Mondiali, l'Italia trionfa con 9 medaglie

L'Italremo conquista il titolo iridato per Nazioni 2017 grazie alle 9 medaglie vinte: 3 d'oro (due senza senior, quattro di coppia pesi leggeri femminile, quattro senza pesi leggeri), 3 d'argento (doppio, due senza pesi leggeri e quattro senza senior) e 3 di bronzo (otto, doppio senior, quattro con PR3Mix).

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Il Campionato Mondiale di canottaggio (senior, pesi leggeri e para-rowing) di Sarasota (Florida USA) si chiude in modo trionfale per i colori azzurri che conquistano il primo posto assoluto nel medagliere generale con 9 medaglie: 3 d'oro (due senza senior, quattro di coppia pesi leggeri femminile, quattro senza pesi leggeri), 3 d'argento (doppio, due senza pesi leggeri e quattro senza senior) e 3 di bronzo (otto, doppio senior, quattro con PR3Mix). Dietro i nostri si sono piazzate Nuova Zelanda e Australia eppoi tutti gli altri, cioé nazionali con grandissime tradizioni in questo sport.

Dunque archiviamo con grande soddisfazione il mondiale che è il primo post olimpiadi (Rio 2016) e, allo stesso tempo, quello che apre il nuovo quadriennio olimpico: che porterà ai prossimi Giochi di Tokyo 2020. La delegazione azzurra era formata da 60 atleti/e distribuiti su 21 equipaggi (7 senior e 5 pesi leggeri maschili; 3 senior e 3 pesi leggeri femminili; 3 para-rowing).

Alcune considerazioni vanno però fatte:

Non dimentichiamo che il primo mondiale post olimpiadi vale un po' meno perché tutti i team iniziano un nuovo ciclo e molti atleti non gareggiano o si allenano con meno intensità per recuperare energie fisiche e nervose. Quindi giusto dare gli onori e i meriti che atleti/e e staff tecnico meritano, però è meglio evitare facili trionfalismi,

Secondo, nelle 14 specialità olimpiche abbiamo conquistato 5 medaglie finendo al quarto posto in un ipotetica classifica generale, superati da Nuova Zelanda, Australia e Romania, che hanno centrato due ori ognuna. Quindi nella classifica che conta davvero non siamo i primi in assoluto ma comunque tra i più forti. In questo ambito bene il settore maschile: Matteo Lodo e Giuseppe Vicino hanno primeggiato nel due senza senior (storica vittoria), battendo l’equipaggio croato, grande favorito della vigilia. Molto bene hanno fatto anche i doppi: Stefano Oppo e Pietro Ruta, pesi leggeri medaglia d'argento, Filippo Mondelli e Luca Rambaldi, nei senior, che hanno ottenuto uno splendido bronzo. C'è poi il secondo posto per il quattro senza senior di Marco Di Costanzo, Giovanni Abagnale, Matteo Castaldo e Domenico Montrone. E per chiudere il meraviglioso bronzo dell’ammiraglia azzurra: l’otto senior di Cesare Gabbia, Emanuele Liuzzi, Luca Parlato, Paolo Perino, Bruno Rosetti, Mario Paonessa, Davide Mumolo, Leonardo Pietra Caprina ed Enrico D’Aniello. Un po' meno bene il settore femminile, storicamente non ricco di soddisfazioni per l’Italia. Nessuna imbarcazione è entrata in finale A, voglio però rimarcare i buoni piazzamenti delle atlete azzurre, tenuto anche conto del dato anagrafico visto che la meno giovane delle azzurre è Kiri Tontodonati, classe 1994.

Nelle specialità non olimpiche siamo (per tradizione) da applausi ma dobbiamo essere onesti: la concorrenza internazionale è un po' meno agguerrita. Nello specifico siamo stati dominatori con il quattro senza pesi leggeri di Federico Duchich, Leone Barbaro, Lorenzo Tedesco e Piero Sfiligoi. Benissimo ha fatto anche il due senza pesi leggeri di Giuseppe Di Mare ed Alfonso Scalzone, che ha ceduto il passo soltanto all’Irlanda, In campo femminile è arrivato lo stupendo oro del quattro di coppia pesi leggeri di Asja Maregotto, Paola Piazzolla, Federica Cesarini e Giovanna Schettino: le giovanissime azzurre (due classe 1995 e due 1998) hanno messo in fila tutte le avversarie sia in batteria che in finale, condotta magistralmente dall’armo azzurro. Va sottolineato anche lo splendido ottavo posto finale di Clara Guerra nel singolo pesi leggeri: l’azzurra, classe 1998, ottiene un gran risultato che sicuramente verrà migliorato tra dodici mesi nella prossima rassegna iridata.

Bravo il presidente della Federazione Canottaggio, il mitico Giuseppe Abbagnale che ha fortemente voluto Francesco Cattaneo come Direttore Tecnico del nuovo corso. Giusto rinnovare la squadra con atleti e atlete nati nella seconda metà degli anni '90 e inserirli subito in squadra. E Cattaneo è la persona giusta nel momento giusto.

Per concludere, nel campo di regata del Sarasota-Bradenton Park abbiamo visto sprazzi di grande Italia. A differenza del passato abbiamo una base molto ampia su cui lavorare, cioé siamo forti in più specialità. Però per favorire una ulteriore crescita dei nostri atleti la Federazione, a differenza che in passato, dovrà farli viaggiare e gareggiare molto più all'estero di quanto non abbiano mai fatto. Rendiamogli la vita meno comoda (come la scuola Velasco ha insegnato) e saranno ancora più vincenti.