Fed Cup: la Errani perde i due singolari, e il Belgio passa facile.Italia Ko 4-0 in casa

La squadra guidata da Thatiana Garbin ha raggiunto l'obiettivo salvezza battendo nel turno precedente la Spagna, rimangono però i problemi di un movimento tennistico che fatica a trovare giocatrici di livello internazionale che sappiano rimpiazzare Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Sara Errani.

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Fabrizio d'Andrea

(23/04/2018) Il Belgio ci ha riportato indietro nel tempo ai momenti meno positivi del nostro tennis femminile. 4-0 è un cappotto che va al di là del risultato perché mette in mostra l'attuale poca competitività del movimento tennistico azzurro femminile: bisogna ammetterlo, siamo in una fase di transizione e non si vedono all'orizzonte atlete capaci di prendere il testimone delle varie Schiavone, Pennetta, Vinci ed Errani. Anzi, siamo ben lontani da quei livelli.

Le azzurre sono state battute da giocatrici come Mertens, Van Uytvank. e Flipkens, quindi giocatrici brave ma non eccelse. Basta vedere anche i loro risultati nei tornei WTA. A conti fatti ci aspettavamo di più da Sara Errani, ma non si può dare la croce addosso a Sarita, una ragazza e professionista seria ma un'atleta usurata da anni di battaglie sui campi e che nonostante i problemi attuali (di natura esterna al campo ha detto lei nelle interviste) ha dato tutto quello che aveva. Non è il caso neanche di condannare Jasmine Paolini, l'altra singolarista azzurra. La toscana è giovane (classe '96) e deve fare tanta ma tanta esperienza e, soprattutto, dovrà imparare a giocare le partite importanti contro avversarie forti. La Mertens è stata la prima top 20 che ha affrontato nella sua neonata carriera professionistica e questo spiega tante cose.

Ha fatto bene la capitana Thatiana Garbin a difendere le sue ragazze, il gruppo resterà questo anche in futuro e non si può buttare tutto a mare. La Garbin ha tratteggiato un futuro più roseo di quel che penso io: per lei il weekend genovese finisce con il bicchiere è mezzo pieno perché vede le giovani Jasmine Paolini e Deborah Chiesa in prospettiva competitive, anche in doppio e vede pure un gruppo molto unito ed in crescita.. Speriamo sia così.

Ma è bene tornare alla fotografia tecnica che ci rimane dal confronto Italia-Belgio. Siamo parecchio indietro. E' inutile girarci intorno, non ci possiamo aspettare in tempi medio-brevi le campionesse che vincono titoli slam o Federation Cup.

Ci sono alcuni punti che vanno chiariti:

E' vero che come il vino anche nello sport ci sono annate buone e altre un po' meno (con tutto il rispetto per le ragazze scese in campo eh) quindi i campioni non si inventano..... ma le buone giocatrici si. E su questo siamo carenti.

Ma è anche vero che la Federazione Italiana Tennis (http://www.federtennis.it/) non è apparsa lungimirante qualche anno fa (quando le nostre erano tra le prime al mondo) quando doveva preparare il ricambio generazionale lavorando sui vivai (in collaborazione con i circoli).

Adesso è tardi. Bisogna rincorrere e non è facile perché le altre Federazioni hanno lavorato, programmato e pianificato molto bene e al contrario di noi ora si ritrovano tante giocatrici di livello internazionale (Germania, Rep. Ceca, Francia, Usa, Belgio, Spagna solo per fare alcuni esempi),

A proposito di programmazione mi sembra già un piccolo passo in avanti quanto ci ha raccontato la Garbin, e cioè che per il futuro la Paolini ha una programmazione davvero audace che la porterà nel circuito WTA a confrontarsi con giocatrici attualmente più forti di lei. Sta iniziando a fare la stessa scelta anche Deborah Chiesa e d è pure probabile che giocheranno spesso il doppio insieme. Sarebbe un piccolo buon inizio.

Sarebbe bene che un giorno in Italia si torni a organizzare un torneo del circuito Wta in modo da offrire una chance in più di frequentare il tennis mondiale di livello alto alle nostre ragazze. Parole della Garbin da sottoscrivere totalmente ma anche quì la Federtennis battesse un colpo.

Per finire, a proposito di Fed Cup l'Italia dopo il risultato di ieri è nel girone delle squadre meno forti e ci resterà per un bel po' a meno che ad agosto prossimo (come si dice negli ambiti della Federation Cup) non venisse sancita la promozione al World Group di Fed Cup attraverso l'allargamento del tabellone.

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