L'italia nella storia,Sud Africa Ko 20-18

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A Firenze si è fatta la storia del mondo del rugby, peccato per chi non c'era o non ha visto la partita, gli Springboks sono andati Ko davanti a Parisse e compagni. Chi se lo aspettava, la scorsa settimana eravamo a discutere sull'ennesima prestazione scialba della nostra nazionale e a distanza di pochi giorni l'impresa storica: battiamo il Sud Africa, una grande di questo sport che ha vinto due coppe del mondo ed è da sempre tra le prime tre o quattro formazioni più forti del ranking.

Dunque per la prima volta nella storia di questo sport gli azzurri, bravissimi tutti ovviamente ma un encomio speciale va a Simone Favaro, battono una nazione dell'emisfero australe che in questo sport sono quelle che dominano (Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa), a fine partita lacrime di gioia per i giocatori e tutto lo staff tecnico che si sono unite in un unico abbraccio con gli spettaori sugli spalti e tutti gli italiani che se la sono goduta davanti alla televisione. Una prestazione, quella degli azzurri, di livello sia in attacco che in difesa anche se non è tutto oro quel che riluce perché gli Springboks sono apparsi veramente giù di tono e con poche idee in attacco: nei momenti chiave hanno preso solo decisioni sbagliate.

L'Italia ha giocato con una determinazione feroce ed una organizzazione solida che ci ha consentito di rimanere in partita anche quando sembrava che i sudafricani stessero per prendere il largo. Dopo un ottimo primo tempo (eravamo sotto di due punti) le cose sembravano prendere il verso sbagliato: erano i primi due minuti del secondo tempo, l'Italia sbanda (ma sarà l'unico momento di crisi) prende una meta e rimane in 14 per un cartellino giallo (sciocco) a Fuser. Tutti abbiamo pensato che fosse finita. Invece è proprio in quel momento che gli azzurri hanno dato il meglio. Attacco, difesa avanzante e una tenuta mentale e fisica mai viste prima e ribaltano il risultato. E finisce così 20-18 con tutti a festeggiare in mezzo al campo.

Ora è necessario che questo importante successo non rimanga un fatto episodico, la delusione sarebbe troppa. Confidiamo nel Ct Conor O'Shea e il suo staff, gente seria e preparata che può farci fare il salto di qualità tanto atteso, non a caso l'allenatore azzurro ha già predicato calma e testa al lavoro sul campo per lavorare sui dettagli perché come lui stesso disse a giugno quando prese le redini di questa squadra: "Basta con le 'sconfitte onorevoli', non voglio più vedere una squadra che per un'ora si batte alla pari e poi crolla negli ultimi 20 minuti. E allora avanti così.