Sci: a parte Sofia Goggia poco azzurro

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Le nostre sono fortissime in gigante e lontanissime dalle prime in slalom, al contrario gli azzurri sono forti, ma non abbastanza in slalom e faticano tantissimo in gigante. Questo è il risultato, ma lo sapevamo, delle gare del fine settimana in Val d’Isere (per gli uomini) e Sestriere (per le donne).

Dunque archiviamo le prime gare sulle montagne europee con le stesse convinzioni che avevamo a novembre (Solden) quando è iniziata la Coppa del Mondo: primo non abbiamo atleti o atlete in grado di vincere la coppa generale (da quando ha smesso Alberto Tomba non ne abbiamo più avuti) ma abbiamo atleti competitivi nella singola gara. Secondo, abbiamo trovato una ragazza molto forte, Sofia Goggia, che va veloce ed è sfrontata al punto giusto da non aver paura delle fortissime campionesse che sta affrontando. Spero che i tecnici della nazionale la sappiano gestire nel modo giusto, anche a livello di emotività, perché ha già collezionato 4 podi su 6 gare e ci potrà dare tante soddisfazioni in gigante e supergigante, senza dimenticare che prima dei tanti infortuni che l’hanno fermata negli ultimi tre anni lei era una promessa in discesa libera.

Quindi analizzando le prime gare di stagione possiamo sintetizzare affermando che per Casa Italia il bicchiere è mezzo vuoto. L’Italia ha pochissimi talenti in gara, sia tra gli uomini che tra le donne, e (toccando ferro) se dovessero andare incontro a infortuni o scadimenti di forma (può capitare anche un’annata storta fa parte del gioco) sarebbero guai per noi. Tra i ragazzi solo Paris e Innerhofer possono darci qualche soddisfazione in discesa e supergigante ma a condizione di trovare piste tecniche e con “neve dura”. In slalom e gigante sarà molto complicato salire sul podio quando scendono in pista campionissimi come Hirscher, Pinturault, Ligety, Christoffersen e Neureuther, per di più va riconosciuto che la squadra dei pali stretti ha valori importanti ma deve fare i conti con una età molto avanzata (Thaler è il decano del circo bianco con i suoi 38 anni) e i troppi infortuni. In gigante siamo veramente lontani dai primi.

Tra le donne a parte la Goggia, che speriamo non sia traviata dalle attuali attenzioni mediatiche, non vedo le “nostre” attrezzate per vincere qualche gara. Speriamo ancora in Federica Brignone, da lei ci aspettiamo sempre quel salto di qualità che la porti a competere in ogni gara con le prime, speriamo di non dover aspettare invano. Poi c’è Marta Bassino, talento purissimo che in gigante potrà fare molto bene, vedremo, l’impressione è che sia un po’ troppo esile per lo sci moderno: basta guardare le avversarie, autentiche virago. Poi dovremo parlare della squadra di slalom, è vero che in questa specialità l’Italia non ha mai avuto campionesse ma il livello attuale è veramente basso e per tanti motivi le nostre non stanno tra le prime quindici della graduatoria mondiale. Auspico ci sia una profonda riflessione a livello federale perché l’Italia è comunque una delle nazioni più importanti in questo sport e non possiamo continuare a vedere certi controprestazioni in questa specialità.