Hempel World Cup Series: a Miami Elena Berta e Bianca Caruso chiudono "quarte"

La Medal Race non è fortuanata per gli equipaggi azzurri e il duo Berta/Caruso finisce ai piedi del podio mentre Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini terminano al 10° posto. La prossima tappa della Hempel World Cup Series, sarà in Italia, a Genova dall'11 al 19 aprile, con la squadra dei velisti azzurri presente al completo in tutte le classi, e all'ultimo assalto ai 4 pass per Tokyo 2020 che ancora mancano all'Italia.

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Fabrizio d'Andrea

(30/01/2020) E' calato il sipario sulla tappa americana della Hempel World Cupa Series valevole per la Coppa del Mondo di vela olimpica. A Miami sono scese in mare sette delle dieci classi Olimpiche (mancavano i 49er, FX e Nacra 17) per un totale di 182 atleti da 45 paesi. Complessivamente la flotta era formata da 30 barche in campo maschile e 16 in quello femminile. L'appuntamento americano è stato caratterizzato da un vento molto leggero (troppo) e ballerino (girava in continuazione) tanto da rendere molto dura la vita ai velisti in gara.

La vela azzurra è stata presente con otto atleti della squadra nazionale, nelle classi 470 Maschile e Femminile, cui si sommano altri due timonieri nelle classi Laser Standard Maschile e Laser Radial Femminile. .

Dicevamo del tempo, nel Day 1 sono state disputate due prove in ciascuna classe, con vento leggero tra 5 e 11 nodi, molto oscillante e mutevole di direzione. Il secondo giorno è andato peggio: zero vento e regate annullate. Negli altri giorni le cose sono andate un po' meglio ma il vento oltre ad essere leggero girava con grande facilità rendendo difficile la vita alle barche in gara.

Grande spettacolo si è visto soprattutto nell'ultima giornata, quello della Medal Race. che si è gareggiata con vento leggero e cielo soleggiato. 
E' sfumato il sogno medaglia per le azzurre Elena Berta (Aeronautica Militare) e Bianca Caruso (Marina Militare), che partivano dal 5° posto nella finale, e concludono la regata al 4°, ai piedi del podio.
Le due atlete hanno fatto una buona partenza e hanno regatato nel gruppo di testa per tutto il primo giro, con punteggio che le ha tenute in corsa per una medaglia. Il sogno è sfumato nella seconda bolina quando le azzurre hanno perso tre posizioni, che non sono riuscite a recuperare nel lato finale di poppa sotto spinnaker. Il 6° posto sul traguardo della Medal Race le ha portate a chiudere Miami 2020 in quarta posizione, una "medaglia di legno" che lascia tanto amaro in bocca.
Elena Berta (timoniera 470 W) non ha nascosto la sua amarezza nelle dichiarazioni del dopo gara: "Portiamo a casa un altro quarto posto, dopo aver perso una possibile medaglia nella seconda bolina. Per fare un bilancio non ci sono molte parole, dobbiamo imparare a eliminare questi piccoli errori che fanno perdere punti decisivi e hanno condizionato una regata nella quale avevamo fatto tante cose positive. Adesso abbiamo tutto febbraio per prepararci e arrivare in forma al Mondiale."
Gli ha fatto eco la sua amica e teammate Bianca Caruso (prodiera 470 W): "La Medal era iniziata super bene, purtroppo non siamo riuscite a gestirla nella seconda bolina e nella seconda poppa, e alla fine chiudiamo quarte. Ci dispiace molto, ma siamo anche contente perché abbiamo avuto dei segnali ottimi durante questa settimana, e di fatto il nostro 2020 è iniziato bene. Ci siamo allenate molto in inverno, siamo nella top-10 del panorama internazionale, nonostante qualche errore di troppo, guardiamo avanti."

Le altre italiane in finale, Benedetta Di Salle (Marina Militare) e Alessandra Dubbini (Fiamme Gialle), hanno confermato il decimo posto sia nella Medal che nella classifica generale. Resta la considerazione tecnica di aver comunque portato due equipaggi nella Finale di una flotta di livello.
Benedetta Di Salle (timoniera 470 W) non ha nascosto la sua verità: "Non siamo soddisfatte di questa regata, sappiamo che siamo allenate, siamo veloci, possiamo fare tanto meglio, dobbiamo riuscire a prendere le decisioni migliori per la strategia. Anche oggi non siamo partite con lo spirito giusto e l'aggressività che serviva, non abbiamo fatto una bella partenza, e anche la scelta del lato non è stata quella giusta." Amarezza espressa anche da Alessandra Dubbini: "Siamo dispiaciute, c'è un po' di rammarico dopo l'intensa stagione invernale di allenamenti, sentivamo di aver lavorato tanto e di esserci preparate nel modo giusto, avevamo un po' di acquolina in bocca nell'affrontare questa Miami, che purtroppo non ci ha portato il risultato che volevamo. Questa prima regata dell'anno è andata così, ma siamo felici di avere il Mondiale a breve per riuscire a riscattarci. Torniamo da Miami col broncio ma consapevoli che c'è la regata a Palma di Maiorca tra poco meno di due mesi." 

Il podio del 470 femminile vede al primo posto le francesi Camille Lecointre e Aloise Retornaz, al secondo le slovene Tina Mrak e Veronika Macarol, e al terzo le polacche Agnieska Scrzypulec e Jolanta Ogar.
Nel 470 maschile Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare) hanno concluso al 12° posto maturato ieri. Matteo Capurro e Matteo Puppo (Yacht Club Italiano) al 18°. 
Il podio del 470 M rimescolato dalla Medal Race vede al primo gli spagnoli Jordi Xammar e Nicolas Garcia-Paz, secondi i giapponesi Keiju Okada e Jumpei Hokazono, e terzi fuoriclasse australiani Matt Belcher e Will Ryan.
Nel Laser Radial femminile, la giovane Matilda Talluri (CN Livorno) scivola nella Medal Race (10) e scende dal 3° al 4° posto della classifica finale. Nei Laser Standard l'italiano Edoardo Libri (CV Portocivitanova) ha chiuso al 18° in generale. 

La prossima tappa delle Hempel World Cup Series, la penultima prima della Finale in Giappone sul campo di regata olimpico di Enoshima prima dei Giochi, sarà in Italia: la grande vela olimpica torna a Genova dall'11 al 19 aprile, con la squadra dei velisti azzurri presente al completo in tutte le classi, e all'ultimo assalto ai 4 pass per Tokyo 2020 che ancora mancano all'Italia.
 

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)