Sci: Paris domina la libera di Bormio, sul podio anche i norvegesi Svindal e Jansrud

Nella grande classica dello Stelvio, una delle piste più tecniche e difficili del circo bianco arriva finalmente la vittoria della squadra maschile che finora non aveva risposto secondo le aspettative. Per Paris è la nona vittoria in Coppa del Mondo. Tra le donne 36esima vittoria per Mikaela Shiffrin che domina lo slalom a Lienz.

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Si è spezzato l'incantesimo, un azzurro torna alla vittoria in Coppa del mondo. Dominik Paris azzecca la gara perfetta e vince una grande classica del circuito, la discesa libera sulla pista "Stelvio" di Bormio (una delle più difficili al mondo), una delle sue preferite (quì vinse anche nel 2012) firmando così la prima vittoria stagionale della squadra.

Un grande successo visto che ha messo le punte dei suoi sci davanti ai due mostri sacri norvegesi Svindal (che finisce a 4 centesimi dal "nostro") e Jansurd (terzo gradino del podio a 17 centesimi). La prova di Paris è stata davvero perfetta, ha aggredito la pista (resa più facile dalle abbondanti nevicate) dal primo centimetro e con delle traiettorie azzeccate alla Carcentina e alla konta è riuscito a sopravanzare quei due autentici fenomeni norvegesi.

Dunque tutti sorrisi e abbbracci prima, durante e dopo la cerimonia di premiazione anche se c'è stato un momento di terrore perché dopo la discea dei primi 20 atleti si è alzato un forte vento e la gara è stata interrotta: tutti a guardarsi preoccupati nello staff tecnico azzurro, perché era previsto che arrivasse ma non così presto e nel momento meno opportuno con Dominik in testa. Immagino che tutti sappiate bene che se le condizioni meteo non consentono la discesa dei primi trenta atleti la gara viene annullata. Sembrava che la sfortuna si fosse accanita contro i nostri ma poi dopo un po' di apprensione il vento smette di fare le bizze e la gara (tra qualche infortunio di troppo) ha potuto riprendere il suo corso fino alla fine.

Non dobbiamo negare che l'aria intorno alla squadra (specialmente quella maschile) si era fatta pesante perché non arrivavano le vittorie né i piazzamenti. Il risultato di oggi può rassenerare gli animi e permettere agli atleti di lavorare più tranquillamente in vista del proseguio della stagione che ora sta entrando veramente nel vivo: ci aspettano le grandi classiche come Adelboden, Wengen, Kitzbuhel, Kraniska Gora e poi le olimpiadi di PyeongChang a febbraio. Iil meglio nei prossimi due mesi.

Dunque non c'è panacea migliore di una vittoria, ora però ci aspettiamo un salto di qualità da tutti perché una rondine non fa primavera e perché sappiamo bene che gli avversari sono fortissimi. Finora diciamo la verità i nostri non hanno convinto, anzi, ma siamo pronti ad aspettare prima di dare giudizi definitivi.