Vendèe Globe, dopo un mese la flotta è nell'Oceano Indiano: Charlie Dalin guida con 72 miglia di vantaggio su Ruyant

Il Vendée Globe 2020 è un evento davvero unico, il giro del mondo in barca a vela in solitario senza scalo e senza assistenza al tempo del coronavirus sta dando spettacolo. L’8 novembre 2020, 33 oceanici, 27 uomini e 6 donne, su imbarcazioni Imoca hanno lasciato gli ormeggi di Les Sables d’Olonne (Valdea, Francia).

Fabrizio d'Andrea (ph. Credit https://www.vendeeglobe.org/en

12/12/2020 Dopo un mese di navigazione la flotta è nell'Oceano Indiano in direzione Pacifico e la flotta è inaspettatamente molto ravvicinata. Charlie Dalin su Continua a leggere

Budapest, alla ISL Caeleb Dressel è il re leone: polverizzati 4 record del mondo

Alla Duna Arena di Budapest Caeleb Dressel strabilia ogni volta che scende in acqua polverizzando i record nei 100 delfino con 47”78 (strabiliante), nei 50 sl (20”16), nei 100 misti (49”28)  e nei 50 farfalla (con 22”09). E' già in atto la discussione sul nuovo fenomeno del nuoto mondiale, se continuerà così tra 3/4 anni Dressel avrà superato anche sua maestà MIchael Phepls come miglior nuotatore di tutti i tempi (Goat).

Fabrizio d'Andrea (Ph. Credit https://isl.global/it/)

(23/11/2020) Una pioggia di record del mondo e continentali ha segnato l'edizione 2020 della International Swimming League (ISL) una manifestazione a team fuori dal circuito della Federazione internazionale di nuoto in vasca corta (per i non addetti ai lavori una sorta di Champions League del nuoto), che si è svolta a Budapest (Ungheria) nel bellissimo (e funzionale) impianto della Duna Arena. Per l'Italia era presente la squadra degli Aqua Centurions che annoverava Fabio Scozzoli, Niccolò Martinenghi, Federica Pellegrini, Arianna Castiglioni e Martina Carraro, mentre (per la cronaca) Benedetta Pilato e Marco Orsi hanno gareggiato per il Team internazionale degli Energy Standard.

Dunque i migliori nuotatori del mondo, organizzati in squadre, hanno dato vita a duelli spettacolari tanto che le prestazioni fornite sono state degne di un mondiale o di una olimpiade. Sarà che nel 2020 le gare sono state pochissime per via della pandemia da Covid, sarà che alle Olimpiadi di Tokyo (se si faranno) mancano 8 mesi e tutti avevano biogno di testare il loro stato di forma rispetto agli avversari ma ho visto gli atleti spingere al massimo senza risparmiarsi e senza riserve per paura di scoprire le proprie carte di fronte a quelli che nella prossima estate gli contenderanno una medaglia olimpica. 

L'americano Caeleb Dressel è l'indiscusso Mvp della rassegna, il ragazzo, nato a Green Cove Springs, un piccolissimo paesino della Florida, è salito prepotentemente (è il caso di dirlo visto la sua fisicità) alla ribalta dal 2017 e se continuerà a mettere in fila prestazioni così per altri 3/4 anni potrà tranquillamente scalzare nientepopodimeno che sua maestà Michael Phelps dal trono del più forte di tutti i tempi.

Lo statunitense in questo mese trascorso in terra magiara ha realizzato quattro record del mondo e quando non ne ha fatti li ha sfiorati per pochi centesimi: per darvi la portata del livello raggiunto da Dressel sottolineo che ha superato (o praticamente eguagliato) crono di dieci anni fa quando si correva con i costumoni di poliuretano (quelli che davano vantaggi assurdi tanto che sono stati dichiarati illegali dalla Federazione Internazionale Nuoto). 

Andando nel tecnico Dressel nei 100 delfino ha fatto 47”78 (strabiliante), nei 50 sl ha fermato il crono a 20”16 (pazzesco), non contento nei 100 sl ha fatto il vuoto con 45”08 e per non farsi mancare nulla ha strabiliato tutti nei 100 misti (con 49”28)  e nei 50 farfalla (con 22”09): tutti tempi assolutamente disumani e inarrivabili penso per i prossimi dieci anni. 

Ovviamente la Isl è stato tanto altro. Penso al fenomeno della rana Adam Peaty che in un podio virtuale sarebbe al secondo posto: il ragazzo inglese lascia l'Ungheria con il record del mondo 55”41 nei 100 rana e tante belle gare nelle staffette. Peaty ha avuto un ottimo rapporto con tutti tanto da dispenare buoni consigli ai "nostri" Scozzoli e Martinenghi. Tra i ragazzi degno di nota anche Chad Le Clos che nei duelli è praticamente imbattibile: quando la gara diventa un testa a testa alla fine è sempre lui a mettere la mano avanti e a battere gli avversari. I 200 delfino sono la sua gara e nessuno al momento può batterlo. Tra le donne Béryl Gastaldello, Lilly King, Olivia Smoliga e Sara Sjostrom per numero di gare effettuate, punti fatti e crono stampati sono state di gran lunga le più brave.

Gli italiani? beh eccetto la Pilato (come racconto qui: bit.ly/3f7vXTk) e, in parte, Marco Bomber Orsi non sono stati grandi protagonisti alla International Swimming League. Ma questo si può spiegare con la diversa preparazione della stagione da parte dei nostri portacolori: per gli azzurri infatti le gare cui arrivare in condizioni ottimali (oltre alle Olimpiadi certo), sono i Campionati Assoluti invernali che si svolgeranno a Riccione dal 17 al 22 dicembre, i Campionati Italiani Assoluti primaverili che si terranno (sempre a Riccione) dal 27 al 31 marzo e poi il Sette Colli 2021, il meeting più importante dell'anno (a due mesi dalle olimpiadi) previsto, coronavirus permettendo, dal 25 al 27 giugno 2021. 

Un ultima considerazione la voglio fare proprio su Benedetta Pilato. Per lei solo applausi, ha fatto una ISL da 10 e lode migliorando per tre volte il record europeo dei 50 rana e quello italiano assoluto nei 100. La 15enne tarantina (che ormai è tra le prime 3/4 raniste del mondo) ha impressionato tutti, compagni di squadra e rivali, per la sua nuotata, la sua personaità e per la maturità dimostrata malgrado sia sempre un'adolescente. La "Benny" come viene chiamata da tutti, cresce ad ogni gara e i suoi limiti sono sconosciuti anche ai suoi tecnici. Quando è in acqua è uno spettacolo per la tecnica e la forza che sprigiona, una sorta di Adam Peaty al femminile. E infatti l'azzurra, che era in squadra insieme al fenomeno inglese, ha pure goduto della vicinanza col fuoriclasse di Derby per studiarlo e coglierne qualche segreto.

Insomma la Pilato torna a casa con un bagaglio di esperienza che non avrebbe potuto fare in nessuna altra manifestazione. In lei c'è la consapevolezza di essere già tra le prime 4/5 raniste del mondo ma è una ragazza con i piedi per terra, per merito suo ma anche della sua famiglia e del lavoro fatto dal suo allenatore e dalla Federazione Italiana Nuoto.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)