Mondiali, Vela Olimpica: bronzo per Elena Berta e Bianca Caruso nella Classe 470

Vilamoura, Portogallo, ha ospitato il Campionato del Mondo delle classi olimpiche 470 maschile e femminile, con l’aggiunta del titolo per la categoria 470 Mixed che sarà olimpica da Parigi (Marsiglia) 2024. Sulle stesse acque si è gareggiato anche per il Campionato Europeo del windsurf olimpico RS:X maschile e femminile e l'azzurro Mattia Camboni ha vinto un bellissimo argento.

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Fabrizio d'Andrea (Ph. credit Martina Orsini http://www.federvela.it/)

(15/03/2021) Si è chiuso con due medaglia per la vela azzurra la trasferta di Vilamoura, sulla costa atlantica all’estremità meridionale del Portogallo, il bronzo al Mondiale 2021 della classe olimpica 470 femminile col duo Berta/Caruso e l'argento al Campionato Europeo del windsurf olimpico RS:X maschile (disputati sempre sulla costa di Vilamoura) con Mattia Camboni che con una bella rimonta si porta a casa la piazza d'onore.

Era tanta la voglia della nostra nazionale di confrontarsi con gli altri per testare lo stato di forma attuale e soprattutto il livello di competitività raggiunto rispetto agli avversari. Come dicevo era tanta la voglia di togliere la ruggine dai muscoli dopo un anno di Covid19 e questo mondiale è stato una benedizione per tutti, quindi complimenti alla Federazione Internazionale, World Sailing (https://www.sailing.org/) che malgrado tutte le difficoltà del caso ha deciso che il mondiale si doveva fare e complimenti al Portogallo per aver organizzato la manifestazione con protocolli rigidi ma necessari a garantire regate senza intoppi e soprattutto senza contagi. 

A conti fatti possiamo sostenere che la trasferta azzurra è stata complessivamente positiva, diciamo una sufficienza piena perché tutti gli equipaggi e i surfisti impegnati sono stati competitivi e non era facile dopo i tanti mesi di stop causati dalla pandemia da Covid e a soli cinque mesi dalle olimpiadi di Tokyo.

Un po' di numeri.  Si erano iscritte al Mondiale 80 barche per 160 atlete e atleti da 22 nazioni, 52 equipaggi del 470 maschili (per noi Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare)) e misti (per l'Italia Maria Vittoria Marchesini (SV Barcola Grignan) e Bruno Festo (LNI Mandello e  Andrea Totis (LNI Mandello) e Alice Linussi (SV Barcola Grignano), provenienti da 20 nazioni, 28 gli equipaggi del 470 femminili a rappresentare 18 nazioni e per l'Europeo di windsurf 28 atlete da 18 nazioni e 46 atleti da 20 nazioni.

470 FEMMINILE – Terzo posto finale e medaglia di bronzo mondiale nell’anno olimpico per Elena Berta e Bianca Caruso (Aeronautica Militare-Marina Militare), le due veliste azzurre coronano un campionato sempre nelle posizioni di testa e con la massima concentrazione, chiudendolo con un 5° posto nella Medal Race che le conferma sul podio. Titolo alle spagnole Silvia Mas Depares e Patricia Cantero Reina, argento alle olandesi Afrodite Zegers e Lobke Berkhout.
Ottave nella Medal Race, le altre azzurre Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini (Marina Militare-Fiamme Gialle), chiudono nella stessa posizione anche il Mondiale, confermando la bontà del lavoro della squadra azzurra. L’Italia era presente con due equipaggi nella finale di questo Mondiale, unica insieme alla Germania che aveva due coppie in chiusura di selezione olimpica interna.

470 MASCHILE – Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare), sesti nella Medal Race, archiviano il Mondiale nell’anno olimpico con un 7° posto che li conferma ai vertici della classe in tutto il quadriennio. Senza un avvio incerto avrebbero scritto una storia diversa visti i piazzamenti nella fase centrale del campionato. Il titolo va agli svedesi Anton Dahlberg e Fredrik Bergstrom, argento ai portoghesi Diogo e Pedro Costa e bronzo agli spagnoli Jordi Xammar e Nicolas Rodriguez.

470 MIXED – Podio sfiorato per un soffio nella categoria mista Maria Vittoria Marchesini e Bruno Festo (SVBG e LNI Mandello), che chiudono quarti a pari punti con il terzo. Primi due posti del podio a team israeliani di Gil Cohen e Noam Homri e Tal Sade e Noa Lasry. Terzi i britannici Amy Seabright e James Taylor. L’altra coppia azzurra con Andrea Totis e Alice Linussi (LNI Mandello e SVBG) ha chiuso con un ottimo 6° posto.

A premiazioni effettuate non è mancato il commento entusiasta di Francesco Ettorre, Presidente FIV che, a dirla tutta, ha fatto un tifo sfegatato per tutti in questa settimana: “E' stata una settimana entusiasmante, Berta e Caruso hanno tenuto anche mentalmente, la loro è una medaglia del tutto meritata e sicuramente da segnalare la prestazione di squadra con due equipaggi in Medal Race, anche Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini hanno fatto bene. Anche Ferrari e Calabrò hanno dimostrato di esserci, i valori ci danno fiducia per quanto riguarda la spedizione a Tokyo.” Soddisfatto anche Michele Marchesini (Direttore Tecnico federale): “Il bilancio della trasferta è positivo. La stagione, sappiamo, sarà particolare, le regate poche e molto pesanti. Siamo determinati a centrare gli obiettivi, restiamo concentrati.”

Ed ora alle parola alle azzurre che hanno portato a casa la medaglia: Elena Berta e Bianca Caruso: “Una Medal Race difficile perché ci hanno fatto partire tante volte, e persino una regata annullata, avevano i nervi tesi, ma poi una volta in regata, il piano era stare vicino alle inglesi per blindare il podio. E’ stata una battaglia e tutto è rimasto in bilico fino all’ultimo lasco, quando l’inglese ha preso una penalità, e poi è venuta a cercarci per fare match race, finendo per avere un’altra penalità. A quel punto abbiamo avuto in tasca la medaglia, e siamo super felici. Possiamo dire che questa Medal Race è un po’ come questo campionato, non bisogna mai mollare fino alla fine. Siamo contente di tutta la settimana, difficile con un vento improbabile, riuscire a restare al top e conquistare anche una medaglia era quello che ci voleva, soprattutto dopo i tanti quarti posti di questi ultimi anni. Quindi è solo l’inizio.”

Altro giro altra storia, ora parliamo dell’Europeo del windsurf olimpico RS:X che si è disputato sempre nelle acque di Vilamoura in Portogallo. Grande finale in tinta azzurra per . Oltre alla medaglia d’argento di Mattia Camboni, il bilancio italiano recita anche un settimo posto nella classifica maschile, oltre a un quarto e un sesto in quella femminile.

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RS:X MASCHILE – Mattia Camboni (Fiamme Azzurre) migliora il suo piazzamento sul podio, aveva il bronzo assicurato matematicamente, ma grazie a un terzo posto in rimonta nella Medal Race finale, corsa con vento leggero e instabile, agguanta l’argento ed è vice campione europeo nell’anno dei Giochi. Titolo all’olandese Kiran Badloe e bronzo all’israeliano Ofek Elimelech. Brillante il 7° posto continentale del giovane Carlo Ciabatti (Windsurfing Club Cagliari).

RS:X FEMMINILE – Nella tavola femminile l’azzurra Marta Maggetti (Fiamme Gialle) si è presa il palcoscenico nella finale Medal Race con un grande 2° posto che l’ha portata dal sesto fino al quarto, a 1 solo punto dalla medaglia di bronzo. Senza alcuni punti persi nel corso del campionato, l’atleta cagliaritana avrebbe sicuramente messo i piedi sul podio.
Il titolo va alla francese Charline Picon, oro a Rio 2016, davanti all’olandese Lilian De Geus e alla polacca Zofia Klepacka, bronzo a Londra 2012.
Ottava nella Medal e sesta nella classifica continentale l’altra azzurra Giorgia Speciale (CC Aniene), tra le più giovani concorrenti in gara.

Molto soddisfatto Francesco Ettorre, Presidente FIV che a fine gare ha dichiarato: “Una settimana positivissima. Mattia è tornato sul podio e sulle prestazioni che gli conosciamo, la sua medaglia è molto preziosa nell’anno delle Olimpiadi. In campo femminile con Giorgia e Marta sempre protagoniste ai vertici, c’è la conferma (dopo i due mondiali) del valore delle ragazze, ci aspettiamo di avere sempre le nostre atlete ai vertici. Bravissimi tutti.”
Mattia Camboni: “Sono tanto felice, era da un anno e mezzo che mancava un risultato del genere, e tornare di nuovo sul podio, soprattutto dopo una finale del genere con una poppa finale nella quale ho messo tutta la grinta e la forza che avevo per sorpassare lo svizzero e conquistare la medaglia d’argento, mettendo tre avversari tra me e l’israeliano che era primo in classifica, è stato ancora più bello. 

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)