L'Italia di basket non va alle Olimpiadi

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Credit Federazione Italiana Pallacanestro

Non c'è stato nulla da fare, l'Italia non è riuscita a qualificarsi per le prossime olimpiadi a Rio. Pur giocando in casa a Torino, con il caldissimo supporto di dodicimila spettatori sugli spalti, la nazionale azzurra di basket viene sconfitta dalla Croazia dopo un tempo supplementare e deve dire addio al sogno di partecipare alla manifestazione a "cinque cerchi". E con questa sono già tre i fallimenti della pallacanestro italiana, eh già perché l'ultima nostra apparizione è stata ad Atene nell'ormai lontano 2004.

Non tragga in inganno il fatto che si è andati ai tempi supplementari, la Croazia è stata davanti per quasi tutta la partita, ha avuto la situazione sotto controllo e ha meritato di vincere. I nostri gioielli che giocano nell'NBA (i vari Gallinari, Belinelli, e Bargnani) non hanno brillato come ci si aspettava, anzi sono stati molto deludenti, e neanche la panchina (peraltro molto più lunga di quella della Croazia) è riuscita a dare il suo contributo. Buona la prova di Melli e Hackett (niente di più) mentre è stato scarso (altra grande delusione) l'apporto del capitano, Luigi Datome. Per non parlare di Gentile, nel campionato italiano ha fatto sempre la voce grossa mentre sulla ribalta internazionale si è proprio perso. Dopo le prove date nel torneo preolimpico sarà difficile per lui coronare il suo sogno e approdare nell'NBA.

Dunque questo torneo preolimpico è stata l'ennesima occasione perduta. Come al solito in questi ultimi anni la nazionale non è riuscita a dare prova di essere una squadra, un male atavico che non si riesce a superare. I suoi talenti come Gallinari si accendono e si spengono più volte durante la partita ma non c'è mai la sensazione di una prova corale: né in attacco né in difesa. Bargnani è sembrato molto giiù di corda e sarà difficile rivederlo in azzurro, Belinelli ha mostrato molta confusione quando si trattava del momento giusto di tirare.

Sono dodici anni che non riusciamo a qualificarci per le olimpiadi, un dato che deve far suonare forte l'allarme e far riflettere il Coni e la Federazione (FIP) perché ora il fallimento della pallacanestro italiana è sotto gli occhi di tutti. Non devono più bastare le frasi di circostanza né far finta di niente e guardare al domani come un nuovo giorno sperando che appaiano grandi talenti all'orizzonte. Dalle dichiarazioni fatte nel dopo partita dal Presidente della FIP Petrucci però non mi pare si vada in questa direzione.

C'è bisogno di rinnovare la nazionale (continuando con Ettore Messina) ma, soprattutto, c'è la assoluta necessità di far decollare il movimento giovanile. Ci vuole una programmazione seria di medio-lungo periodo che coinvolga la federazione e le società di basket dei nostri campionati, bisogna puntare sui giovani con l'obiettivo di formarli al punto da poter rappresentare l'ossatura principale dei futuri roster, proprio come si fa negli altri paesi.. Se, al contrario continueremo a vedere i nostri ragazzi relegati al margine non avremo un futuro nel basket internazionale e continueremo a patire grandi delusioni.