Nuoto, in 31 si qualificano per gli Europei a Glasgow.Scozzoli da record nei 50 rana

Tante buone notizie dai Campionati Assoluti italiani di Riccione, Margherita Panziera (22 anni), è la prima Italiana ad abbattere il muro del minuto nei 100 dorso (59"96) e poi fa il miglior crono europeo nei 200. Ilaria Cusinato (19enne) si conferma mistista di rango e fa suoi i 200 e i 400. Triplete per Simona Quadarella (anche lei 19enne) che si aggiudica 400, 800 e 150 sl. Thomas Ceccon (classe 2001), il nuovo astro nascente del nuoto azzurro che vince i 200 misti e i 100 dorso. Alessandro Miressi vince i 100 sl in 48"36 davanti a Luca Dotto e poi lo sprinter Andrea Vergani, anche per lui doppietta: 50 delfino e 50 stile libero.

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Fabrizio d'Andrea ©

(15/04/2018) Le cinque giornate di Riccione ci restituiscono l'istantanea del buon stato di salute in cui versa il nuoto italiano tanto che ben 31 atleti hanno fatto il tempo necessario per qualificarsi agli Europei di Glasgow (l'appuntamento natatorio più importate della stagione) che si svolgeranno dal 3 al 9 agosto prossimo.

Ai Campionati Assoluti abbiamo visto un movimento che si sta rinnovando, con molti giovani (del '97, del '99 ma anche ragazzi/e del 2001 o 2002) già in rampa di lancio (Ceccon, Cusinato, Panziera, Quadarella, Miressi) e con i veterani ancora in grado di essere competitivi (Paltrinieri, Dotto, Detti, Pellegrini e Scozzoli). Insomma un bel mix che ci fa ben sperare per il futuro perché, ricordiamolo, questi sono solo i primi frutti di un lavoro (fatto dalla Federazione Italiana Nuoto FIN https://www.federnuoto.it/ ) che dovrebbe dare i suoi massimi risultati alle prossime olimpiadi di Tokyo (2020). Da quello che si è visto si può anche affermare che ad ora è messo meglio il settore maschile rispetto a quello femminile perché ha mostrato una grande densità di prestazioni ad alto livello, mentre tra le ragazze abbiamo delle punte di diamante ma per il resto il livello medio è decisamente più basso.

Il mattatore agli Assoluti di Riccione è stato certamente Fabio Scozzoli che nella “sua” rana ha stampato dei crono di assoluto livello internazionale: fantastico il romagnolo che dopo i fasti del 2011 sembrava perso (tra infortuni e problemi tecnici) mentre ora è tornato prepotentemente alla ribalta. Nei 50 Scozzoli ha fatto il record italiano con 26”71 (il precedente era sempre suo, 26''91 dello scorso luglio a Budapest) ) e nei 100 ha ritrovato lo smalto dei tempi andati: anzi di più perché a quasi 30 anni (li compirà ad agosto) ha segnato il suo miglior tempo di sempre con 59”33 (il precedente era sempre suo 59”42 fatto a Shangai 2011). Semplicemente encomiabile.

Ma in un ideale podio dei migliori atleti degli Assoluti ci metto sicuramente Margherita Panziera, Ilaria Cusinato, Simona Quadarella, Thomas Ceccon, Alessandro Miressi, Andrea Vergani e Federico Burdisso. Tutti volti nuovi, forze fresche che hanno il talento per dare lustro al nuoto italiano.

Andiamo con ordine e direi per meriti. La Panziera si è laureata campionessa italiana volando nei 100 e nei 200 dorso. La 22enne veneta ha buttato giù dei tempi che la innalzano tra le migliori della specialità, almeno in Europa: nei 100 è la prima italiana a scendere sotto il muro del minuto, il record ora è di 59”96. Nei 200 invece ha chiuso in 2'08” 96, mezzo secondo meglio del suo precedente limite. Insomma una Margherita in grande spolvero.

A seguire metteri le performance di Ilaria Cusinato. La 19enne di Cittadella sembra proprio avere la stoffa di una mistista di fattura internazionale così come non ne avevamo più dai tempi di Alessia Filippi (2009). In queste giornate la padovana ha dato spettacolo diventando campionessa sia nei 200 che nei 400 misti. Nella distanza più corta si impone con la miglior prestazione italiana in tessuto (in 2'11''26) ad un centesimo dal record italiano griffato da Alessia Filippi il 29 maggio 2009 a Pescara. La 19enne di Cittadella - tesserata per Fiamme Oro e Team Veneto, si è poi imposta anche nei 400 in 4'37”14. E non è poca cosa.

Di doppiette in doppiette vi voglio segnalare quella di Andrea Vergani nella velocità pura: il milanese classe '97 si è rivelato uno sprinter niente male, fose questa volta ha fatto quel salto di qualità che finora era mancato. Andrea fa suoi sia i 50 stile libero che i 50 farfalla. Nei 50sl uomini lo squalo milanese ferma il tempo a 21”70 mettendosi dietro gente del calibro di Luca Dotto (argento iridato 2011), Lorenzo Zazzeri e anche Marco Orsi (solo 5°), primatista nazionale in 21”64. Questo per darvi la dimensione delle sue prestazioni.

Promozione a pieni voti per la mezzofondista Simona Quadarella che fa il triplete e si porta a casa i titoli dei 400, 800 e 1500 stile libero. La 19enne romana è un talento puro che dall'anno passato ha iniziato prepotentemente a brillare, i suoi tempi sono di fattura internazionale per questo non ha avuto problemi a sbaragliare le avversarie. Nei 400 (distanza nuova per lei) ha segnato il tempo di 4'06”78 che fa davvero ben sperare. Poi negli 800 e nei 1500 è filata via senza concorrenza. Su di lei, che poi ha anche un caratterino niente male, potremo davvero contare per i prossimi anni.

Grande impressione ha destato anche il velocista Alessandro Miressi che finalmente sembra abbia imparato a sfruttare il suo talento (e il suo fisico di 2,02 mt). Nella gara regina, i 100 stile libero, il torinese (classe '98) ha tirato giù un vero show andando a toccare per primo con il tempo di 48”36 davanti al grande favorito Luca Dotto (48.56)! Prova sbalorditiva per il 19enne che ha nuotato un clamoroso 24.78 nella vasca di ritorno e ha così superato il grande veterano, anch’egli incredulo per la prestazione dell’avversario e prontamente complimentatosi con lui. Terza piazza per Ivano Vendrame (48.98).

Come anticipato questi di Riccione sono stati i Campionati italiani dei ragazzi terribili del 2001 che senza timore reverenziale si sono buttati in acqua per convinti di fare la pelle ai veterani: di questa generazione Thomas Ceccon e Federico Burdisso sono quelli che hanno brillato di più. Ceccon (se non si rovinerà con le sue mani) è il talento più sopraffino del nuoto itaiano. In acqua ha uno stile bello da vedere e una acquaticità davvero invidiabile. Si deve ancora formare dal punto di vista muscolare ma sarebbe stato strano il contrario per un ragazzo di 17 anni. Il veneto ha staccato il biglietto per Glasgow vincendo i 100 dorso con il record di categoria (53''94 abbassando il precedente 54''24 di Simone Sabbioni del 18/08/2014 a Nanchino). Ma non si è accontentato, l'enfant prodige di Thiene si è poi aggiudicato anche i 200 misti chiusi in 2'00''43, abbassando di sessantadue centesimi il 2'01''05 registrato da Alberto Razzetti lo scorso 2 agosto a Roma e staccando di mezzo secondo il capitano azzurro Federico Turrini (che ha chiuso in 2'00''93). "Non mi pongo limiti e non so ancora quale gara mi piaccia di più – ha affermato il 17enne veneto, che è diventato il quinto miglior performer italiano. Non ho dubbi che potrà diventare un personaggio da copertina.

A Riccione è sbocciato in tutto il suo splendore anche il talento di Federico Burdisso che ha conquistato il titolo nei 200 farfalla, nuotando il record italiano juniores. Il golden boy di Pavia ha toccato in 1'57''23, abbassando di ventitre centesimi il precedente limite di categoria di 1'57''46 registrato da Giacomo Carini nel 2015 a Baku e diventando l'ottavo performer italiano.

E le nostre punte di diamante? Per i nostri nuotatori più forti coma la "divina" Pellegrini, Dotto, e Paltrinieri questi Campionati sono stati di transizione, un appontamento per rodare la forma, curare i dettagli e capire cosa fare per i prossimi mesi. Niente di più ed è giusto così. Loro non hanno l'ansia di fare il tempo perché già hanno staccato il pass per gli Europei. L'unico che dà apprensione è Gabriele Detti. Il livornese deve convivere con i dolori alla spalla (si parla di risentimento muscolare) che al momento lo hanno costretto a fermarsi. La buona notizia è che dopo il consulto specialistico cui è stato sottoposto in questi giorni sembra sia stata trovata la cura per rimetterlo in sesto e farlo tornare in acqua ad allenarsi.

Dunque da questi Campionati si traggono delle certezze, la squadra degli uomini è competitiva (con tutte le cautele visto la giovane età di gran parte degli atleti) un po' in tutti gli stili pur con qualche grave lacuna: penso ai 200 stile libero alla 4x200 e ai 400 misti dove siamo veramente indietro nel panorama internazionale. Mentre le donne ad oggi non hanno una squadra di caratura internazionale. Duole dirlo ma non ce lo possiamo nascondere. Il livello medio non è un granché ma, come questi Campionati hanno dimostrato, ci sono delle punte con enormi potenzialità, anzi direi di valore assoluto. Spero che queste (ribadiamo i nomi Panziera, Cusinato, Quadarella ma anche Giulia Verona) facciano da traino ed aiutino le altre ad emergere. E' vero che le olimpiadi di Tokyo (2020) non sono così vicine ma l'esperienza ci fa dire che il tempo non è mai abbastanza per costruire una squadra.

 

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