Sci CdM: Eisath sul podio in Alta Badia

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Credit FISI http://www.fisi.org/sci-alpino/news/12687

Grandi complimenti a Florian Eisath che a 32 anni centra il primo podio della carriera e lo fa sulla Gran Risa, la pista più difficile tra tutti gli slalom giganti di Coppa del Mondo. Per Florian, e per noi tifosi azzurri, è stata una grande emozione perché questo risultato è figlio della determinazione e della volontà di questo ragazzo (senza dimenticare le sue capacità tecniche ovviamente): non tutti sanno infatti che Eisath come atleta due anni fa sembrava finito: era infatti stato messo fuori rosa per mancanza di risultati.

Vale proprio la pena raccontare la storia agonistica di questo nostro sciatore. Eisath infatti non si è mai abbattuto, l'atleta delle Fiamme Gialle non ha minimamente pensato al ritiro, al contrario ha continuato ad allenarsi, da solo, lontano dal resto della squadra azzurra al fine di ritrovare la sua migliore sciata. L'ostinazione tipica dei montanari e la convinzione nei suoi mezzi alla fine è stata premiata: come tante volte succede nella vita capita una seconda chance, ed allora ecco che la fortuna bussa alla porta di Eisath. Succede che gli infortuni a catena subìti dalla squadra hanno infatti "costretto" i tecnici azzurri a richiamarlo e da lì la svolta. Da allora (cioè dall'inizio della scorsa stagione - 2015-2016) per Florian è stato un susseguirsi di risultati importanti che gli hanno consentito di scalare i vertici del ranking mondiale dei gigantisti tanto che alla fine dell'anno era entrato nel primissimo gruppo di merito affermandosi anche come il nostro miglior alfiere.

Quest'anno dopo un inizio un po' incerto Eisath è tornato a farci vedere delle buone gare in un crescendo rossiniano che si è concretizzato proprio sulla Gran Risa, la pista di casa (lui è di Obereggen a pochissimi chilometri dagli impianti dell'Alta Badia) che per noi italiani ha un significato particolare: qui Alberto Tomba ha vinto quattro volte e Max Blardone tre. E' anche utile aggiungere che questo risultato rappresenta una bella boccata d'ossigeno per il team azzurro che finora non ha dato dei grandi segnali di competitività, anzi. Le altre squadre vanno fortissimo (Austria e Francia su tutte tra gli uomini) mentre i nostri arrancano (per via degli infortuni, dell'usura dei "vecchi" e della mancanza dei giovani).

E allora, mentre registriamo il grande spettacolo che tutte le volte danno i campionissimi di questo sport, da Hirsher a Pinturault, da Khristoffersen a  Neureuther, che anche ieri ci hanno deliziati con numeri da grandi funamboli (davanti ad un pubblico coloratissimo che ha affolllato le tribune), speriamo che il podio di Eisath, con l'aggiunta del settimo posto di Luca De Aliprandini (toh chi si rivede) sia la scossa necessaria a liberare la squadra azzurra da stress, condizionamenti e paure. Rivogliamo i nostri competitivi in pista, rivogliamo vedere anche Manfred Moelgg e Roberto Nani  tornare a fare la voce grossa.