Cortina 2021, Mondiali: alla Liensberger lo slalom. Sul podio Vhlova e Shiffrin

L'oro dell'austriaca era nell'aria visto lo stato di forma, enorme, in cui si è presentata a Cortina, nessuno però si aspettava che lo slalom di oggi fosse un assolo della Liensberger: annichilite tutte le avversarie. La slovacca Petra Vhlova le è rimasta sulle code solo nella prima manche mentre l'americana Mikaela Shiffrin è stata, inaspettatamente, l'ombra di se stessa ma il talento le ha consentito di prendersi il bronzo.

Fabrizio d'Andrea (Ph. credit Pentaphoto | © Copyright /Michela Andreola)

(20/02/2021) Che la ragazzina austriaca (appena 23 anni) fosse in un mostruoso crescendo di forma mi era chiarissimo tanto che al termine del gigante la avevo indicata come la favorita della gara di oggi. Che la Liensberger potesse stracciare avversarie del calibro di Petra Vhlova e Miakela Shiffrin come ha fatto oggi, non lo pensavo né io ne il più ottimista del suo staff: ha vinto entrambe le manche e la seconda (Vhlova) e arrivata ad un secondo mentre la terza (Shiffrin) a 1"98. Distacchi di altri tempi.

Dunque bisogna spellarsi le mani per la "terribile" sciatrice di Feldkirch (il comune più occidentale dell'Austria) che ha sciorinato una sciata potente e fluida allo stesso tempo, a differenza delle avversarie ha capito come affrontare, tecnicamente, la pista Drusciè: se vi andrà di rivedere le sue run vi accorgerete che è stata l'unica capace di svincolare lo spigolo un centimetro (passatemelo) dopo il paletto. Insomma lei stava in curva meno, molto meno, delle avversarie.

Che dire delle altre? Petra Vhlova al termine di questi mondiali andrà dallo psicanalista. Aveva iniziato la stagione da dominatrice assoluta dello slalom (e della Coppa in generale) e pensava di battere la Shiffrin proprio ai Mondiali. Arrivata a Cortina ha fatto molto meno delle sue attese in velocità, ha poi cannato il gigante (anche per colpa del suo coach Livio Magoni) e si ritrova medaglia d'argento pur se è finita davanti alla sua rivale di sempre, la campionessa americana. Lo schiaffone preso dalla Liensberger sarà difficile per lei da mandare giù. La sua faccia al traguardo era tutto un programma, senza capire come sia stato possibile si ritrova al secondo posto dietro un nuovo fenomeno dello sci.

Non posso evitare di parlare della Shiffrin. L'americana fino ad oggi aveva fatto un ottimo mondiale ma ora il giudizio cambia perché ha deluso pesantemente proprio nella sua disciplina principe. Faccio ancora fatica a capire come sia stata possibile una controprestazione di questa portata. Sia nella prima che nella seconda manche ha sciato con tanta paura e ritmi lenti come se fosse una debuttante. Per chi come me la vede sciare da dieci anni ha stentato parecchio a riconoscerla. E' mancata in tutte quelle caratteristiche che ne fanno (ancora) la regina assoluta di questa specialità. Male nelle porte angolate, lenta sul facile e poi incapace di produrre quel crescendo di ritmo (nella seconda parte della pista) che è il suo marchio di fabbrica.

Le azzurre? Sapevamo che oggi non sarebbero state protagoniste, nello slalom femminile non siamo competitivi da tempo immemore. La migliore delle "nostre" è stata la veterana Irene Curtoni che si è piazzata 18esima. Irene ha fatto il suo e bisogna applaudirla per quanto ha dato allo sci italiano in questi anni. La giovane Martina Peterlini ha fatto una pessima prima manche e una sufficiente seconda: alla fine si è piazzata venticinquesima a 3"11. Spero che risolva i problemi alla schiena altrimenti sarà impossibile per lei essere competitiva. Poi c'è la debuttante Anita Giuli, scesa col pettorale 50, che ha finito in 31esima posizione. Federica Brignone contrariamente a quanto aveva affermato si è presentata al cancelletto di partenza. La valtellinese ha sciato anche bene ma, in linea con quanto visto in questi giorni, non ha avuto fortuna ed è uscita a metà gara. Insomma, c'è stata poca gloria per noi ma non ci aspettavamo altri scenari, nello slalom siamo molto indietro e i tecnici dovranno lavorare tanto: il vero problema è che non ci sono tanti ragazze su cui lavorare.

Il programma delle gare femminili dei Mondiali di Cortina si è chiuso con lo slalom sulla pista Drusciè. Il titolo della discesa è stato vinto dalla svizzera Corinne Suter, quelli del superG e del gigante dall’altra elvetica Lara Gut-Behrami, quello della combinata alpina dall’americana Mikaela Shiffrin, quello di parallelo dall’austriaca Katharina Liensberger e Marta Bassino, pari merito, quello di slalom sempre da Katharina Liensberger, una delle grandi protagoniste di questo mondiale italiano.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)