Rafa Nadal nella storia: vince gli Australian Open e sale a 21 Slam

A 35 anni, e dopo un 2021 passato lontano dai campi tra operazioni, recuperi e Covid, il majorchino fa un mezzo miracolo sportivo trionfando nel primo Slam del 2022 ed ora è il tennista che ha vinto più major di tutti: ora mi aspetto la risposta di Djokovic e Federer. Ride Nadal ma ridono anche gli italiani perché Berrettini e Sinner hanno dimostrato una volta di più che il futuro per loro,e per noi, sarà pieno di soddisfazioni.

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Fabrizio d'Andrea

(02/02/2022) Lo Slamo australiano celebra il trionfo di Rafa Nadal, lo spagnolo fa la storia conquistando lo slam n.21. Onore a Rafa e una grande tirata di orecchie a Medvedev per quanto ha sprecato nella finale. Per quanto riguarda gli italiani il bilancio è più che positivo, Berrettini e Sinner hanno dimostrato di poter far parte del ristretto giro di campioni che si giocherà l'assalto agli Slam (e ai tornei più importanti del circuito Atp) per i prossimi anni a venire..

Iniziamo dalla fine, cioé dalla finale. La partita ha due facce. Medvedev domina nei primi due set e Nadal appare in balia dell'avversario tanto che un po' tutti pensano che da lì a poco inizierà la cerimonia di premiazione. Poi però l'inerzia del match cambia repentinamente:  cosa è successo? Che nel terzo set il russo ha il torto di non “ammazzare” il match, anziché continuare a spingere e a cercare vincenti si limita a ributtare la pallina dall'altra parte del campo pensando che Nadal gli regalasse i punti.

Gravissimo l'errore di Medvedev che abbassa la guardia proprio contro il giocatore che per tutta la carriera si è contraddistinto per la capacità di combattere e di non cedere fino all'ultimo quindici. Quindi il russo abbassa il ritmo e il majorchino sale d'intensità. Da quel momento Rafa sfodera la sua arma migliore: la ferocia agonistica (che non ha eguali nel circuito e forse neanche tra i campioni degli altri sport.).
Nadal inizia a lottare su ogni palla e con la sagacia tattica che lo contraddistingue approfitta dei tanti errori del russo che, come se non bastasse, da lì in avanti accuserà anche i crampi alla gamba sinistra e un vistoso calo fisico.
Rafa così vince il terzo set e il quarto completando la rimonta andando a vincere 6-4 al quinto set nel delirio del pubblico australiano (sfacciatamente indisciplinato) che si è schierato a suo favore fin dal primo quindici.

Dunque Nadal ha vinto, onore a Rafa che ci ha messo tanta grinta, esperienza e capacità di lottare ma credo che in questo torneo tutto gli è girato a favore: si è presentato a Melbourne a fari spenti facendo in modo che le attenzioni fossero rivolte sugli altri giocatori. Io nelle sue settimane del torneo non ho visto un grande Nadal (sicuramente non era al 100%) ma i suoi avversari non hanno fatto quello che avrebbero dovuto e potuto fare per eliminarlo.

Fino ai quarti di finale ha avuto un calendario abbastanza facile, poi Zverev (grande favorito della vigilia) si fa eliminare presto e Shapovalov si fa battere da Nadal dopo che per più di due ore aveva dimostrato di poterlo battere (un po' come Medvedev) nel quinto set il canadese ha fallito la prova di maturità facendo tutte le scelte tattiche sbagliate.

Stessa cosa per il nostro Berrettini. Anche l'azzurro ha regalato la vittoria a Nadal grazie ad un inizio di partita horror: nelle prime due partite Matteo è stato praticamente inesistente in campo. E' sceso in campo rigido, la mente evidentemente bloccata dalla tensione, le gambe non giravano e di conseguenza il braccio non era quel bazooka cui siamo abituati. Poi l'azzurro si ridesta, scioglie il braccio e vince il terzo set. Nel quarto mi aspettavo facesse la stessa cosa visto che il majorchino era in difficoltà ma invece di martellare da par suo Berrettini usa il fioretto consentendo a quel volpone dello spagnolo di vincere il match in quattro set. 

A proposito di Medvedev. Mi dispiace molto per il russo che ha buttato al vento una bella occasione. Danil ha dominato i primi due set ed era nel pieno controllo della partita poi va in grande difficoltà fisica, si innervosisce e inizia a litigare con l'arbitro (a ragione) perché il pubblico aussies è stato davvero indisciplinato fischiandolo anche quando si apprestava a servire. 
Nel terzo set Medvedev è in preda ai crampi e non riesce più a giocare come sa e vede la partita sfuggirgli di mano anche se ha il merito di non mollare e di lottare fino all'ultimo.
La sconfitta del russo sta nei troppi errori tattici e tecnici che ha commesso nel terzo e quarto set. Medvedev ha avuto tante chance per vincere il titolo e le ha sciupate maldestramente.
Sciagurato poi il suo atteggiamento al 5-5 del quinto: era tornato in partita brekkando Nadal ma ha poi buttato a mare il game successivo al servizio con scelte davvero incomprensibili per un campione come lui. Si fa quindi di nuovo togliere il servizio e a quel punto Nadal vede il traguardo e non se lo fa sfuggire.

Sono convinto che dopo aver visto il torneo di Nadal dalla televisione sia Roger Federer che Novak Djokovic saranno motivatissimi a tornare in campo per pareggiare il numero di Slam vinti dal majorchino. Chissà come andrà ma serebbe bello che a fine carriere i "BIg Three" abbiano lo stesso numero di titoli vinti.

Dunque i bocciati degli Australian Open sono: tra le donne Muguruza e Osaka, sono uscite molto presto dal torneo mentre erano tra le grandi favorite per la vittoria finale. Le due ragazze sono potenzialmente molto forti ma tendono ad accontentarsi e questo limita fortemente l'immenso talento che hanno. Tra gli uomini boccio Zverev, perché uno come lui non può uscire al secondo turno. Tsitsipas, è vero che tornava da una operazione al gomito ma tranne che nel match con Sinner ha giocato veramente male. Pollice verso anche per Medvedev che come ho raccontato è più lui che ha perso la finale che Nadal ad averla vinta. Tra le insufficienze metto anche i canadesi Shapovalov e Aliassime. I due sanno giocare davvero bene ma ancora una volta hanno dimostrato di perdersi nei momenti topici dei match, e lo abbiamo visto per come hanno buttato al vinto le partite dei quarti di finale rispettivamente contro Nadal e Medvedev un vero peccato visto il loro talento.

L'ultima considerazione è per i "nostri" giocatori. Le ragazze sono andate al di là delle previsioni, Camila Giorgi ha raggiunto il terzo turno, dove ha ceduto ad Ashley Barthy, la n.1 del mondo che poi ha vinto il torneo. Poi abbiamo Lucia Bronzetti e Martina Trevisan che hanno avuto la forza di superare le qualificazioni e arrivare al secondo turno. Insomma brave tutte, anche la Jasmine Paolini che si è fermata prima. 

Per quanto riguarda i ragazzi possiamo dire che le cose sono andate secondo le mie previsioni. Berrettini e Sinner hanno fatto grandi cose e sono sicuro che il bello deve ancora arrivare. Invece non potevamo pretendere molto di più da Andreas Seppi e Fabio Fognini usciti al primo turno, ma per loro il meglio della carriera è alle spalle. Non pensavo potesse fare di più neanche Lorenzo Musetti, il ragazzo deve maturare sotto ogni punto di vista, in definitiva gioca tra i professionisti ma lui non è ancora un professionista. Spero che quest'anno gli sia propizio perché gioca a tennis veramente bene. L'unica delusione seppur parziale è Lorenzo Sonego, nelle sue corde c'è molto più tennis di quanto non sia la sua classifica e del cammino che ha fatto a Melbourne. Lorenzo può crescere ancora tanto sia dal punto di vista tennistico che tattico, va aiutato ma sono fiducioso perché ha uno staff (coach e di preparatori) molto preparato.

E allora, la stagione 2022 è appena iniziata ma lo Slam degli Australian Open ci ha dimostrato che tra ritorni inaspettati, squalifiche e giovani che stanno emergendo ci sono tutte le condizioni per anno pieno di spettacolo e sorprese. Vedremo.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)