Scherma, ai Mondiali l'Italia vince otto medaglie (senza ori). Più ombre che luci

7 bronzi e un argento (la squadra femminile di fioretto) è il bilancio non eccezionale degli azzurri a Budapest. Nessun oro vinto dai nostri come non succedeva dalla rassegna iridata di Losanna del 1987. Il fioretto, il fiore all'occhiello. ha vinto solo un argento e un bronzo (tra uomini e donne). C'è da invertire la tendenza perché gli avversari sono sempre più forti e le Olimpiadi di Tokyo 2020 mancano solo 12 mesi.

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FAbrizio d'Andrea (ph Credit https://www.federscherma.it/)

(27/07/2019) I Mondiali di Budapest si sono chiusi con gli azzurri che tornano a casa con un bottino di 8 medaglie (7 bronzi e un argento) ma senza aver vinto un oro: per la nostra storia e per il valore espresso dalla scherma italiana è davvero sorprendente. Quindi bene ma non benissimo il bilancio della spedizione azzurra, per dare un dato, peggio di così lo abbiamo fatto solo ai mondiali di Losanna del 1987 quando l'Italscherma vinse la “miseria” di due bronzi.
E' il momento di darsi una svegliata, non dico di lanciare un allarme perché mi sembrerebbe troppo ma siamo ad un anno dalle olimpiadi di Tokyo 2020 e bisogna subito intervenire e correggere la rotta.

Dalle pedane di Budapest la squadra italiana è tornata con tanti interrogativi, alcune buone notizie, nonché con tanti punti interrogativi e qualche amarezza di troppo. In fin dei conti si può dire che la spedizione azzurra chiude con una sufficienza ampia ma niente di più. Sicuramente al di sotto delle aspettative di tutti noi alla vigilia. E mi conforta aver sentito il Presidente federale Giorgio Scarso e il Capodelegazione Paolo Azzi consapevoli che la squadra ha fatto il suo ma nulla di più e soprattutto che hanno ben chiaro i punti sui quali si deve intervenire. è vero che la nostra scherma è sempre nella elite, complessivamente, ma non abbiamo gli acuti registrati fino a Rio 2016. Forse siamo stati abituati male nei decenni passati

Iniziamo dalle note positive. Ne vedo sostanzialmente tre, primo l'Italia ha vinto 8 medaglie, quindi più di tutte le altre nazioni che ci precedono nel medagliere generale (la Russia che ha vinto ha chiuso con 7 podi ma tre ori, la Francia che è arrivata seconda torna a casa con 5 podi complessivi e due ori). Secondo, al momento ha tutte le squadre sono qualificate per le olimpiadi del prossimo anno e, ultimo ma non ultimo, ha conquistato podi in tutte e tre le armi della scherma (fioretto, spada e sciabola). Tutto questo ammettendo pure che qualche volta le giurie non sono sembrate favorevoli nel giudicare i nostri ragazzi... Aldo Montano ne potrebbe parlare ad esempio.

Saranno anche tre elementi positivi ma non tranquillizzano più di tanto. Anzi. Se analizziamo con attenzione le varie armi vengono fuori alcuni preoccupanti elementi di debolezza: Quello che a Budapest si è percepito chiaramente è che il mondo della scherma mondiale che negli ultimi 5/6 anni è diventato esponenzialmente più competitivo: ormai sono tante le squadre in grado di schierare atleti (e squadre) potenzialmente da medaglia. Anche la scherma è un mondo globalizzato, dal livello sempre più alto, uno sport nel quale i migliori tecnici allenano un po’ ovunque portando progressi perfino in nazioni un tempo inesistenti, non si può vivere di rendita. Quindi i nostri dovranno lavorare duro se vorranno mantenere le posizioni di vertice che hanno sempre avuto nella storia di questo sport.

E veniamo alle zone d'ombra che fanno parte del bilancio di questi mondiali. Nel fioretto tra uomini e donne si torna a casa con un argento e un solo bronzo, nulla rispetto al bottino di medaglie che abbiamo sempre conquistato con questa arma: il nostro fiore all'occhiello. Nella sciabola le prospettive erano migliori ma abbiamo a referto solo un bronzo individuale e uno di squadra con i ragazzi, zero per le ragazze. Nella spada poi, a parte il terzo gradino del podio agguantato da un positivo di Luca Curatoli nulla più, male le ragazze e male gli uomini: anche nelle prove a squadre.

Come correre ai ripari? I nostri schermidori devono tornare protagonisti in ogni tappa di Coppa del mondo al conrario di quanto fatto finora (snobbata per lunghi tratti). Quando (qualche riga più su) indicavo la necessità di darsi una svegliata mi riferisco proprio a questo: ci sono 12 mesi di tempo (perché non si può fallire alle olimpiadi), e i nostri schermidori devono invertire una tendenza al ribasso che è stata notata anche in Coppa del Mondo.

Nella logica della qualificazione olimpica sarà il ranking delle squadre a decidere chi potrà portare tre atleti e una riserva nelle varie armi. Quindi sarà determinante il punteggio assegnato sulle pedane iridate: se le classifiche si chiudessero oggi, avremmo tutti e sei i team all’Olimpiade. Nella nuova stagione della Coppa del Mondo bisognerà evitare di combinare disastri e cercare di tenere (o migliorare) queste posizioni.

Per fare questo c'è da riportare al meglio le punte di diamante. Bisogna riportare in alto campioni apparsi ben al di sotto ei loro migliori standar prestativi gente come Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Alice Volpi, Daniele Garozzo, suo fratello Enrico, spadista, Stesso discorso per Alessio Foconi che ha tirato bene (a corrente alternata però) solo nella gara a squadre.

Per ultimo ho lasciato la questione di Arianna Errigo, un caso che sta sfuggendo di mano un po' a tutti con code polemiche e ricorsi di cui francamente ne avremmo fatto volentieri a meno.

Lo sappiamo che la Errigo è un talento puro e che nel fioretto arebbe in grado di vincere sempre e comunque ma ora rischiamo di perderla (sportivamente). Tutto è iniziato quando Arianna ha deciso di tentare la qualificazione olimpica sia nel fioretto sia nella sciabola. I risultati finora sono stati deludenti tanto che la stessa Errigo abbia ammesso che sul fioretto deve «tornare a dare il massimo», lei però ha più volte ribadito di voler continuare con il suo progetto (affiancata anche da chi la mal consiglia).

Ora non servono più parole, tocca ai nostri tecnici, che hanno il supporto della Federazione, gestire questo momento delicato ma soprattutto tocca agli atleti tirare fuori tutto il loro talento e il loro carattere per tirarsi fuori. Speriamo ne siano capaci perché gli avversari sono tanti e sempre più forti... e non ci aspettano.

CAMPIONATI DEL MONDO BUDAPEST2019 - LE MEDAGLIE AZZURRE

TOTALE: 8 (1 Argento - 7 Bronzo)

ARGENTO

ITALIA Fioretto femminile

(Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Francesca Palumbo, Alice Volpi)

BRONZO

Luca Curatoli | Sciabola maschile individuale

Andrea Santarelli | Spada maschile individuale

Elisa Di Francisca | Fioretto femminile individuale

Arianna Errigo | Fioretto femminile individuale

ITALIA Spada femminile

(Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Federica Isola, Alice Clerici)

ITALIA Sciabola maschile

(Luca Curatoli, Aldo Montano, Enrico Berrè, Gigi Samele)

ITALIA Fioretto maschile

(Giorgio Avola, Andrea Cassarà, Daniele Garozzo, Alessio Foconi)

Da Budapest è tutto.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)