Gran Prix Fie: bronzo a Curatoli e Criscio

A Seul, sulle pedane che ospitarono le olimpiadi del 1988, l'ultima tappa invernale di Coppa del Mondo. All'Italia il bronzo di Luca Curatoli e Martina Criscito e due quarti posti con Aldo Montano e Enrico Berrè

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Credit Federscherma FOTO BIZZI/FIE

Anche l'ultima tappa invernale della Coppa del Mondo degli sciabolatori dimostra la bontà della scuola italiana, sia nel maschile che nel femminile. Il bilancio di questa spedizione parla chiaro, due terzi posti, due quarti, tanti piazzamenti e 24 atleti che conquistano il tabellone principale il tutto a confermare che per qualità e continuità gli atleti azzurri sono sempre al top. Il commissario tecnico Giovanni Sirovich sta facendo un buon lavoro e il nuovo quadriennio olimpico sembra essere iniziato sotto i migliori auspici.

Questa settimana le due punte di diamante sono state Luca Curatoli e Martina Criscio che nell'individuale maschile e femminile sono stati protagonisti di una serie di assalti di grande qualità. Iniziamo con le donne, Martina Criscio si conferma in grande forma e soprattutto tra le più forti al mondo in questa specialità: l'atleta foggiana (in forza al gruppo sportivo dell'esercito) conquista il terzo gradino del podio come aveva fatto la settimana scorsa in Cina (nella tappa di Yangzhou). La sciabolatrice pugliese in semifinale ha dovuto cedere il passo alla fortissima magiara Anna Marton, (vincitrice del match col punteggio di 15-8) ma aveva ottenuto l'accesso in semifinale dopo aver tirato molto bene ed aver eliminato avversarie molto forti: il suo tabellone la vista battere in sequenza: la statunitense Ibtihaj Muhammad per 15-12 e poi la spagnola Lucia Martin-Portugues per 15-8. Con lo stesso punteggio, agli ottavi ha vinto la sfida contro la venezuelana Alejandra Benitez Romero, dando seguito al suo momento magico nei quarti fa fuori la francese Manon Brunet col punteggio di 15-14. Comunque un percorso importante cui speriamo darà seguito anche nella seconda parte della stagione.

Per quanto riguarda i maschi le luci della ribalta se le è prese Luca Curatoli. Per il napoletano delle Fiamme Oro si tratta del secondo podio stagionale, al risultato odierno va infatti ad aggiungersi al terzo posto della gara d'esordio stagionale a Dakar. Per lui la sconfitta è giunta in semifinale ad opera del sudcoreano Kim Junghwan, è stata una sfida combattuta fino all'ultimo ma alla fine ha prevalso il padrone di casa per 15-12. Brucia la sconfitta anche perché Junghwan è poi andato a vincere anche la finale contro il francese Anstett (15-12 il punteggio). L'azzurro, classe 1994, per festeggiare l'accesso al podio aveva dovuto affrontare e superare il compagno di Nazionale, Enrico Berrè, nel derby azzurro vinto dal napoletano col punteggio di 15-7. Curatoli era giunto al derby dopo aver esordito con la vittoria contro il kazako Mokretcov per 15-12 proseguendo poi con ii successi contro i due sudcoreani Won Junho per 15-13 e Bongil Gu per 15-9.

Oltre a Berrè anche Aldo Montano si ferma ai piedi del podio. Per lui, alla prima gara da "papà" di Olympia, la sconfitta è giunta ai quarti dal tedesco Benedikt Wagner col punteggio di 15-7, dopo che nella sua strada il livornese aveva avuto ragione per 15-14 dell'ungherese Andras Szatmari, che aveva dato prosecuzione alla vittoria, sempre per 15-14, contro il bicampione olimpico ungherese Aron Szilagyi e quello all'esordio contro il francese Colleau per 15-11. Si erano fermati invece agli ottavi Luigi Samele, sconfitto dal numero 1 del seeding, il padrone di casa Kim Junghwan per 15-14, e Riccardo Nuccio che invece ha subìto il 15-12 dall'altro sudcoreano Hansol Ha. Quest'ultimo aveva staccato il pass per gli ottavi dopo aver vinto il derby azzurro contro Diego Occhiuzzi col punteggio di 15-12.