Rugby, gli All Blacks battono l'Italia 9-47 nella Autumn Nations Series

I 'Tutti Neri' bagnano l'esordio stagionale dell'Italrugby, nel primo match dell'anno, valido per l'Autumn Nations Series, è la prima partita del nuovo corso guidato da Kieran Crowley che ha il compito di rinnovare il gruppo, dargli un gioco e guidare la squadra nel Sei Nazioni e nella Coppa del mondo che si giocherà in Francia a settembre 2023.

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Fabrizio d'Andrea

(08/11/2021) In uno stadio Olimpico di Roma con una cornice di pubblico degna di questo nome (pur rispettando gli stringenti protocolli per contrastare il coronavirus) l’Italia ha bagnato il nuovo ciclo guidato da coach Kieran Crowley nientepopodimeno che contro gli All Blacks.
Sinceramente è troppo presto per dire come potrà essere l'Italia nel Six Nations o addirittura nel mondiale del prossimo anni in Francia però una prima idea della situazione ce la siamo fatta.

Tra le cose positive si è vista una buona difesa, sempre in avanzamento, dei bei placcaggi e una discreta compattezza di squadra per circa 60 minuti poi le energie sono venute meno e gli azzurri hanno ceduto il passo agli avversari.
Tra le cose negative: male le touche (veramente imbarazzanti), male la contrapposizione alle maul avversaria e poi la tenuta fisica tarata sui 60’ e non sugli 80’ di gioco.

A tutto questo va aggiunto che i neozelandesi hanno schierato una formazione sperimentale che non ha mai dato l’impressione di spingere veramente, anche perché loro sono alla fine di una durissima stagione.

Questi test match di autunno (l'Italia affronterà anche Argentina e Uruguay) sono di estrema importanza perché il 2022 ha in calendario due grandi appuntamenti come il Sei Nazioni e la Coppa del mondo in Francia. C'è quindi da costruire un gruppo di qualità e che abbia un gioco.

I giocatori convocati dal nuovo coach Kieran Crowley sono molto giovani ma ambiziosi, alla luce di tutte queste considerazioni va chiarito che è troppo presto per capire se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, certo è che la nazionale deve lavorare tanto, ma proprio tanto, nei fondamentali, nel modo di difendere e negli schemi 'palla a se'. E soprattutto deve riuscire ad essere pronta fisicamente per tutti gli '80 minuti della partita, finora (negli altri anni e anche in questa prima partita) abbiamo assistito ad un calo negli ultimi 20 minuti della partita che hanno determinato il dilagare degli avversari e sconfitte numericamente poco digeribili.

Sono convinto che sarà il test match contro l’Argentina che ci darà l’effettivo misura della forza della nazionale azzurra.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)