Tamberi show, dopo l'oro a Tokyo vince pure la Diamond League 2021

Stagione indimenticabile per l'azzurro che nel salto in alto dopo l’argento agli Euroindoor di Torun e l'oro olimpico a Tokyo fa suo anche il prestigioso diamante vinto nella finale della Diamond League che si è svolta a Zurigo. Il primo italiano di sempre a vincere questo trofeo. Gianmarco Taberi: "Ancora non ci credo, la mia stagione perfetta, i tre salti migliori nelle tre gare più importanti. Il pubblico di Zurigo ha fatto tantissimo. Ora mi sento leggero”.

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Fabrizio d'Andrea (Ph. http://www.fidal.it/)

(10/09/2021) Dopo tanta sofferenza arriva il pieno di soddisfazioni e di trofei. Gianmarco Tamberi chiude in modo trionfale il 2021 che gli ha portato in dote l'argento agli Euroindoor di Torun, l'oro olimpico a Tokyo e ora il prestigiosissimo diamante 2021: il marchigiano è il primo italiano nella storia dell'atletica leggera a vincere l'ambito trofeo. A Zurigo (tappa finale della Diamod League 2021) nel mitico stadio Letzigrund Tamberi ha messo in fila i suoi rivali saltando 2.34 metri.

Da par suo Tamberi ha saputo trascinare il pubblico sia durante la gara che dopo con i suoi modi di esultare sempre così inconsueti e colorati. Gianmarco ha dato sfogo alla sua esultanza chiudendo una stagione più unica che rara.

L'istrionico atleta delle fiamme oro quest'anno ha dominato le gare di salto in alto e può finalmente raccogliere i frutti di un lavoro, iniziato tanti anni fa, e del suo immenso talento. Eh si, perché un filo rosso tiene insieme quello che è successo in questa stagione agonistica con quanto successe nel famigerato 2016: quell'anno il nostro Gimbo (o half shave come preferite) era in grande ascesa, ad ogni gara stabiliva il record italiano. 2,34, poi 2.35, poi 2.38 indoor, insomma era una corsa inarrestabile che ci faceva stropicciare gli occhi e lo candidava ad essere il favorito per le olimpiadi di Rio 2016.

Poi arriva il dramma. Siamo sempre nel 2016, più precisamente è il 15 luglio, Tamberi vince la gara di salto in alto al meeting internazionale del Principato di Monaco (nona tappa della Diamond League) saltando 2.39. Delirio collettivo ma in pochi minuti si passa dall'esaltazione alle lacrime e alla rabbia: Gianmarco tenta di superarsi provando i 2,41 mt, ma al secondo tentativo si infortuna alla caviglia sinistra compromettendo la propria partecipazione ai Giochi olimpici di Rio.

Un sogno infranto che costringe l'azzurro all'operazione, ad una dura riabilitazione e alla necessità di ricominciare da zero senza sapere se potrà mai tornare quello di prima. Evidentemente nessuno aveva fatto i conti con la sua voglia feroce di vincere, subito dopo l'operazione fissa nella sua mente un solo obiettivo: l'oro olimpico di Tokyo. Da lì in poi è un lungo viaggio di sofferenza, restrinzioni e rinunce. Saranno anni durissimi perché l'infortunio era serio e gli avversari si moltiplicano e sono sempre più forti. Il 2017 e il 2018 vanno via così, nel 2019 i primi segnali che il sogno può diventare realtà e poi la pandemia scatenata dal coronavirus Covid 19 che per un anno e mezzo ha fermato anche lo sport e interrotto il sogno del nostro ragazzo.

Una decisione che fa tornare il sorriso sulle labbra di Tamberi. Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) decise che le olimpiadi si sarebbero fatte nel 2021, malgrado tutte le difficoltà determinate dalla pandemia e con tutte le ristrettezze che l'emergenza sanitaria richiedeva. L'azzurro ora sa che il suo giorno arriverà e che dovrà farsi trovare pronto. Inutile dire quanti allenamenti e quante privazioni (anche alimentari) hanno segnato le giornate del ragazzo di Civitanova, ma poi il sogno è diventato realtà: Il 1º agosto 2021, alle Olimpiadi di Tokyo, è una giornata indimenticabile per l'Italia sportiva, Tamberi vince la medaglia d'oro (pochi minuti prima di Marcel Jacobs nei 100 metri) a pari merito con Mutaz Essa Barshim, con la misura di 2,37 mt.

Ecco le dichiarazioni di Tamberi: Non ho parole, è davvero il punto esclamativo su una stagione perfetta!”. Al Letzigrund di Zurigo, finalmente con tanto pubblico a sostenere gli atleti, Tamberi ha ritrovato la propria dimensione naturale: quella di showman senza pari nell’intero circus dell’atletica mondiale. “È stata una serata pazzesca, per me e per il pubblico - racconta - vivo dell’energia che mi dà e ho patito troppo gli stadi vuoti. Ieri sono arrivato a Zurigo stanchissimo, ero distrutto, dopo Tokyo non sono riuscito a preparare le gare come al solito e stasera speravo di non fare figuracce, avevo paura di deludere le aspettative. Poi sono entrato dentro lo stadio e…”

Ed è iniziata la magia. “Quando hai uno stimolo così, con le tribune piene, con le persone che ti seguono, che impazziscono per te, non puoi che trovare una carica incredibile. Sì, il pubblico ha fatto tantissimo - ha proseguito Tamberi - è pazzesco riuscire a saltare 2,34 alla fine di una stagione così. Sentivo la pressione di dover raggiungere anche questo obiettivo, per vincere qualcosa che nessun italiano aveva mai vinto e per chiudere in testa al ranking. Ero teso. Poi, salto dopo salto, me la sono goduta, mi sono divertito tanto. Ero felice e la gente era felice, esplodeva di gioia durante i miei salti”.

Credetemi, io ancora faccio fatica a realizzare che questa storia sia vera, e che sia la mia storia - ha concluso il saltatore delle Fiamme Oro - adesso che ho vinto "quasi" tutto, l’obiettivo è vincere tutto. L’ultimo dei miei problemi sarà trovare nuovi stimoli. C’è il Mondiale di Eugene che mi aspetta. Da domani sarò in vacanza per almeno un paio di settimane di stop me ma poi riprenderò. Ora, finalmente, sento una leggerezza unica”.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)