Virtus ed Eurobasket preparano il 2018

Le due squadre hanno concluso degnamente la stagione di A2, Eurobasket si è salvata in scioltezza, la Virtus ha fatto playoff e Final Eight in Coppa Italia. Per il prossimo anno confermati i coach Bonora e Corbani ma il programma di rafforzamento sarà legato ai budget e alla forza dei main sponsor

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Foto di Fabrizio d'Andrea

Con l'uscita dai playoff da parte della Virtus Unicusano (sconfitta 3-1 da Ravenna) è calato il sipario per entrambe le squadre di Roma impegnate nel campionato di A2, è dunque tempo di bilanci. Cosa rimane di questa stagione 2016-2017? Intanto che Eurobasket e Virtus (pur tra tante difficoltà) hanno riacceso una fiammella: quella della passione del pubblico romano per questo sport e dopo anni di buio è una nota di merito che è giusto riconoscere alle due società. C'è ancora tanto da fare per tornare ai fasti degli anni '80 ma l'importante che si sia ripartiti. Il Palazzetto di viale Tiziano (impianto di casa per entrambi i team) ha vissuto due derby, molte volte è stato riempito dai tifosi, tanti adolescenti e giovani sugli spalti e questo ci fa ben sperare per il futuro. Le due romane non sono state costruite per vincere il campionato perché le forti difficoltà economiche di questa città si riverberano anche sulle società che fanno sport a livello professionistico ma il loro campionato è stato tutt'altro che anonimo.

Secondo, anche se consapevoli dei loro limiti dovuti a budget molto limitati rispetto a quelli delle loro avversarie, le due squadre hanno lavorato bene e posto le basi per essere ancora più ambiziose nei prossimi anni: iniziamo con Eurobasket Gas & Power, era al debutto nel secondo campionato nazionale e l'obiettivo non poteva che essere quello di salvarsi giocando al meglio. Missione compiuta, salvezza raggiunta con assoluta tranquillità e durante la stagione mostrando anche un buon gioco. Non solo, la squadra di coach Bonora ha avuto l'occasione per andare oltre sfiorando i playoff, persi per pochissimi punti all'over time dell'ultima partita della regular season giocata in casa contro la capolista Biella. Il rammarico per l'occasione persa però non deve far dimenticare quanto di buono è stato costruito. Per fare qualche nome è giusto iniziare da Moe Deloach, acquisto azzeccato, molte volte si è preso la squadra sulle spalle e con i suoi punti ha risolto molte partite, poi l'altro americano, il generoso Tony Easly (anche una brava persona) che con le sue lotte sotto le plance ha dato una grande mano, difficile commentare Eugenio Fanti (ce ne fossero di giocatori italiani così), campionato strepitoso il suo, eppoi Alex Righetti, il giovane quarantenne, e capitano che ha messo a disposizione esperienza, punti e carattere risultando una pedina fondamentale nell'economia della squadra, il suo abbandono sarà una grave perdita anche se siederà in panca come assistente di Bonora. Poi ovviamente bravi anche gli altri, Stanic, Malaventura, Iannilli, i giovani e peccato per l'infortunio patito da Bonessio perché altrimenti questa stagione (come ha giustamente detto Bonora) poteva avere altri connotati.

E veniamo alla Virtus. Per la squadra (dal passato glorioso) possiamo parlare di bilancio più che soddisfacente malgrado le tante difficoltà di costruire una squadra competitiva per i motivi legati al caso Triche e per i problemi con lo sponsor Unicusano (infatti la campagna acquisti fosse iniziata in ritardo). Strada facendo la squadra guidata da Fabio Corbani ha trovato una sua identità e un suo gioco (malgrado l'infortunio di Benetti e un roster ristretto) che l'hanno portata ad essere protagonista: la Virtus è infatti l'unica realtà cestistica laziale che ha fatto i playoff e ha giocato le Final Eight di Coppa Italia. Come anticipato, l'infortunio di Benetti ha scompaginato le idee di partenza ma i giocatori hanno fatto quadrato intorno al loro allenatore e hanno trovato la quadratura del cerchio (e la fisicità che le mancava) schierando Vedovato come pivot. La lode è per J. Brown, che è un 5 ma dopo l'infortunio di Benetti ha giocato da 4 con grande equilibrio ed efficacia. Poi Tony Raffa, giocatore un po' umorale ma dal cuore immenso, Massimo Chessa con i tanti punti messi a referto e la generosità di Daniele Sandri. Menzione speciale per tutto il gruppo di giovani, Maresca-Baldasso-Landi e Vedovato (oltre a Benetti) che responsabilizzato per le assenze ha messo sul piatto della bilancia entusiasmo e concretezza.

Cosa ci aspetta per la stagione 2017-2018. L'Eurobasket ha già confermato il coach Davide Bonora alla guida di questa strada anche per la prossima stagione (sarà il quarto consecutivo per il bolognese ormai romano d'adozione). E' una scelta di buon senso dato che si tratta di proseguire secondo il buon lavoro fatto finora insieme a Di Chiara ai quali si aggiungerà Alex Righetti. Dopo aver sistemato la panchina la società si sta dedicando allo sponsor, il presidente e la società stanno lavorando su nuovi accordi di sponsorizzazione per dare una prospettiva ancora più solida e credibile sul panorama nazionale. Per quanto riguarda la rosa dei giocatori ovviamente tutto dipenderà dal budget ma l'idea ambiziosa è quella di mettere su una squadra brillante, aggressiva e dinamica perché in A2 si gioca una pallacanestro molto fisica e atletica, in cui la velocità l’ha fa da padrone.

La Virtus dal canto suo, scontata la riconferma di Fabio Corbani (gran bel lavoro fatto insieme al GM Simone Giofré) ora deve costruire un roster per alzare il livello della pallacanestro mostrata quest'anno. La palla passa alla proprietà, cioé all'Ing. Toti che ha ribadito come il suo vero obiettivo sia quello di portare la squadra in A1 nel 2019. Per far questo però deve risolvere al più presto il problema con il main sponsor Unicusano. Fa piacere comunque ricordare che la base è buona e i giovani di talento (Benetti, Vedovato, Landi, Baldasso e Maresca) sono tutti sotto contratto e rimarranno a Roma anche il prossimo anno. Noi desideriamo due squadre forti, Roma deve diventare uno dei poli di basketlandia, le due società hanno buone intenzioni e professionisti di primo ordine, spero che in futuro anche le istituzioni se ne accorgano.