Cortina 2021, Mondiali: nei SuperG oro a Lara Gut e Vincent Kriechmayr. Italia ko

Zero medaglie per l'Italia nella prima giornata di gare, quella dedicata ai SuperG. Le attesissime Bassino e Brignone finiscono 10ma e 11ma mentre tra gli uomini Dominik Paris è quinto. Al di là dei risultati tanti complimenti al Comitato Organizzatore di Cortina perché dopo giorni di piogge alternate a pesanti nevicate sono riusciti a mettere a disposizione degli atleti delle piste ben preparate. Dispiace l'assenza del pubblico, un fatto che toglie emozioni, pathos e il Mondiale di Cortina non si merita questo.

Fabrizio d'Andrea (ph. credit Pentaphoto) 

(12/02/2021) I tanto attesi Mondiali di sci alpino a Cortina sono iniziati, giovedì (11 febbraio) e non il martedì (9) come previsto dal calendario originario ma la pioggia, prima, e le pesanti nevicate, poi, hanno fatto vedere le streghe al Comitato Organizzatore tanto da far pensare che potesse addirittura essere cancellata qualche gara. Il Comitato però è un organismo pieno di persone capaci che hanno tirarto fuori tutta la loro arte (frutto di oltre 70 anni di esperienza) e.alla fine le piste sono state preparate nel miglior modo possibile (viste le condizioni) e si è gareggiato in maniera regolare: è verò che la neve è risultata molle ma chi conosce questo sport sa che è stato fatto un autentico miracolo.

Dato a Cesare (il Comitato organizzatore) quel che è di Cesare va detto che nello straodinario scenario di Cortina, la perla delle Dolomiti, manca qualcosa. E' superfluo ribadire che la pandemia da coronavirus ha tolto tanto a questo evento: inevitabilmente non si respira l'atmosfera che normalmente c'è in appuntamenti come questi (o come le olimpiadi. Manca il pubblico, manca il tifo, manca il contatto stretto tra beniamini e supporter e la vita non è semplice neanche per noi media, costretti a virtual conferenze stampa, a interviste via zoom (o altre piattaforme) o con i social, insomma a lavorare da remoto, un po' un ossimoro.

Senza pubblico non è la stessa cosa. Una situazione strana che sta coinvolgendo anche gli atleti/e. Molti di loro, Federica Brignone in testa, lo hanno dichiarato: quando tagliano il traguardo, non c'è la folla che urla, non c'è la musica (che solitamente accompagna le loro gesta) e neanche le parole dello speaker riescono a rimbalzare dal silenzio spettrale: insomma sembra di essere più ad un allenamento che ad una manifestazione prestigiosa che si disputa ogni quattro anni, così tanto attesa e che regala medaglie ed emozioni che rimangono nella mente e nel cuore degli atleti per tutta la vita

Veniamo al dato sportivo. I due SuperG dal punto di vista tecnico non hanno detto nulla di diverso da quello che la stagione di coppa del mondo ci abbia mostrato finora. L'oro tra le donne è andato alla svizzera Lara Gut che ha dominato questa specialità con quattro vittorie consecutive in coppa e ora ha messo questo sigillo alla sua carriera conquistando la medaglia che ancora mancava al suo palmares. Bravissima Lara che dopo tre anni di buoi, in piena involuzione tecnica, è completamente risorta: sarà l'esperienza, sarà la tranquillità derivante dal matrimonio, fatto sta che domina le piste come mai aveva fatto in passato. Tra gli uomini il gradino più alto del podio è ad appannaggio di Vincent Kriechmayr, l'austriaco è uno sciatore dalla classe sopraffina, un gigantista che nel corso della carriera si è dedicato alle prove veloci (discesa libera e superg), è ancora giovane e rimane tra i favoriti anche nella discesa libera di domenica prossima.

Gli azzurri? le aspettative erano tante inutile negarlo. Il voto è al di sotto della sufficienza perché le premesse erano altre. Al cancelletto di partenza avevamo dei campioni: Marta Bassino e Federica Brignone per le donne e Dominik Paris e Christofer Innerhofer, c'erano anche altri: Francesca Marsaglia, Elena Curtoni, Lele Buzzi e Matteo Marsaglia ma, senza offesa, loro non avevano chanche di medaglia. Brignone è finita 10ma e Bassino 11ma una gara senza gloria e con prestazioni anonime, male anche le compagne, Curtoni 18ma e Marsaglia 23esima. Anche i maschi non sono andati bene, tranne Domme Paris quinto, gli altri hanno chiuso la loro prova così: 13° Buzzi, 18° Marsaglia, 20° Innerhofer. Dicevamo di Paris, il "nostro" ha perso la possibilità di vincere il bronzo negli ultimi 30 secondi di pista, quella di puro scorrimento: Strano per lui.

E' vero che ci sono delle attenuanti perché le piste, seppur bellissime, non erano ghiacciate (per i motivi che ho spiegato all'inizio) e quindi i nostri portacolori non hanno trovato le condizioni ideali ma questo non può bastare a spiegare performance ben lontane dai loro migliori standard. MAnteniamo le dita incrociate per le prossime gare.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)