Mondiali, Lathi:Pellegrino, oro nello sprint

L'aostano trionfa a Lathi battendo Ustiugov e Klaebo dopo una rimonta nel rettilineo finale. E' il primo trionfo italiano nella specialità. L'azzurro nella passata stagione vinse la Coppa del Mondo di specialità

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Federico Pellegrino è il nuovo campione del mondo della sprint a tecnica libera, una specialità dello sci di fondo dove l’Italia non aveva mai primeggiato in una rassegna iridata. Ai Mondiali di Lahti (Finlandia) il ragazzo di Nus ha compiuto un autentico capolavoro fatto di tattica, freschezza atletica e materiali velocissimi.

La giornata dedicata a questa specialità è stata lunga e ha messo a dura prova le energie fisiche e mentali di tutti gli atleti in pista. Che però l’azzurro fosse “in palla” lo avevamo capito subito, ha stupito la freddezza del ragazzo aostano che ha sempre fatto la cosa giusta al momento giusto, e questo gli ha consentito di arrivare abbastanza agevolmente alla finale.

Nei quarti di finale ha tenuto sotto controllo l’avversario più pericoloso, il norvegese Klaebo, che puntava su una gara tattica, beffandolo nel finale. In semifinale è andata ancora meglio. Il nostro atleta infatti ha saggiamente evitato di rimanere intrappolato nel gruppetto dei rivali, scappando insieme al russo Ustiugov e superandolo poi nel finale. Siamo quindi all’atto conclusivo. Come già anticipato la finale è stato il capolavoro di Pellegrino. E’ partito avanti poi ha “furbescamente” lasciato al russo Ustiugov il compito di fare l'andatura. Il russo è cascato nella trappola e si è messo a forzare per quasi tutta la gara consumando una buona parte delle sue energie. Sull'ultima salita, Pellegrino (che era sempre lì sulle code del rivale come il felino che ha avvistato la sua preda) piazza lo scatto: è uno strappo ferale che taglia le gambe ad avversari difficili come Northug, Hakola e Krogh.

Rimanevano in tre per le medaglie, Pellegrino (con il classico occhio della tigre) aveva lavorato tutto l’anno per questo momento e sapeva bene cosa fare: controllava senza problemi il norvegese Klaebo (che finirà medaglia di bronzo) poi, decide che è il momento di dare tutto: piazza una ulteriore accelerazione e si infila sul rettifilo finale a grande velocità. E’ un testa a testa con il russo Ustiugov. Pellegrino ha la freschezza per rimontarlo e superarlo in un finale di gara entusiasmante. Federico taglia per primo il traguardo e dà sfogo alla sua gioia. E’ il suo giorno di gloria. Si prende il tricolore sulle spalle e fa la passerella per andare a prendersi i meritati applausi del pubblico e la più bella delle medaglie, quella d'oro.

Federico Pellegrino con questa medaglia chiude un cerchio perché l’anno passato vinse la Coppa del Mondo di sprint, primo italiano nella storia, e con l’oro di Lathi è il primo azzurro a vincere, in questa specialità, in una rassegna iridata. Ormai l’aostano è a tutti gli effetti tra i grandi di sempre nel pantheon italiano dello sci di fondo, insieme a gente del calibro di  Marco Albarello, oro nella 15 km classica ad Oberstdorf nel 1987, lo stesso anno in cui anche Maurilio De Zolt vinse l'oro nella 50 km skating, e, poi, Silvio Fauner, oro nella 50 km skating a Thunder Bay, nel 1995, e Pietro Piller Cottrer, l'ultimo oro individuale nella storia del fondo azzurro, nella 15 km skating di Oberstdorf 2005. Insomma, un grande tra i grandi.