Sci, CdM: Henrik Kristoffersen e Petra Vhlova, le stelle per la prossima stagione

I due sono i veri cannibali di questo sport, l'austriaco è all'ottava coppa del mondo generale consecutiva mentre per l'americana è la terza di fila e ha stabilito il record di 15 vittorie stagionali che mai nessuno ha raggiunto. Il weekend di gare però ha messo in evidenza le stelle di Petra Vhlova e Henrik Kristoffersen. Male le prove degli azzurri che nelle specialità tecniche fanno molta fatica.

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Fabrizio d'Andrea (Ph Credit https://www.fisi.org/)

(11/03/2019) Mikaela Shiffrin e Marcel Hirscher hanno vinto l'ennesima coppa del mondo generale aggiungendo primati su primati alle loro mirabolanti carriere. Voi direte qiual è la novità? E' vero ormai i due hanno instaurato una vera e propria dittatura sportiva che appare dificile da scalfire. Ma dei due ne riparleremo la prossima settimana, dopo le finali di Soldeu (Spagna-Andora), questa volta voglio parlarvi di due atleti fortissimi Petra Vhlova e Henrik Kristoffersen che stanno sorprenddendo perché vincenti nella specialità dello slalom gigante: che fino a qualche mese fa non era proprio il loro punto di forza.

Petra Vhlova è una ragazzona slovacca, allenata dall'italiano Livio Magoni (anche il suo preparatore atletico è l'italiano Marco Porta), alta 1.80 mt che ha iniziato ad andare forte lo scorso anno tra i rapid gates: grazie ad una buona tecnica e una forza fisica fuori dal comune si è affermata in questa specialità e quest'anno è diventata l'unica a mettere un po' in difficoltà Sua Maestà Shiffrin tanto che ne ha vinti due e per sette volte è arrivata seconda. E fin quì tutto normale, la cosa sorprendente è che la ragazzona (nata a Liptovský Mikuláš) con un artifico tecnico è diventata la numero uno in gigante: proprio così, grazie all'intuito del suo allenatore che ha scelto per lei sci più lunghi di quelli normalmente usati dalle done in questa specialità e Petra ha iniziato a dominare le avversarie vincendo anche la medaglia d'oro ai Campionati Mondiali che si sono svolti ad Are (Svezia). Sono curioso di vederla il prossimo anno, perché se diventerà competitiva anche nelle specialità veloci allora si che la Shiffrin avrà trovato un'avversaria degna di nota per la coppa del mondo overall.

E veniamo al norvegese Henrik Kristoffersen. Anche il ragazzo è un fuoriclasse dei pali stretti (grandi doti tecniche e di scorrevolezza) e negli ultimi tre anni si è tolto delle soddisfazioni ma a forza di sbattere contro un marziano come Hirscher (che lascia davvero le briciole ai suoi avversari) era andato un po' in confusione e in depressione: diciamo che in certe occasioni non ha mostrato neache tanta sportività nel saper accettare le sconfitte. La rinascita è arrivata in un'altra specialità: il gigante a sorpresa è stata la ciambella di salvataggio per questo campione: eidentemente dietro c'è stato un grande lavoro mentale che i tecnici norvegesi hanno fatto sul ragazzo: d'incanto si è trovato ad andare forte e poi a vincere e da quel momento non si è più fermato: è arrivata la medaglia d'oro ai Mondiali di Are (con due manche strepitose per tecnica e scorrevolezza) e la conferma con le due vittorie nelle tappe di Coppa del Mondo a Bansko e Kraniska Gora. Ormai il norvegese si è sbloccato e dal prossimo anno da lui mi aspetto che metta in difficoltà Hirscher anche nello slalom speciale e molto di più di quanto abbia fatto finora.

Ecco queste due storie potrebbero essere di esempio per la Federazione Italiana Sci, perché la nostra squadra nazionale è davvero messa male nelle specialità tecniche.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)