Mondiali, Bronzo della Goggia nel gigante

Prima medaglia per l'Italia a questi Mondiali. L'Italia femminile di gigante si conferma la squadra più forte del mondo: Goggia a parte, la Brignone si piazza quarta, la Moelgg sesta e la Bassino undicesima

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Finalmente spezziamo l’incantesimo, l’Italia dello sci porta a casa la medaglia di bronzo, la prima di questi mondiali a St. Moritz e lo fa con la sua atleta di punta, Sofia Goggia, che in questa stagione è andata forte (in tutte le specialità) fin dalla prima gara. Dunque un bronzo ma non solo perché c’è da sottolineare una maiuscola prova di squadra per l’Italia: tre nostre ragazze nelle prime sei posizioni (oltre a Sofia c’è Federica Brignone quarta e Manuela Moelgg sesta) e la quarta, la giovanissima Marta Bassino, finita con un buon undicesimo posto a dimostrare che nel gigante le azzurre sono di una spanna la squadra più forte del circo bianco.  

A conti fatti nessuna sorpresa nello slalom gigante di oggi che ha confermato i valori espressi durante la stagione di Coppa del Mondo. Le prime tre della specialità sono le stesse atlete che sono salite sul podio (in assenza della svizzera Gut perché infortunata): medaglia d’oro alla francese Tessa Worley, la transalpina si è confermata la numero uno mostrando una sciata superiore alle altre. L’argento è per la fuoriclasse americana Mikaela Shiffrin. Lei in gigante ha ancora qualche incertezza ma la sua classe e la sua capacità di far correre lo sci l’ha portata alla piazza d’onore. Terzo gradino del podio per la nostra Sofia Goggia che appena superato il traguardo scioglie la tensione accumulata con urla, salti di gioia e scambi del “cinque” con la Shiffrin. A conti fatti Sofia non deve recriminare nulla, ha dato tutto quello che poteva, di più non gli si poteva chiedere vista la forza delle altre due.

Anche le altre azzurre si sono fatte valere. Federica Brignone è arrivata quarta (altra medaglia di legno per i nostri colori), una posizione che ha un retrogusto amaro perché l’azzurra si è portata al cancelletto di partenza un po’ debilitata, e un po’ condizionata, dalla febbre. La valdostana è finita ai piedi del podio dopo una prima manche buona, ma non troppo per i suoi standard, e grazie ad una seconda manche tutta all’attacco che ci fa avere delle recriminazioni per quel che poteva essere. Peccato, sarà per la prossima volta (l’aspettiamo il prossimo anno alle olimpiadi in Corea). Sesta Manuela Moelgg, l’altoatesina malgrado i forti dolori addominali che la perseguitavano da diversi giorni. Manuela è la veterana della squadra, ha dichiarato che questa di oggi è stato l’ultimo mondiale della sua carriera: curiosamente il suo esordio ai Mondiali fu nel 2003 proprio su questa pista di St. Moritz. Dunque Manuela finita nona (ad 1’42 dalla Worley) nella prima manche ha tirato a tutta nella seconda per una prova decisamente encomiabile. Brava. Voto sufficiente invece per la ventenne di Cuneo Marta Bassino. Da lei mi aspettavo molto di più perché ha classe da vendere (mi ricorda Denise Karbon) e sa far correre lo sci. Finisce decima dopo la prima discesa e undicesima al termine della gara con due prove discrete. Torna a casa con una esperienza importante, sono sicuro che le ritornerà molto utile per la sua carriera.

Domani toccherà agli uomini sempre nello slalom gigante. La musica per noi sarà ben diversa, è difficile pronosticare una medaglia vista la concorrenza ma tiferemo e staremo a vedere.