Rugby, O'shea inizia con una sconfitta

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Credit FIR

Il primo test match del tour estivo 2016 è iniziato con una sconfitta ma la partita con i "Pumas" ha messo in mostra quella inversione di tendenza che tutti gli appassionati di questo sport volevano vedere, facce nuove, resistenza fisica per tutti gli ottanta minuti e voglia di lottare nei "punti di contatto". Si è trattata anche della prima partita con in panchina il nuovo coach: Conor O'Shea, che ha il difficile compito di risollevare il nostro movimento e ridare un gioco alla nostra squadra in modo da scalare la classifica mondiale che oggi ci vede ben fuori le prime dieci posizioni.

Per il nuovo allenatore azzurro non sarà facile, l'ambiente è duramente prostrato da un biennio, quello passato, dove l'Italia ha infilato una serie infinita di sconfitte tra Sei Nazioni e Coppa del Mondo e, soprattutto, non si riesce a tirare su nuove leve che sappiano affrontare partite a livello internazionale. E' tempo di risalire, la FIR ha dato carta bianca a questo signore irlandese che è un grande conoscitore della palla ovale internazionale e si avvale di un team collaboratori di primissimo livello.

Tornando alla partita, tra alcuni ritorni (Simone Favaro che aveva saltato il Sei Nazioni) e nuovi innesti (giovani come Ceccarelli, Fabiani e Panico) il commissario tecnico dell'Italia ha posto le basi per creare un gruppo nuovo e contro l'Argentina, che ormai è tra le "grandi" del rugby mondiale, si è visto lo spirito giusto come ha sottolineato il trainer azzurro. 

Certo tutto ciò che di positivo si è visto non può bastare, se la squadra vuole fare il salto di qualità necessario a renderla competitiva, almeno in Europa, lasciamo perdere i team inarrivabili come i mostri sacri della Nuova Zelanda, o i talenti di Australia e Sud Africa, bisognerà creare un gioco più solido, trovare un calciatore di livello, una mediana all'altezza e soprattutto formare una rosa competitiva allargata ad almeno 25-28 giocatori. Decisamente un compito non facile per O'Shea che deve anche fare i conti con un campionato italiano di basso livello. 

Prima di dare giudizi però aspettiamo che il tour estivo sia finito (sabato prossimo giocheremo con gli USA poi si chiuderà il 26 giugno contro il Canada), ma soprattutto aspettiamo il prossimo inverno, quando si comincerà a fare sul serio con il Sei Nazioni edizione 2017 solo allora sapremo se il nuovo corso avrà preso la giusta rotta.