Mondiali, l'Italia chiude con 2 ori (Bebe Vio e Consuelo Nora) 1 argento e 5 bronzi

A Cheongju, Corea del Sud, gli azzurri si confermano tra le nazionali più forti del mondo. Il bottino è di 8 medaglie in totale e qualche rimpianto specialmente per la medaglia sfiorata nella gara a squadre di spada maschile, sconfitti per una stoccata presa ad un secondo dalla fine del tempo supplementare, e nella sciabola femminile a squadre con le azzurre costrette a fermarsi ai quarti per l'infortunio di Andrea Mogos.

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Fabrizio d'Andrea (Ph. BIZZI/Federscherma)

(23/09/2019) I Mondiali coreani confermano una volta di più la competitività del movimento schermistico paralimpico. Otto medaglie sono un buon bottino: la solita Bebe Vio nel fioretto e la sorpresa Consuelo Nora nella spada sono state le soddisfazioni più grandi: con prestazioni determinate hanno sbaragliato la concorrenza facendo risuonare l'inno di Mameli e innalzando il tricolore sul pennone più alto.

A a corredo dei successi aggiungiamo l'argento della squadra maschile di fioretto e le medaglie di bronzo conquistate con le ragazze del fioretto femminile, ancora Consuelo Nora ma stavolta nel fioretto, William Russo nella spada, e poi Edoardo Giordan e Rossana Pasquino (che poi sono quelli che hanno sbloccato il medagliere azzurro) che hanno agguantato il terzo gradino del podio rispettivamente nella sciabola maschile e nella sciabola femminile.  

Certo si poteva fare di più ma otto medaglie sono importanti e possiamo dire che la spedizione italiana torna a casa con un bel sette in pagella bello pieno. Poi va anche riconosciuto che, senza fare appello alla sfortuna, che il bottino complessivo poteva essere ben più alto: qualche rimpianto  lo abbiamo, specialmente per la medaglia sfiorata nella gara a squadre di spada maschile, sconfitti per una stoccata presa ad un secondo dalla fine del tempo supplementareMatteo Betti, Emanuele Lambertini, Edoardo Giordan e Gianmarco Paolucci concludono infatti al quarto posto in classifica generale, dopo la sconfitta subìta nella finale per il bronzo contro la Gran Bretagna per 45-33.

E poi nella sciabola femminile a squadre con le azzurre costrette a fermarsi ai quarti per l'infortunio di Andrea MogosLoredana Trigilia, Andrea Mogos, Rossana Pasquino e Bebe Vio. La squadra azzurra è stata infatti sconfitta dalla Georgia col punteggio di 45-36. Le azzurre, per via di un problema muscolare subìto da Andrea Mogos nel corso del primo assalto, hanno deciso, unitamente al CT Marco Ciari, di non proseguire la giornata di gare, concludendo cosi all'ottavo posto in classifica generale.

Dunque dal punto di vista tecnico i "nostri" hanno risposto come si pensava e dobbiamo sottolineare quanto fossero delicati questi mondiali in Corea del Sud: sia perché era l'evento prima delle olimpiadi di Tokyo 2020 e poi perché c'erano in palio punti importanti proprio per la qualificazione ai Giochi. 

E allora mentre gli atleti e tutto lo staff tecnico, quello medico, i preparatori e le famiglie preparano le valigie per il rientro in Italia (e il conseguente incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella) è doveroso fare i complimenti al Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso perché i risultati ottenuti sono una conseguenza dell'impegno e la dedizione con la quale è stata preparata la spedizione.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)