Nuoto, l'Italia vince gli Europei di Roma (24 ori, 24 argenti e 19 bronzi)

I numeri parlano chiaro, anzi lo gridano, la superiorità del movimento azzurro sul resto d'Europa è siderale, i nostrii fuoriclasse vincono 67 medaglie contro i 10 ori, 8 argenti e 9 bronzi (27) della Gran Bretagna (seconda nella classifica per nazioni) e i 10 ori, 6 argenti e 1 bronzo (17) dell'Ucraina finita sul terzo gradino del podio, molto più indietro le altre squadre. E' così, la nazionale italiana più forte di sempre ha strapazzato gli avversari.

Fabrizio d'Andrea (ph. Federnuoto)

(25/09/2022) L'estate 2022 incredibile dello sport italiano ha avuto uno dei momenti più splendenti agli Europei di Roma ad agosto: lo squadrone azzurro ha strapazzato gli avversari portando a casa 67 medaglie. E bisogna aggiungere che non siamo solo fortissimi nel nuoto (in vasca e in mare) ma che stiamo iniziando ad essere vincenti anche nel sincronizzato e nei tuffi.

Che la nazionale di nuoto sia ormai stabilmente tra le più forti del mondo lo avevamo capito grazie alle magnifiche performance dei nostri portacolori sia alle olimpiadi di Tokyo 2021 che ai mondiali 2022 che si sono svolti a Budapest (dove siamo stati terzi dietro USA e Cina) ma gli Europei di Roma sono stati una vera apoteosi: ogni giorno è stata una festa, nella meravigliosa cornice del Foro Italico con le tribune piene di tifosi a spingere i nostri atleti che conquistavano medaglie come se piovesse a suon di record. Sembravamo gli Stati Uniti che nel nuoto fanno sempre la parte del leone.

La rassegna continentale della vasca, ospitata nella Capitale si è conclusa con numeri da capogiro: la squadra italiana è la prima nel medagliere europeo 2022 per distacco, con 35 medaglie complessive di cui 13 ori, 13 argenti e 9 bronzi. L'Ungheria, seconda europea ha conquistato 15 medaglie in tutto (5 ori, 7 argenti, 3 bronzi), mentre chiude il podio continentale la Gran Bretagna, anch'essa a quota 15 medaglie (4 ori, 5 argenti, 6 bronzi).

La cosa che fa più piacere è constatare una crescita continua ed esponenziale dei nostri ragazzi, se fino a qualche anno fa avevamo poche punte veramente competitive come la Pellegrini, il duo Paltrinieri/Detti e poco altro (come la Panziera a fasi alterne) oggi invece è tutta un'altra musica con un numero di atleti da vertice sempre più numeroso. Siamo forti in ogni stile e le staffette (che misurano la forza di un movimento) volano letteralmente. Grazie al lavoro fatto dalla Federnuoto in sinergia con i Gruppi Sportivi delle Forme Armate e le Società possiamo godere di un numero di campioni via via in aumento e soprattutto molto giovane.

Fare i nomi diventa sempre più difficile, l'Mvp degli Europei di casa lo darei a Thomas Ceccon che ormai vince ori e fa record a go go. Nel dorso è ormai il numero uno nel mondo, ma se vuole va fortissimo a farfalla e ovviamente a stile libero. Poi ci sono i ranisti, grandissimo Nicolò Martinenghi (doppietta 50 e 100) così come Benedetta Pilato che quest'anno ha trovato una inattesa competitor nella rediviva Ruta Meylutite. Ma poi non possiamo non menzionare Alberto Razzetti nei misti, Matteo Rivolta a farfalla, Alessandro Miressi nei 100 stile e il 16enne Lorenzo Galossi, il romano così giovane è la vera rivelazione: fortissimo dai 200 ai 1500 stile libero. Per non parlare del solito Gregorio Paltrinieri che ha conquistato un oro monstre nei 1500 e poi è andato a far man bassa di medaglie in acque libere insieme al fantastico Domenico Acerenza. E tra le donne ovviamente Margherita Panziera, Simona Quadarella tornata vincente e le prove convincenti di Silvia Scalia, Martina Carraro, Lisa Angiolini e Silvia Di Pietro.

E' stata grande Italia anche nel fondo. Nel mare di Ostia l'Italia ha conquistato 6 metalli di cui tre ori, due argenti e un bronzo. Mattatore delle acque di Ostia è stato sicuramente Domenico Acerenza, che ha semplicemente moltiplicato quanto fatto vedere a Budapest 2022, mettendosi al collo l'oro nella 10km e nella 4x1250, e l'argento nella 5km - quest'ultima vinta da un inesauribile Gregorio Paltrinieri. Bellissima dimostrazione di crescita anche in ambito femminile, con Ginevra Taddeucci a laurearsi vice Campionessa d'Europa nella 10km e oro con la staffetta, Giulia Gabbrielleschi sulla scia mondiale, che si conferma nuovamente sul podio della 5km (bronzo).

E passiamo al nuoto sincronizzato. Il romano Giorgio Minisini è stato al tempo stesso l'Mvp e il personaggio di questi Europei. Simpatico, energico, schietto il campione del mondo è subito entrato in sintonia con il pubblico: da par suo ha portato a casa 4 ori (nel duo misto insieme a Lucrezia Ruggiero - nel programa tecnico e nel programma libero e nel solo - sempre nel programma tecnico e in quello libero).

Ma c'è gloria anche per i nostri tuffatori. La squadra è giovane e punta a fare bene a Parigi 2024, non sarà facile ma a Roma abbiamo visto che qualcosa si sta muovendo. Molto bene l'oro di Lorenzo Marsaglia e il bronzo di Giovanni Tocci dai tre metri, i due avevano già vinto l'argento e il bronzo nei tuffi da un metro e così nel pieno dell'entusiasmo hanno finito la manifestazione continentale con l'argento vinto insieme nel sincro con 387.51; dietro solo i vice campioni del mondo, i britannici Jack Laugher e Anthony Harding. Oltre loro però voglio menzionare Alessandro De Rose che fa l'impresa e si prende il bronzo dai 27 metri così come Elisa Cosetti sempre dall'altezza da capogiro dei 27 metri. I due hanno fatto la storia per il nostro movimento. Poi è arrivato anche l'argento di Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi nel sincro trampolino 3 metri. Le due ragazze sono state bravissime: Chiara si è portata a casa anche l'oro nella squadra mista e nel trampolino dai 3m, poi l'argento nel sincro 3m, bronzo nel trampolino 1m. Elena invece ha fatto brillare il suo europeo anche con l'oro nel trampolino da 1 metro.

Insomma c'è una Italia che vale tanto e questa è quella degli sport acquatici.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)