77° Open d'Italia: trionfa l'inglese Ross McGowan. Migliozzi 22° miglior azzurro

L'edizione 2020 dell'Italia Open pur con tutte le difficoltà generate dalla pandemia da coronavirus è stata ben organizzata e apprezzata dagli atleti in gara, il titolo è stato vinto da McGowan all'ultimo tiro dopo una serie di rimonte, sorpassi e controsorpassi davanti al connazionale Laurie Canter e al belga Nicolas Colsaerts. Tra gli italiani il migliore è stato Guido Migliozzi 22°, il vicentino ha superato i connazionali Federico Maccario e Francesco Laporta che hanno chiuso appaiati al 30° posto. 

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Fabrizio d'Andrea (Ph. Getty Images)

(27/10/2020) Dopo tre giorni di pioggia il sole illumina (inaspettatamente visto le previsioni) la giornata conclusiva degli Italian Open e i giocatori quasi a ringraziare offrono un grande spettacolo. E' stato infatti un gran finale, con tante emozioni e colpi di scena, direi una conclusione da dieci e lode malgrado tutte le difficoltà derivate dalla emergenza sanitaria.

L’inglese Ross McGowan, il più freddo nelle battute conclusive, ha vinto con 268 colpi (66 64 67 71, -20) ed ha alzato la coppa, è lui il vincitore del 77° Open d’Italia disputato, per la prima volta, sul percorso dello Chervò Golf Club San Vigilio (par 72), a Pozzolengo (Brescia), un green impegnativo e in ottime condizioni malgrado le abbondanti "precipitazioni" dei giorni precedenti. 

Diciamo la verità, è stato un Open senza pubblico (quanto è mancato in questi giorni), senza top player e senza un montepremi da far venire le vertigini ma sempre dignitoso visto che si parla di 1 milione di euro (160500 € sono andati al vincitore). Dicevamo senza top player, dispiace dirlo ma complice il Covid, le difficoltà di spostamento e la vicinanza con tornei molto importanti (sono molto compressi i calendari del PGA Tour e degli European Tour che si susseguono a distanza di pochi giorni) i più grandi interpreti di questo sport hanno preso tutt'altra strada. Comunque - come ha giustamente sottolineato il presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti - vanno fatti i complimenti ai 114 giocatori (in rappresentanza di 26 nazioni) che hanno preso parte alla gara con spirito collaborativo visto tutte le misure di sicurezza sanitaria cui hanno dovuto sottostare.

Dunque la vittoria finale degll'Italian Open è stato un derby tra due inglesi, McGowan e Canter hanno caratterizzato la più importante manifestazione golfistica italiana. Agganciato dopo tre turni Canter, che nei primi due giri aveva viaggiato a suon di record (assoluto per il torneo sul giro con 60, -12, e lo score più basso eguagliato dopo 36 buche con 128, -16), non aveva iniziato molto bene, mescolando un eagle, un birdie, un bogey e un doppio bogey in otto buche, ma nemmeno Canter era quello visto in precedenza, così che gli errori di entrambi hanno allargato il numero dei pretendenti al titolo.

La domenica però il torneo sale enormemente di livello. una giornata piena di sole sul Lago di Garda, loro erano gli unici due giocatori sopra il par, i leader della vigilia, partiti a parimerito a -19 e da soli in fuga per la vittoria con tre colpi di margine. Errori da una parte e dall'altra, continui scambi di favori. Mentre in tanti alle spalle si facevano avanti, alla fine erano sempre loro a giocarsela. McGowan capace di tutto, dall'eagle al doppio bogey; dalla palla provvisoria al birdie nella stessa buca, la 16, imbucando dal bunker per uno schiaffo improvviso all'avversario. Che invece per tutto il giorno aveva mostrato un gioco regolare e bei ferri al green, ma la palla non entrava mai. Malissimo il putt, che invece il vincitore ha ringraziato alla fine di ogni giro. A fine gara McGowan è stato sincero: “Nella mia testa c’è un festival di emozioni. La svolta della gara è arrivata con il birdie alla buca 16 quando ho messo a segno un ottimo colpo dal bunker che mi ha dato slancio per poi realizzare il colpo vincente alla 18. Non mi aspettavo questo successo perché non mi sentivo in grande forma all’inizio della settimana e avevo paura che il campo non si addicesse alle mie caratteristiche.

Gli italiani? Non molto bene a dirla tutta perché non sono riusciti ad essere protagonisti per la vittoria ma hanno veleggiato nel mezzo della classifica per tutte e quattro le giornate.  Guido Migliozzi è stato il migliore dei nostri portacolori : “Sono felice per la mia prestazione nel round finale. Ho espresso un ottimo gioco da tee a green mentre ho avuto qualche incertezza nei putt dalla corta distanza. Ora mi godo il riconoscimento di miglior azzurro nell’Open d’Italia e poi mi concentrerò sui prossimi tornei sperando di raggiungere delle vittorie nei prossimi tornei così da guadagnarmi un posto nella gran finale che chiude la stagione a Dubai”. Federico Maccario e Francesco Laporta hanno concluso appaiati al 30° posto con 276 (-12). Il primo, 26enne nato a Nizza in Francia, tre titoli sull’Alps Tour, ha girato in 68 (-4) colpi con quattro birdie, guadagnando undici posizioni. “Non pensavo – ha detto Maccario – di esprimermi in maniera così regolare e in crescendo nei quattro giri e di concludere con un round bogey free dovuto a un mix di qualità e precisione. Devo peraltro ringraziare il mio caddie Edoardo Lapo Imperatore per il suo supporto. E ora al lavoro con tecnico, preparatore atletico e mental coach: ho ancora tanto da fare per migliorare ulteriormente”. Laporta, 30enne di Castellana Grotte, dominatore lo scorso anno del Challenge Tour (con due titoli e la leadership nell’ordine di merito in una stagione iniziata con il successo nel Campionato Nazionale Open), si è espresso con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) recuperando due posti in classifica. “Sono partito molto bene – ha spiegato – poi come nei giorni precedenti ha perso un po’ di ritmo nelle seconde nove buche, Sono comunque soddisfatto della mia prestazione, sicuramente buona. E’ migliorato il mio gioco con il putter, mentre devo risolvere qualche problema con il driver e tornare subito in palestra, che non ho potuto praticare questa settimana, per fare lavoro fisico”.

Ora i giocatori hanno solo qualche giorno per rifiatare prima di reimmergersi nel serratissimo calendario che terminerà con il gran finale a Dubai. Per quanto riguarda gli Italian Open l'appuntamento è al 2021 quando l’Open verrà giocato sul percorso di gara del Marco Simone Golf & Country Club pronto ad ospitare la Ryder Cup 2023

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)