Rio, Morlacchi vince l'oro nei 200 misti

 ESCAPE='HTML'

Credit CIP (Comitato Italiano Paralimpico)

Arriva il primo oro italiano alle paralimpiadi. A conquistarlo è Federico Morlacchi, che conferma il pronostico nei 200 misti SM9 andando a vincere la medaglia più preziosa nuotando in 2’16’’72 davanti all’ungherese Tamas Sors e all’australiano Timothy Disken. Morlacchi, che sta diventando una delle star dell’Acquatics Centre di Rio, si mette al collo una medaglia che ha anche un valore simbolico importante, primo perché è la prima d’oro di questa spedizione azzurra e secondo perché è la medaglia numero 500, complessivamente, vinta dall’Italia nella storia delle paralimpiadi disputate finora (questa è la XV edizione).

Il varesino si conferma il più forte del mondo in questa specialità e dopo aver conquistato i titoli di campione d’Europa e del Mondo mette il sigillo alla sua carriera con questo oro olimpico mettendo in fila i suoi avversari che si sono dimostrati molto agguerriti. La gara è stata molto serrata, con Morlacchi a inseguire nei primi due passaggi (delfino e dorso), per poi effettuare il sorpasso a rana e stringere i denti nell'ultima frazione a stile libero. Aveva lavorato tanto negli ultimi due anni per migliorare la rana e il delfino, e i risultati si sono visti.

Commosso il presidente del Cip, Luca Pancalli: «Si tratta di un risultato straordinario, ancora più emozionante perché colto da un ragazzo straordinario. Un pizzico di emozione in più per me viene proprio dai miei trascorsi nel nuoto e questo risultato premia la grande passione e determinazione di Federico. Sono molto contento per lui».

Per Casa Italia queste paralimpiadi stanno assumendo un sapore molto dolce (grazie in gran parte al nuoto), in quattro giorni sono state vinte già 13 medaglie. Un bronzo dal tennis tavolo, con Mohamed Kalem, poi Giulia Ghiretti che dopo il bronzo nei 50 farfalla si prende l'argento nei 100 rana. Giada Rossi è bronzo nel tennis tavolo classe 2 ma c’è gloria anche per Elisabetta Mijno e Roberto Airoldi che portano la prima medaglia alle Paralimpiadi di Rio 2016 per l'arco azzurro. Martina Caironi è argento nel salto in lungo in attesa dei 100 metri, gara in cui è campionessa del mondo in carica. Cecilia Camellini è argento nei 400 stile libero S11. La nuotatrice cieca, già vincitrice di quattro medaglie (due ori e due bronzi) a Londra 2012, arriva seconda in 5'16''36, alle spalle dalla olandese Bruisma (5'15''08). Altri squilli arrivano grazie a Vincenzo Boni terzo nei 50 dorso S3 ma soprattutto dal Triathlon. Il 45enne Giovanni Achenza che a Londra (2012) fu escluso per errore dalla squadra della Federciclismo si è preso la medaglia di bronzo dietro al compagno di squadra Michele Ferrarin. Settecentocinquanta metri a nuoto, 20 chilometri in bici, 5 di corsa. Michele Ferrarin è arrivato stremato al traguardo della gara di Paratriathlon, ma quello sforzo gli ha portato una medaglia d'argento. «Il coronamento di cinque anni di sacrifici», ha affermato il 45enne veneto campione del mondo nel 2015 a Chicago, «in un'ora di gara ho dato tutto».