Bruni e Ruffini Campioni del Mondo

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Vincono la 10 Km a Hong Kong nell'ultima prova della stagione e si laureano Campioni del Mondo, Rachele Bruni per le donne e Simone Ruffini per gli uomini. I due azzurri confermano quanto sia forte la squadra azzurra in questa specialità, si perché tra mondiali, coppe del mondo e olimpiadi i "nostri" portacolori del nuoto del fondo portano a casa risultati prestigiosi, medaglie e trofei a confermare una ormai consolidata tradizione: siamo un team sempre competitivo ai massimi livelli.

I due atleti italiani firmano una doppietta storica, Rachele Bruni bissa la Coppa del Mondo vinta l'anno scorso: era la favorita e ha mantenuto il pronostico con tre vittorie di tappa e prestazioni di livello per tutto l'anno. Senza poi dimenticare che alle recenti Olimpiadi di Rio si è presa l'argento nella 10 Km. Per Simone Ruffini si tratta invece di una grande rivincita perché dalle olimpiadi brasiliane ha portato a casa solo un discreto, ma amaro per le sue ambizioni, sesto posto. L'atleta marchigiano (che nel 2015 ai mondiali di Kazan ottiene la medaglia d'oro nella 25 km in acque libere) porta in Italia la sua prima Coppa del Mondo proprio all'ultima gara. Il tedesco Waschburger, suo diretto avversario per la conquista della Coppa questa mattina, al via, era al comando della classifica generale con 80 punti, e per vincere il titolo doveva arrivare almeno terzo in caso di vittoria dell'azzurro: così però non è stato, era destino che oggi nessuno potesse contrastare il tolentino che vince la gara di Hong Kong mentre il tedesco non fa meglio del quarto posto.

LA GARA MASCHILE. Ritmi lenti fino all'inizio del quinto ed ultimo giro quando l'americano Peterson rompe gli indugi seguito immediatamente da Ruffini prontissimo a rispondere. A 1200 metri dall'arrivo l'atleta marchigiano annulla il gap dallo statunitense per poi passarlo a doppia velocità a seicento metri dal traguardo. Simone ai 400 metri dalla piastra allunga sui diretti avversari con un cambio di ritmo insostenibile per tutti. Messa in cassaforte la vittoria l'azzurro si volta a guardare la concitata lotta per il podio tra sei nuotatori. La gara finisce con Peterson secondo e l'altro tedesco Rob Muffels terzo. Waschburger beffato crolla fisicamente ed emotivamente, e chiude sesto.

LA GARA FEMMINILE.  Al via le prime tre classificate alle olimpiadi di Rio (Sharon Van Rowendal, Rachele Bruni e Poliana Okimoto). Le due italiane in gara (con Bruni c'era anche Arianna Bridi, bronzo europeo quest'anno sulla distanza e sua compagna di allenamenti a Roma)  senza particolari problemi rimangono nella pancia del gruppo. Si va avanti così fino alla fine del quarto giro. L'ultimo giro inizia con Arianna Bridi in testa a fare l'andatura seguita a breve distanza dalla Van Rowendal e a seguire le altre. Il gruppo si allunga e la Bruni, sorniona fino a quel momento, decide che è il momento di uscire allo scoperto: siamo alla virata conclusiva e la fiorentina fa la mossa giusta, sceglie una traiettoria più larga rispetto al resto del gruppo, guadagna inesorabilmente metri e vince in solitaria sigillando così il suo 2016 da favola. Rachele è prima in 2h17'12''7, alle sue spalle una strepitosa Arianna Bridi che beffa al fotofinish la brasiliana Okimoto che tocca al terzo posto.