Moelgg dietro solo al re Kristoffersen

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Credit FISI http://www.fisi.org/sci-alpino/news/12852

Manny Moelgg secondo sulla magica pista di Adelboden conquista il 20° podio in carriera e conferma di essere lì nei primi tre slalomisti più forti del momento. E’ vero che Kristoffersen è un marziano inarrivabile e pure Hirscher è sempre quel fantastico slalomista che è da 7 anni a questa parte ma l’azzurro di San Vigilio di Marebbe ha raggiunto grandissimi livelli ed è pronto ad approfittare degli eventuali passi falsi dei due rivali. Al top della forma psicofisica è come se Moelgg a 34 anni fosse entrato in una seconda giovinezza, fa tutto bene, scia bene, attacca quando deve farlo e riesce pure a difendersi bene sui piani: grande novità per lui e bella sorpresa per noi. Peccato che il resto della squadra non lo segua, tra acciacchi e scadimenti di forma oltre la nostra punta di diamante c’è ben poco: Giuliano Razzoli (oggi 28°) è scusato perché deve recuperare da un brutto infortunio e lo sta facendo (anche se con difficoltà), Patrick Thaler (oggi 17°) ha 38 anni e forse di più non può dare e Stefano Gross è fuori condizione.

La gara che si è disputata oggi sulla Kuonisbergli è uno degli eventi più attesi per gli slalomisti, c’è il famosissimo muro finale (sul quale si disputa metà gara) che ha una pendenza di oltre il 60% ed è lì che si fa il risultato, è lì che gli atleti più tecnici e più coraggiosi fanno la differenza: Kristoffersen lo ha affrontato con spavalderia forte della classe che si ritrova. Ha tirato da cima a fondo per dimostrare che in questa specialità è il più forte e infatti è arrivato al traguardo con 2 secondi di vantaggio. Bisognava vedere la faccia di Hirscher (che è uno abituato solo a vincere) per capire di che dimensione è la legnata che il norvegese ha inflitto agli avversari. Dopo Kristoffersen però c’è stato il “nostro finanziere”. E’ andato via con la giusta decisione e aggressività facendo vedere una gran sciata e legittimando la piazza d’onore.  

Fa piacere fare i complimenti a questo ragazzo che oltre ad essere un atleta esemplare è anche una persona seria, merce sempre più rara. Noi auspichiamo che questo stato di forma dell’italiano continui a lungo perché ormai siamo entrati nel clou della stagione di Coppa del Mondo, archiviato Adelboden si prosegue con le grandi classiche di Wengen, Kitzbuhel e poi Schladming che insieme fanno la storia dello sci alpino. 3 prove nelle quali l’azzurro potrà ancora dire la sua e senza dimenticare che a febbraio (dal 6 al 19) ci saranno i mondiali di Sankt Moritz. Insomma c’è modo e maniera per prenderci ancora tante soddisfazioni