Sci Alpino: finito il lockdown, la nazionale italiana è sullo Stelvio per ricominciare

Sono iniziati gli allenamenti sulla neve per le squadre di Coppa del mondo, gli azzurri preparano la stagione 2021 mentre il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente della Fisi Flavio Roda hanno chiesto ufficialmente lo spostamento di un anno dei Mondiali di Cortina in modo che si tengano a marzo 2022.

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Fabrizio d'Andrea  (Ph.https://www.fisi.org/)

(03/06/2020) E' fatta, con grande sollievo degli atleti, che non vedevano l'ora, finito il lockdown gli atleti e le atlete della squadra di coppa del mondo si sono radunati sulle piste dello Stelvio dove passeranno le prossime due settimane a eliminare la ruggine dovuta a tre mesi di riposo forzato causa pandemia da coronaviruse a mettere le basi (atletiche e tecniche) per la prossima stagione (2020/2021).

Eh si, è ricominciato per loro il momento più bello: l'ebbrezza di rimettere scarponi e sci ai piedi, prendere gli impianti di risalita e buttarsi giù dalle piste tracciando curve, traiettorie e abbattendo paletti.

La squadra femminile è al gran completo, a partire dal gruppo Elite formato da la campionessa del mondo in carica Federica Brignone, dalla rientrante Sofia Goggia e da Marta Bassino dalla quale un po' tutti ci aspettiamo davvero tanto: io almeno credo sia possibile per lei il definitivo salto di qualità, quello che la porterà ad essere competitiva con le migliori sia in Gigante che in SuperG e Discesa Libera. 

Le nostre stelle scieranno fino al 15 giugno insieme alle ragazze della velocità, presenti con Elena Curtoni, Francesca Marsaglia, Nicol Delago, Nadia Delago, Verena Gasslitter, la rientrante Roberta Melesi e Laura Pirovano. Qualche giorno in meno di lavoro per il quartetto delle slalomiste (la chiusura è fissata per il 12 giugno), composto dalla capitana Irene Curtoni (gareggerà ancora per un anno) che farà da chioccia alle giovani terribili ma molto promettenti e determinate: Lara Della Mea, Martina Peterlini, Marta Rossetti, pure loro a digiuno di competizioni addirittura dal 15 febbraio, quando gareggiarono a Kranjska Gora.

Allo Stelvio è presente anche il team della velocità maschile, la cui ultima gara risale a sabato 7 marzo con la discesa di Kvitfjell. Il gruppo, orfano di Dominik Paris  (che sta completando il percorso di riabilitazione) è formato da Christof Innerhofer, Emanele Buzzi, Mattia Casse, Matteo Marsaglia e Alexander Prast e si allenerà fino a venerdì 12 giugno.  I ragazzi delle discipline tecniche invece cominceranno a sciare la settimana successiva.

Detto della nazionale che ha ripreso ad infilare scarponi e riprendere a curvare sulle piste passiamo a parlare di politica sportiva: con un annuncio a sorpresa il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente Fisi Flavio Roda pochi giorni fa hanno reso pubblica la richiesta italiana di spostare di un anno i mondiali di sci alpino a Cortina: da marzo 2021 a marzo 2022.

Lo spostamento dei Mondiali è necessario perché per preparare al meglio la rassegna iridata c’è bisogno di certezze, cosa che ad ora nessuno può dare. Per di più - ha spiegato il presidente Fisi Roda - la spesa per la logistica e le nuove piste è già arrivata a 25 milioni di euro. A questo aggiungiamo che sulla stagione del prossimo anno c’è un grande punto interrogativo (sempre a causa delle conseguenze dalla pandemia) e una eventuale cancellazione dei Mondiali sarebbe altamente possibile e comporterebbe una vera sciagura per la Federazione, per Cortina e anche per la Fondazione che organizza.

La Federazione Internazionale di Sci (Fisalpine) deciderà a luglio se accettare o no la richiesta italiana. Sappiamo che l'Italia è supportata da due Federazioni importanti: quelle di Austria e Germania ma c’è un ma, pesantissimo, che peserà sulla decisione finale: a febbraio 2022 si svolgeranno le olimpiadi invernali a Pechino, questo significherebbe far disputare i Mondiali di Cortina un mese dopo i Giochi Olimpici cinesi.

Oltretutto questa decisione stravolgerebbe i Calendari di Coppa del Mondo sia del prossimo anno che del 2022. Insomma per l’Italia e per Cortina le cose non si sono messe bene e vedremo cosa decideranno i vertici dello sci internazionale. Una cosa si può dire: stavolta in Italia nessuno ha colpa, il destino ha remato contro come proprio non ci si poteva aspettare.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)