del suo canto del cigno a Tokyo, canto che tutti noi amanti dello sport seguiremo tifando per lui, perché Luis Scola lo merita. 

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)