Europei di nuoto vasca corta, l'Italia vince il Len Trophy ed è terza nel medagliere

Gli azzurri vincono 17 medaglie (5 d'oro, 7 d'argento e 5 di bronzo) e arrivano terzi nel medagliere generale senza Gabriele Detti e Silvia Di Pietro, con un Paltrinieri non al meglio e Federica Pellegrini che si è dedicata a gare di pura velocità dove è meno competitiva. Fabio Scozzoli, Marco Orsi e Luca Dotto i miglior dei nostri.

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Credit FIN https://www.federnuoto.it/  Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia.eu  

Cala il sipario su un Europeo estremamente positivo per i colori azzurri e i numeri stanno lì a dimostrarlo, la nostra nazionale torna a casa con il primo posto nella classifica per nazioni, abbiamo infatti totalizzato 959 punti davanti a Russia (901) e Olanda (759) e, poi, chiudiamo con il terzo posto nel medagliere generale grazie ai 17 allori vinti con il contributo di tutti gli atleti portati in Danimarca: 5 ori individuali (Fabio Scozzoli nei 50 rana, Matteo Rivolta nei 100 farfalla, Luca Dotto nei 100 stile libero, Marco Orsi nei 100 misti e Simone Sabbioni nei 50 dorso) 7 argenti e 5 bronzi, cui si aggiungono ben 42 primati personali, tra cui un record europeo e 12 primati italiani e, dulcis in fundo, l'Italia vince per la seconda volta il LEN Trophy.

Dunque si tratta di numeri importanti che raccontano la qualità di questa squadra guidata dal CT Cesare Butini. Possiamo dire quindi che è iniziato molto bene il nuovo quadriennio olimpico, quello che porterà a Tokyo 2020, dopo l'abbandono di Filippo Magnini avevamo bisogno di alcune certezze e questi campionati ce le hanno date.

Le migliori prestazioni dei nostri. Ce ne sono state tante di ottimo livello ma alcune sono state davvero da incorniciare sia dal punto di vista tecnico, che del crono stampato che per il valore agonistico messo in vasca. Mi riferisco a Fabio Scozzoli oro nei 50 rana (davanti a "Sua Maestà" Adam Peaty), poi ovviamente a Luca Dotto dominatore della gara regina, i 100 sl (corsi in testa dall'inizio alla fine e vinti col tempone di 46"11). Quindi Marco Orsi, che ha vinto l'oro nei 100 misti frantumando il record italiano (51"76) e Simone Sabbioni oro incredibile nei 50 dorso con una gara davvero rabbiosa finita con il record italiano e la vittoria davanti al favorito russo, il 16enne fuoriclasse Kliment Kolesnikov.

Cosa rimane di questi Europei danesi in vasca corta.

Primo, la nostra nazionale ha ritrovato tre punte molto importanti: Fabio Scozzoli è tornato a livelli del 2011, velocissimo nei 50 e nei 100 rana. A Copenhagen si è tolto lo sfizio di battere Adam Peaty e non è poca cosa. E' vero che la vasca lunga è un altro sport rispetto alla corsa ma i segnali sono davvero incoraggianti. Lo aspettiamo in pprimavera. Marco Orsi sembra aver risolto i problemi fisici e aver ritrovato il gusto di gareggiare. Sarà molto utile nella velocità e nelle staffette. Risulterà molto prezioso. Eppoi Luca Dotto. Dopo l'addio di Magnini non si poteva più nascondere e il ragazzo veneto (tesserato nei carabinieri) non ha tradito. Sembra molto maturato rispetto al recente passato ed ha vinto con un tempone (46"11) i 100 sl, si è preso il bronzo nei 50 ed è stato un alfiere delle varie staffette. Non nuotava così dal 2010, bentornato a Luca, ora al lavoro per fare l'ultimo salto di qualità.

Secondo, la squadra è un mix ben riuscito tra veterani (Pellegrini, Detti, Paltrinieri, Turrini, Orsi, Scozzoli, Dotto ecc) e giovani (Quadarella, Cusinato, Scalia Vendrame, Miressi, Martinenghi e Zazzeri solo per fare alcuni nomi). Ora siamo molto più competitivi che in passato e, cosa più importante, siamo saliti di livello un po' in tutti gli stili: tra gli uomini impressionante la qualità che abbiamo nello stile libero (in tutte le distanze), nella rana e nel dorso e tra le donne invece, siamo ben messi nel dorso, nella rana e in prospettiva nel mezzofondo. Le nostre sono carenti nella velocità dello stile libero. Un vero peccato che dietro Federica Pellegrini non si vede nessuna con lo stesso (o anche un po' meno) spessore.

Ora quindi si riparte con grande entusiasmo e la consapevolezza che siamo diventati una nazionale davvero forte grazie al lavoro fatto da tutto lo staff tecnico, complimenti a loro nella speranza che questi risultati non vengano vanificati da aprile in poi quando inizierà la stagione della vasca lunga.