Nuoto Paralimpico, impresa storica della nazionale: l'Italia è campione del mondo

Il bottino finale della nazionale italiana è di 20 medaglie d’Oro, 18 medaglie d’Argento e 12 medaglie di Bronzo. Dietro l'Italia team tradizionalmente vincenti come Russia, Gran Bretagna, Ucraina, Cina e Stati Uniti.

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Fabrizio d'Andrea (Ph. BIZZI/FINP)

(16/09/2019). E' finita come meglio non poteva, l'Italia vince i Mondiali di nuoto paralimpico 2019 dominando praticamente dal primo all'ultimo giorno. Una impresa vera, ad un anno dalle olimpiadi di Tokyo, che testimonia quanto sia diventata forte questa nazionale che va a podio in tutti gli stili e in tutte le categorie. Il medagliere generale parla da se: 50 medaglie complessive di cui 20 d'oro, 18 d'argento e 12 di bronzo e le maggiori potenze di questo sport si sono dovuti accontentare di stare dietro i nostri: dunque finale amaro e niente gloria per team solitamente fenomenali come Cina, Stati Uniti, Gran Bretagna e Ucraina.

Londra ha accolto come meglio non si poteva tutte le nazionali impegnate nella settimana iridata, poi vorrei sottolineare la meraviglia dell'Aquatics Centre London (che ospitò le olimpiadi nel 2012) un impianto meraviglioso sia per chi segue le gare in tribuna, sia per chi deve lavorare (giornalisti, tecnici e addetti ai lavori) e per gli atleti e atlete impegnati nella manifestazione.

Ma torniamo alla nostra nazionale. Quella azzurra è ormai diventata un esplosivo mix tra giovani ed esperti, che ha vinto senza soluzione di continuità a stile libero, delfino, dorso e rana e nelle staffette stampando record del mondo ed europei come se piovesse. Per tutti vale l’ultimo oro della giornata, quello che ha chiuso i Mondiali di Londra: è arrivato dalla bellissima vittoria della staffetta azzurra maschile nei 4x100 Stile Libero, punti 34. Nell’ordine la staffetta era formata da Stefano Raimondi, Antonio Fantin, Federico Morlacchi e Simone Barlaam che  hanno battuto per la prima volta in un Mondiale le fortissime staffette dell’Ucraina e dell’Australia, rispettivamente seconda e terza. I quattro campioni italiani hanno battuto anche il Record mondiale nella 4x100 stile libero (3'46"83). 

Bisognerebbe abbracciarli tutti, dal primo all'ultimo, per i sacrifici che hanno fatto: sacrifici che è valsa la pena di affrontare visti i risultati ottenuti. Ha ragione il presidente del Comitato Italiano Paralimpico (http://www.comitatoparalimpico.it/) Luca Pancalli: questi risultati vanno a merito della Federazione (FINP) guidata dal Presidente Roberto Valori, al CT Riccardo Vernole e di tutti i tecnici perché il movimento natatorio paralipico è cresciuto enormemente in questi ultimi 5 anni e le vecchie stelle hanno trainato i giovani fino ai risultati di questi giorni.

Menzioni doverose per i nostri medagliati (qualcuno di loro torna a casa con la valigia piena di medaglie per aver vinto in più specialità) Carlotta Gilli, Francesco Boccardo, Arjola Trimi, Simone Barlaam, Arianna Talamona, Stefano Raimondi, Antonio Fantin, Federico Morlacchi, Efrem Morelli e Simone Ciulli.

La curiosità del Mondiale di Londra 2019il doppio oro conquistato dal campionissimo Federico Morlacchi (la vecchia stella del nuoto azzurro) e da Simone Barlaam (l'astro nascente del team azzurro) mercoledì nella finale dei 100 farfalla S9, dove i due compagni di squadra, quasi in un passaggio di consegne generazionale, hanno toccato la piastra nello stesso istante fermando il crono sul tempo di 1”00’36. In quello che è stato uno dei momenti più incredibili e spettacolari di questi mondiali di Londra. Vinti dall’Italia, ricordiamolo un'altra volta.

Ora però non bisogna sprecare il gran lavoro fatto fin quì, anzi va portato a termine perché il prossimo anno ci sono le olimpiadi (Tokyo 2020) e l'Italia deve confermarsi a questi livelli: per questo  (e mi rivolgo a FINP e tecnici federali) ora si festeggia il giusto (Mattarella al Quirinale è già pronto ad accogliere i nostri ragazzi) e poi di nuovo testa bassa e lavorare macinando chilometri su chilometri in piscina per arricchire la bacheca con gli allori di Olimpia.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)