Moelgg terzo a Levi, 18° podio per lui

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Moelgg lancia il suo squillo di rivalsa, lui è tornato ed è pronto a dare battaglia per tutta la stagione dopo due anni faticosi passati prima a recuperare dal grave infortunio subìto, al tendine d’achille, e poi a recuperare posizioni su posizioni nel ranking mondiale. Dunque, primo slalom della stagione a Levi (Finlandia) e primo podio per l’Italia ottenuto grazie ad una ottima prova del suo capitano: Manfred Moelgg finanziere di San Vigilio di Marebbe. L’azzurro si era piazzato quinto nella prima manche (a 21 centesimi dal solito inarrivabile Marcel Hirscher) dimostrando sicurezza e una ottima sciata ma è nella seconda che dà il meglio di se sciando bene da cima a fondo (va detto che la manche è stata disegnata proprio dall’allenatore degli azzurri Costazza) guadagnando così un podio (il diciottesimo in carriera) che alla vigilia nessuno sperava.

E poteva anche andare meglio perché il nostro portacolori è finito ad un solo centesimo dalla piazza d’onore andata invece all’austriaco Michael Matt. Un vero peccato perché è stato un centesimo perso proprio nelle ultimissime porte del pianetto finale quando a Manny è (forse) mancata l’energia per spingere di più. Pazienza però perché abbiamo ritrovato un ottimo sciatore.

Iniziare bene la stagione si sa è importante perché dà morale alla squadra e la spinge ad affrontare meglio le prove di un calendario impegnativo e lunghissimo. Oggi il team azzurro dello slalom non è andato troppo bene ma va riconosciuto che ci sono molte attenuanti. Le nostre frecce in questi ultimi tempi sono state bersagliate dagli infortuni. L’olimpionico Razzoli è tornato a sciare (e fare paletti) solo da pochi giorni, per lui è il ritorno alle competizioni dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro patito nello slalom di Kitzbuehel del gennaio scorso (quando si ruppe il crociato): bisogna aspettarlo con fiducia perché ha i mezzi per tornare a vincere. Poi c’è Patrick Thaler il nostro veterano, quasi 39 anni e ancora competitivo ai massimi livelli. Solo applausi per lui che non è al meglio per via dello stiramento al legamento collaterale mediale del ginocchio destro rimediato ad inizio settimana in allenamento. Il quarto moschettiere è Stefano Gross, giornata da dimenticare per lui che è scivolato via nella prima manche, ma quando è al meglio della forma vale il primo gruppo di merito.

Per quanto riguarda la gara la vittoria è andata, tanto per cambiare, a Marcel Hiescher che con quella di oggi ha raggiunto la 40ma vittorie in carriera. Per “l’inumano” austriaco tutto facile in assenza dell’unico che in questa specialità può batterlo, il norvegese Henrik Kristoffersen. Brutta vicenda quella del 22 enne detentore della Coppa di specialità, talento puro in grande ascesa nel circo bianco: è stato lasciato a casa dalla sua Federazione per una mera questione di soldi. E si sa che quando ci sono di mezzo i soldi tutto può saltare. La vicenda è semplice, Kristoffersen ha uno sponsor personale che vuole mantenere e mettere sul casco mentre i vertici norvegesi hanno scelto uno sponsor unico per tutta la squadra nazionale. Brutta vicenda, difficile dire se e come ne usciranno, che ci ha privato di uno spettacolare duello. Speriamo, da appassionati di questo sport, che la vicenda sia ricomposta in fretta.