Coppa Davis: Italia Ko con il Belgio 3-2

Agli azzurri non riesce l'impresa di qualificarsi per la semifinale. Troppo più forte il Belgio che con Goffin e Darcis ha vinto i singolari decisivi. Dopo il forfait di Fabio Fognini le speranze di vincere erano nulle.

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Foto di Fabrizio d'Andrea

Il punteggio di 3-2 con il quale il Belgio si qualifica per la semifinale di Coppa Davis rivela una sconfitta onorevole per i colori azzurri ma ad onor del vero dal momento in cui Fognini, cioè il nostro tennista di maggior talento, ha dato forfait le probabilità che l’Italia potesse vincere questo incontro erano prossime allo zero. D’altronde la squadra guidata da Johan van Herck (il capitano non giocatore) ha raggiunto la seconda semifinale in 3 anni e non può essere definita una sorpresa (nel 2015 hanno perso la finale con la GB per 3-1) anzi, certifica che il movimento tennistico italico è decisamente inferiore a quello dei diavoli rosso-gialli.

Dunque pronostico ampiamente rispettato e nessuno, nemmeno Corrado Barazzutti, aveva ambizioni maggiori se non quello di ben figurare al cospetto di una squadra forte in tutti i suoi elementi che ha un top player come Goffin e che ha potuto scegliere (giocando in casa) la superficie veloce che più si addice alle loro caratteristiche. E’ proprio il nostro capitano, nella conferenza stampa finale, a confermare le differenze tra noi e loro: "Ai ragazzi non potevo chiedere di più, usciamo nei quarti, ma siamo caduti in piedi. Grazie al doppio vinto da Bolelli e Seppi abbiamo portato la sfida alla terza giornata contro avversari fortissimi, soprattutto quando giocano in casa e che hanno anche avuto molto rispetto di noi. Su questa superficie si esaltano, per loro è molto familiare. E poi ci sono i valori tecnici. Goffin è un giocatore sopra la media. Lorenzi le ha provate tutte e secondo me fino al 4-2 del terzo set ha giocato bene. Pure Darcis ha molto talento, è uno che in Davis si esalta: nel turno precedente ha battuto praticamente da solo la Germania superando sia Zverev che Kohlschreiber".

Torniamo al confronto sul campo. Il risultato non è mai stato in discussione, la prima giornata è finita 2-0 e da lì il destino per i nostri era segnato. E infatti, malgrado la vittoria del doppio, il successo lo hanno conquistato i belgi nella terza giornata. Ma andiamo con ordine la prima giornata è finita con i due singolari dominati dai belgi: Goffin ha praticamente scherzato con Seppi, troppo superiore in tutti i fondamentali rispetto all’altoatesino. Quando ha voluto il belga ha alzato il ritmo e girato la partita a suo favore (6-4 6-3 6-3). Nella seconda partita Darcis ha battuto Lorenzi. A proposito di Steve Darcis va riconosciuto che è proprio un animale da Davis, dove si esalta e rende molto di più del suo valore infatti è lui che ha praticamente eliminato da solo lo squadrone della Germania negli ottavi. Il senese ha iniziato bene mettendo in campo tutta la sua sagacia tattica e questo gli ha permesso di vincere il primo set al tie-break, poi però l’avversario è salito di livello e si è fatta notte fonda. Per due set Darcis è stato praticamente ingiocabile, trascinato anche dall’entusiasmo del pubblico, e vince secondo e terzo set col punteggio di 6-1. Nel quarto parziale Lorenzi si è aggrappato al match in modo encomiabile, ha cercato di spezzare il ritmo dell’avversario e per un po’ è anche riuscito a metterlo in difficoltà, però Darcis è un giocatore solido, anche mentalmente, e non ha tremato. Si arriva sul 6 pari e si gioca di nuovo il tie-break. Ma ancora una volta i vincenti sono a favore del belga che porta a casa il punto (6-7 6-1 6-1 7-6).

Sabato (come sempre) si è giocato il doppio. I nostri Seppi e Bolelli hanno vinto al quinto set contro Loore e Bemelmans dando all’Italia il punto del 2-1 (dando l’illusione di poter effettuare la rimonta). Gli azzurri hanno giocato complessivamente molto bene, Bolelli meglio di Seppi, e hanno dato l’impressione di poter vincere anche al quarto set, lì però un leggero passaggio a vuoto dei nostri a permesso ai diavoli rosso-gialli di rientrare nel match con lo Spiroudome che diventa una vera e propria bolgia. Nel quinto però i nostri hanno mantenuto la calma e chiuso al tie-break la maratona di tre ore a loro favore (4-6 6-3 6-4 3-6 7-6). 

Nella terza e decisiva giornata ci pensa subito Goffin a spegnere le nostre speranze. Entra in campo sereno e concentrato e non dà alcuna chance a Lorenzi. Il 35enne senese ha fatto quel che ha potuto contro il più quotato belga ma il punteggio finale esplicita chiaramente la differenza di valori tra i due: finisce con un rapido 6-3 6-3 6-2 (1 ora e 51 minuti) e il Belgio si qualifica per la semifinale. Nell’ultimo incontro, che non ha alcun valore ai fini del confronto fra le due squadre, entrano in campo le riserve: il nostro Alessandro Giannessi vince col punteggio di 6/4 7/6(7) su Joris de Loore. Una partita inutile se non a premiare l’impegno e la professionalità dell’azzurro (ligure come Fognini) che è già da un po’ che viene aggregato alla squadra come riserva da Barazzutti.

Dunque, il Belgio si afferma come una realtà assoluta e a settembre affronterà l’Australia. Si giocherà molto probabilmente su terra battuta per sfavorire gli australiani. L’altra semifinale sarà tra Francia e Serbia.

Per quanto riguarda l’Italia mi piace sottolineare che il gruppo è solido e unito e, anche grazie a Barazzutti, riesce ad esprimere il meglio in ogni occasione (anche se di più sulla terra rossa). Certo dietro non c’è molto e per il futuro vediamo tante incognite ma è giusto rimarcare i meriti di questi giocatori (Seppi, Fognini e Bolelli) che negli ultimi cinque anni hanno raggiunto i quarti in quattro occasioni e nel 2014 hanno giocato e perso la semifinale contro la Svizzera di Federer e Wawrinka. E non è poco.