Sei Nazioni 2018, Italia ko 15-46 contro l'Inghilterra.Vincono pure Galles e Irlanda

Il primo turno del Natwest Sei Nazioni ha dato dei responsi chiari: l'Inghilterra (N. 2 al mondo dietro solo gli All Blacks) è fortemente indiziata di vincere il torneo per la terza volta consecutiva. Il Galles malgrado gli infortuni è l'unica che potrebbe rovinare la festa agli inglesi. Hanno deluso Scozia e Francia. L'Italia di O'Shea è un team giovane e fortemente rinnovato e visti gli avversari sarà molto difficile evitare il cucchiaio di legno.

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Credit Federazione Rugby Galles WRU http://www.wru.co.uk/

05/02/2018 - Rugby, Sei Nazioni 2018: Finita l'attesa si sono accesi i riflettori sul più antico e importante torneo di rugby che c'è al mondo. Il primo turno ha visto le vittorie di Inghilterra, Irlanda e Galles che hanno sconfitto rispettivamente Italia, Francia e Scozia. Dunque da questo fine settimana di grande rugby usciamo con delle certezze: la prima è che l'Inghilterra è davvero un super team, un rullo compressore costruito (in questi anni) con grande maestria dal CT Eddy Jones. Loro sono a caccia della terza vittoria consecutiva del Torneo e sono determinatissimi a raggiungere l'obiettivo. Lo si è visto per come sono scesi in campo contro l'Italia. La seconda è che la prossima settimana potremo già sapere chi vincerà il NatWest Sei Nazioni 2018: sabato 10 febbraio alle 16.45 si affronteranno Inghilterra e Galles. Se il Galles vincerà, allora per la vittoria finale sarà corsa a due con la "Perfida Albione", se invece prevarranno i sudditi di "Sua Maestà", beh allora non ce ne sarà per nessuno e il Torneo potrà considerarsi virtualmente chiuso.

Poi c'è l'Italia. Per dare un giudizio razionale possiamo utilizzare la tecnica del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Le cose buone sono che la squadra non ha mollato fino all'ultimo, che ha schierato tanti giovani che possono finalmente fare esperienza a grandi livelli (che tornerà utile nei prossimi anni), hanno ben figurato Minozzi, Castello, Allan, Canna, Bellini, Benvenuti, Castello, Negri e Biagi. Ma poi ci sono le cose negative, che sono di più ahimé. Tanta indisciplina (troppe le punizioni concesse agli iglesi), un pack poco competitivo, specialmente nella sua "prima linea", una rosa non all'altezza, specialmente nelle riserve e una autonomia di gioco che non supera i 60 minuti. Il gioco non decolla ma il CT O'Shea è convinto che la strada intrapresa porterà (nel medio periodo) il rugby italiano su altri livelli rispetto all'attuale mediocrità. Spero tanto abbia ragione ma dovrà avere anche un po' di fortuna: cioè che gli cadano dal cielo dei buoni giocatori (e... perché no, campioni) perché l'Italia attualmente non ha la struttura fisica, tecnica e agonistica per giocare alla pari con le altre nazionali. Nel rugby non si possono nascondere i problemi e gli avversari alla fine mettono a nudo tutto quello che non va. Così si spiegano le ultime tre mete degli inglesi.

Questa prima giornata ci ha fatto capire che la Francia (guidata da Jacques Brunel ex CT azzurro) non naviga in buone acque, è vero che ha perso contro l'Irlanda per uno stupendo drop messo ha segno da Sexton negli ultimi secondi di gioco (un calcio da quaranta metri all'83esimo... fantastico), ma chi (come me) ha visto la partita si è potuto rendere conto che i "Verdi" hanno controllato il match dall'inizio alla fine. Per i transalpini la strada è in salita e non sarà facile perché oltre ai problemi tecnici (noti) c'è un ambiente, anzi tutto il movimento rugbistico francese, che non ha alcuna fiducia del lavoro di Brunel: a parte Bernard Laporte ovviamente, il presidente della Federazione Rugby Francia che lo ha nominato e protetto, finora.

Che dire della Scozia, che è la grande delusione del primo round. Una squadra data in forte crescita che ha subìto una fortissima ridimensionata con la legnata (34-7) ricevuta a Cardiff dai Leoni gallesi. Non me lo aspettavo perché la squadra (ormai è un gruppo che lavora insieme da due anni) l'anno passato aveva fatto un gran salto di qualità. Progressi veri, poi confermati nelle tournèe di giugno e di novembre scorso, dove ha giocato molto bene inanellando tante vittorie risalendo nel ranking mondiale fino a raggiungere l'ottava posizione. Sarà stata solo una giornata storta? Difficile pensarlo, comunque lo capiremo contro la Francia domenica prossima nello scontro tra deluse.

Voglio chiudere tornando a parlare degli inglesi. Hanno davvero impressionato. Non è un caso che gli inglesi hanno vinto 23 degli ultimi 24 test match giocati, e non è un caso che sono la seconda formazione più forte al mondo (dietro solo ai "Tutti Neri"). I "Bianchi" hanno infatti costruito una corazzata completa in ogni reparto, composta da atleti che fisicamente, tecnicamente e agonisticamente stanno avanti a tutti e poi sanno interpretare al meglio le singole fasi di gioco all'interno del match. Hanno dei fuoriclasse assoluti come Itoje, Ford, Robshaw, Farrell, Launchbury; Vunipola e tanti altri. E poi hanno una rosa di almeno 30 giocatori dello stesso livello, quindi quando Jones effettua le sostituzioni il gioco rimane sempre di grande qualità.

Primo Round NetWest Sei Nazioni

Italia - Inghilterra 15-46

Galles - Scozia 34-7

Francia - Irlanda 13-15

 

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