Vela, The Ocean Race Europe: la grande novità della vela oceanica.partenza da Lorient il 28 maggio, arrivo a Genova.

Alcuni dei migliori equipaggi del mondo tra pochi giorni affronteranno questa nuova sfida oceanica ideata e voluta dal Comitato organizzatore della Ocean Race. I team regateranno, dall’Atlantico al Mediterraneo, in due classi: i veloci monotipo VO65 e gli innovativi e super-tecnologici IMOCA 60. La regata europea sarà un ricco antipasto della 50esima edizione di The Ocean Race (che prenderà il via a fine 2022). 

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Fabrizio d'Andrea (ph. © Ainhoa Sanchez/Volvo AB)

(15/05/2021) Il prossimo 28 maggio il colpo di cannone scandirà la partenza della prima edizione di una nuova regata oceanica: La "Ocean Race Europe"una regata a tappe con partenza da Lorient, in Francia e arrivo nella nostra Genova. Chi conosce la vela ha già capito di cosa si tratti, per i meno avvezzi va invece spiegato che abbiamo a che fare con la sorellina della Ocean Race, il giro del mondo a tappe che ha fatto la storia di questo sport e la cui prossima edizione è prevista per il 2022... continua a leggere

Europei 2021, ginnastica: Italia ok con i tre bronzi di Ferrari, Maresca e Bartolini

La nazionale azzurra di ginnastica artistica torna da Basilea con buone sensazioni, le donne hanno confermato di essere una squadra molto competitiva con Martina Maggio, Alice D'Amato e Giorgia Villa e soprattutto con la ritrovata Vanessa Ferrari. I ragazzi hanno invece dimostrato di poter diventare una squadra con un bel futuo grazie a dei giovani forti in ogni specialità come Salvatore Maresca, Nicola Bartolini, Carlo Macchini e Stefano Patron.

Fabrizio d'Andrea (Ph. credit Simone Ferraro/FGI) 

(27/04/2021) Finalmente una buona Italia, i Campionati Europei individuali (di Basilea) infatti ci restituiscono una nazionale della ginnastica artistica che ha un bel futuro sia in campo maschile che femminile: il bilancio finale è di tre medaglie (tre bronzi) ma soprattutto di una squadra competitiva in diverse specialità e che dulcis in fundo ci restituisce la nostra campionessa: possiamo dirlo chiaramente, nonostante tutti gli infortuni e le sfortune Vanessa Ferrari è tornata. 

L’Italia femminile è promossa a pieni voti. Si è distinta conquistando la medaglia di bronzo con Vanessa Ferrari al corpo libero e l’accesso a ben cinque Finali di Specialità (eguagliato lo storico record del 2002): Martina Maggio quarta al quadrato e quinta alla trave, Giorgia Villa e Alice D’Amato rispettivamente quarta e quinta alle parallele asimmetriche). Purtroppo il pass olimpico aggiuntivo (non nominale) è mancato per appena tre decimi, ma la nostra Nazionale torna a casa da Basilea con un bilancio positivo, anche perché l’ultimo periodo è stato caratterizzato da positività al Covid-19, quarantene e allenamenti mai ottimali come è facile intuire.

Un discorso a parte va fatto per Vanessa Ferrari. La campionessa di Orzinuovi conquista il bronzo al corpo libero, una medaglia che per me profuma d'oro a 24 carati. A 30 anni questa infinita ragazzina torna sul podio continentale a sette stagioni di distanza dall’ultima volta (fu oro a Sòfia 2014) ma quel che più conta che lo fa dopo essere riemersa dall'ennesimo inferno di infortuni e malattie che l'hanno frenata da quando era poco più di una bambina: E considerate che Vanessa si è rimessa in gioco nel concorso generale, riprendendo tutti i quattro attrezzi per aprirsi una via in più di partecipazione alle Olimpiadi. Giù il cappello per questa atleta. 

Applausi e promozione con lode per Martina Maggio. Sesta nel concorso generale individuale, la lombarda si piazza quarta al corpo libero e quinta alla trave. Insomma Martina ha confermato in campo internazionale le sue doti più ammirate: grinta, leggiadria, solidità e concretezza. Sfortunatamente la 19enne non ha potuto festeggiare la conquista del pass olimpico (non nominale) per appena tre decimi di distacco da Larisa Iordache, ma si è qualificata a due Finali di Specialità e ha disputato un all-around di spessore. Poi c'è Giorgia Villa. Si ferma a un decimo dalla medaglia alle parallele asimmetriche (accidenti a questi decimi, un refrain che è il leit motiv per la nazionale italiana in questi Europei). Le difficoltà sono inferiori di circa tre decimi rispetto al suo massimale, ma purtroppo la febbre alta avuta per un paio di giorni dopo la vaccinazione e dei conseguenti problemi alla schiena l’hanno costretta a rivedere alcuni passaggi. E infine Alice D’Amato. La genovese non era al meglio della forma fisica, ma ha stretto i denti per essere protagonista. Ha commesso qualche errore di troppo durante le qualificazioni all-around, ma è riuscita a staccare il biglietto per la finale sulle amate parallele asimmetriche. 

L’Italia maschile sta rinascendo a piccoli passi e si è riaffacciata da grande protagonista sul palcoscenico internazionale dopo anni di buio, un tunnel negativo iniziato prima delle olimpiadi di Rio 2016. Gli Europei 2021 di ginnastica artistica hanno segnato una svolta per la nostra Nazionale, che sembra avere davanti a sé un ottimo futuro. Portiamo a casa due medaglie di bronzo conquistate da Nicola Bartolini al corpo libero e da Salvatore Maresca agli anelli, il quarto posto di Carlo Macchini alla sbarra e il doppio piazzamento al limitare della top-10 nell’all-around (Bartolini nono, Stefano Pattron undicesimo) fanno ben sperare per i prossimi anni. Resta il rammarico di non essere riusciti a qualificare la squadra alle Olimpiadi di Tokyo attraverso i Mondiali 2019: una manciata di decimi separò gli azzurri dal dodicesimo posto della Germania e chiaramente quella mancata impresa sta limitando l’Italia. Però l'inversione di tendenza è avviata. Ad esempio Carlo Macchini e Salvatore Maresca dovranno aspettare Parigi 2024 per assaporare la rassegna a cinque cerchi, mentre Nicola Bartolini potrebbe sperare in un ripescaggio in ottica Tokyo (servirà attendere i risultati della Coppa del Mondo a giugno e vedere se gli incastri di risultati saranno favorevoli). In Giappone ci saranno sicuramente Marco Lodadio e Ludovico Edalli, ma è un peccato che il contingente sia ai minimi.

Insomma le performance e i risultati ottenuti negli eventi internazionali degli ultimi tempi, la road to Tokyo ci fa sfregare le mani sia per la ginnastica ritmica che per l'artistica.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)