Basket, Dopo13 anni l'Italia è ai Mondiali. Il 75-41 dato all’Ungheria ci porta in Cina

Giovanni Malagò (Presidente Coni): "Adesso obiettivo Olimpiadi". Gianni Petrucci (Presidente FIP): “Un passo importante e ai Mondiali possiamo fare bene. Grazie ai giocatori, allo staff e alle società”. Coach Romeo Sacchetti: “È bello stare in questo gruppo, Abbiamo fatto qualcosa di storico ma non abbiamo vinto nulla. Il movimento ne aveva bisogno e ora vogliamo continuare il lavoro in Cina”.

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Fabrizio d'Andrea (Foto Credit FIP/Ciamillo Castoria)

(25/02/2019) Avevamo perso le speranze, dopo tredici anni invece ci siamo qualificati ai Mondiali. Una gran bella notizia dopo tanti "schiaffoni" presi in giro del mondo e con l'amarezza di vedere la propria nazionale scivolare ai margini del ranking e sistematicamente eliminata dalle due rassegne che contano per la "palla a spicchi" (cioé Mondiali e Olimpiadi). D'improvviso ecco che improvvisamente un bagliore acceca tutti noi tifosi e appassionati di questo sport: i ragazzi di coach Sacchetti si qualificano per la Cina 2019 senza l'apporto dei migliori giocatori (Gallinari, Belinelli, Datome, Hackett e Melli per esempio) che giocano all'estero ma con il lavoro serio e ben mirato dello staff tecnico e dei giocatori. Si perché se ha un merito questa nazionale è proprio quello di aver creato un gruppo solido e umile, che lavora in armonia e che in campo si muove in grande sintonia.

Dunque bravi gli azzurri che rompono un digiuno che ormai cominciava a pesare tantissimo sulle spalle del basket italiano, eravamo infatti fuori dall'elite mondiale dal 2006 in Giappone (dove vinse la Spagna davanti a Grecia e Stati Uniti) ma quell'anno andammo grazie a una wild card, pagata un bel po’ di soldi. Stavolta, invece, la qualificazione è ottenuta sul campo, proprio come quella del 1998 (che si svolse in Grecia con podio formato da Jugoslavia - quarto titolo -, Russia e Usa) unica esperienza pre-Giappone e ultima apparizione a una fase finale conquistata per meriti sportivi.

Ora l'obiettivo è fare bene in Cina (la rassegna iridata si svolgerà in Cina dal 31 agosto al 15 settembre) per tentare la qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Questa è quindi una qualificazione che deve essere immaginato e considerato come il primo passo per una rinascita del nostro movimento: e quì si apre il vero discorso: la nazionale potrà fare da traino (fino ad un certo punto) ma poi va ripensato tutto il mondo del basket italiano. I nodi principali li conosciamo bene tutti, un campionato poco competitivo (quello di A1 per il resto stendiamo un velo pietoso) e i risultati nelle coppe lo testimoniano con tanta crudezza. Giovani che fanno fatica ad entrare nel roster e ancora di più la fanno per trovare spazio in campo, anche se a livello giovanile qualcosa di buono c'è. E poi l'assenza di grandi sponsor o gruppi imprenditoriali che investano nelle società per attirare il grande pubblico. E' un discorso che deve coinvolgere Coni, Federazione e società ma sono consapevole che per riuscire tutte le parti in causa devo mettersi alle spalle il loro interesse personale. Se qualcuno però vuole il bene del basket questo è il momento di battere un colpo altrimenti non ci lamentiamo se questo sport continuerà ad essere sempre più marginale nel nostro paese.

Tornando alle qualificazioni, il 75-41 sull’Ungheria ci regala l’ottava vittoria su undici incontri nelle FIBA World Cup 2019 Qualifiers ma della partita è quasi inutile parlare, non c'è stato match, troppo più forte l'Italbasket per merito dei giocatori entrati in campo determinati e concentrati dal primo all'ultimo secondo. Dunque merito a tutti i ragazzi schierati dal CT Meo Sacchetti che hanno chiuso con questi numeri: L. Vitali* 4 (1/1, 0/1), Della Valle* 15 (1/3, 3/7), Gentile* 9 (4/9), Brooks* 5 (1/1, 1/2), Biligha* 8 (4/11), Abass 8 (1/7, 2/2),  Aradori 11 (4/5/, 1/4), Cinciarini 2 (1/2, 0/1), Ricci 6 (0/4, 2/3), Pascolo 4 (2/5), Filloy 3 (1/1 da tre), Flaccadori. è composto da Luca Vitali, Della Valle, Gentile, Brooks e Biligha.

Il percorso degli azzurri. Le qualificazioni per la Cina sono passati per un lungo girone di qualificazione. E' stato un viaggio bellissimo, cominciato a Torino contro la Romania il 24 novembre 2017, e proseguito dagli Azzurri per 455 giorni. Pochi passi falsi – di sicuro il più inatteso il ko con i Paesi Bassi – e tantissime emozioni – l’ultima, prima di stasera, il ritorno alla vittoria contro la Lituania a Brescia -, create da un gruppo di giocatori (26 utilizzati nelle sei finestre) che hanno sempre camminato insieme tenendo ben fisso nella testa l’obiettivo. E' vero che fin qui non abbiamo affrontato delle superpotenze del basket mondiale ma in passato abbiamo visto di peggio (anche quando pensavamo di avere una nazionale forte) con eliminazioni cocenti e annesse brutte figure.

La soddisfazione di Capitan Pietro Aradori: “Serata fantastica. Da due anni costruiamo questa squadra per la Qualificazione. Stasera è andato tutto a meraviglia, non potevamo chiedere di meglio. Felici di aver fatto la storia e aver riportato l’Italia al Mondiale dopo 13 anni”. Così Amedeo Della Valle, best scorer Azzurro nelle FIBA World Cup 2019 Qualifiers (142 punti): “Forse la più bella soddisfazione della mia carriera. Questo è un gruppo fantastico. Contento di poter raccontare di aver riportato la Nazionale ai Mondiali dopo 13 anni”.

Raggiante il presidente FIP Giovanni Petrucci: “Stasera un passo importante ma ancora più importante sarà in Cina. Un grande grazie a tutti i giocatori e allo staff tecnico. E grazie anche ai presidenti delle società per la collaborazione, non ultima Milano”. Queste invece le parole del CT Meo Sacchetti per fare un bilancio del lavoro fatto: “Ringrazio tutti i giocatori che si sono alternati in queste qualificazioni. È bello stare in questo gruppo e si vede anche da fuori. Abbiamo fatto qualcosa di storico ma non abbiamo vinto nulla. Il movimento ne aveva bisogno e ora vogliamo continuare il lavoro in Cina”.

Oggi gli Azzurri sono a Klaipeda dove lunedì 25 febbraio affronteranno la Lituania, in una passerella per due squadre ormai già al Mondiale. Esulta anche la Polonia, che stacca il pass per la rassegna iridata grazie alla vittoria di stasera in terra croata per 77-69.

 

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)