Sci, Manuela Moelgg è terza a Killington

Secondo gigante della stagione e ancora un terzo posto per Manuela Moelgg che mai era partita così bene. Brava anche Federica Brignone, arriva quinta al suo esordio stagionale dopo due mesi di stop per infortunio. Male però Sofia Goggia che si deve accontentare di una deludente quindicesima piazza.

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Lo slalom gigante di Killington (USA) certifica due cose, primo che Viki Rebensburg e Mikaela Shiffrin sono una spanna sopra le altre (in attesa che arrivi la forma migliore per le altre due fuoriclasse della specialità la francese Tessa Worley e l'austriaca Eva Maria Brem), secondo che la trentaquattrenne Manuela Moelgg sta vivendo una seconda giovinezza. L'altoatesina (sorella di Manfred) non aveva mai approcciato così bene l'avvio di Coppa del mondo: la trentaquattrenne di San Vigilio di Marebbe è in gran forma, scia bene, leggera e con il suo talento riesce ad essere sempre lì con le migliori. Due gare e due terzi posti sono una inizione di fiducia importante per lei che dopo le prossime olimpiadi (PyeongChang 9-18 febbrIO 2018) potrebbe lasciare l'attività agonistica. Molto brava anche Federica Brignone che era al suo esordio stagionale dopo uno stop di due mesi causato da una fastidiosissima pubalgia. Federica ha sciato bene, anzi molto bene. Nella prima manche è scesa bene senza spingere al massimo ma è nella seconda che ha fatto veramente impressione: apre il cancelletto con la determinazione dei tempi migliori e aggredisce il tracciato come solo lei sa fare. Stava andando come un treno e il tempo la stava premiando poi (a gran velocità) subisce i segni della pista e va in rotazione, un grave errore che le fa perdere velocità: è lì che vede bruciare la possibilità di salire sul podio. Si perché l'errore è avvenuto proprio nel punto più sbagliato della pista, cioè prima del piano. Ci vogliono alcune porte prima che la Brignone riprenda il giusto ritmo, comunque conoscete tutti il carattere della valdostana, la ragazza non si è arresa e quando ha ripreso il controllo degli sci ha mollato ogni remora dando il tutto per tutto fino al traguardo. La sua è stata una sciata tecnica e potente allo stesso tempo, si è mangiata la pista e alla fine ha conquistato un importantissimo quinto posto finale. Ora sa che è tornata e può fare molto bene ma deve avere pazienza perché con la pubalgia bisogna stare molto attenti.

Le altre azzurre invece non sono andate così bene. Da Marta Bassino, Sofia Goggia e Irene Curtoni ci aspetiamo molto di più di quanto abbiamo visto ieri. La loro è stata una prova scialba, priva di particolari squilli da sottolineare, le nostre hanno addirittura dato la sensazione di aver male interpretato la pista e le tracciature delle due manche.

Tornando alla gara la tedesca Viktoria Rebensburg ha chiaramente dimostrato di essere la numero uno del gigante. E' tornata ai livelli del 2011-2012 quando vinceva le gare di slalom gigante a spasso. Lei riesce a raggiungere grandi velocità e, soprattutto, a girare in pochi centimetri di pista, là dove le altre atlete invece ci mettono i metri. Sarà durissima per tutti batterla in questa specialità. Poi c'è Mikaela Shiffrin, la fuoriclasse statunitense deve aver lavorato tanto nelle ultime due settimane. Si è rivista la campionessa che conosciamo da anni e si è presa meritatamente la piazza d'onore. Il gigante non è proprio la sua specialità (paradossalmente va meglio in supergigante che in gigante) ma è sempre sul podio e questo ci fa pensare che in slalom darà la paga a tutti senza pietà.