Tamberi vince l'oro, ora c'è il sogno Rio

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Foto Agenzia Colombo da www.fidal.it

Rispetta facilmenhte il pronostico è si issa sul tetto d'Europa, Gianmarco Tamberi dopo essere diventato campione del mondo indoor a Portland (lo scorso marzo) mette in cascina anche l'oro nella sua specialità, il salto in alto, ai Campionati d'Europa che si sono svolti ad Amsterdam. Ora per l'atleta azzurro si tratta di mantenere questo stato di forma per i trentaquattro giorni che mancano all'appuntamento olimpico di Rio.

In questa manifestazione continentale Tamberi non aveva rivali all'altezza (poca roba sono stati i britannici Baker e Grabarz e il tedesco Onnen) per questo è stato importante testare la sua solidità mentale e la capacità di mantenere alta concentrazione in un evento importante cui è arrivato da favorito. E da questo punto di vista possiamo stare tranquilli: il suo mental coach Luciano Sabatini ha lavorato molto bene e l'atleta marchigiano ha fatto un importante salto di qualità rispetto al passato.

Per quanto riguarda la gara Tamberi è entrato in gara con la misura di 2,19, poi con molta sicurezza ha superato al primo tentativo i 2,24, i 2,29 e i 2,32, la misura con la quale si è aggiudicato la medaglia d'oro. Poi il ragazzo, ormai istrionico a tal punto che ha rubato la scena delle altre gare che si stavano svolgendo contemporaneamente alla sua, ha chiesto di fissare l'asta a 2,40: nei suoi tretentativi ha coinvolto il pubblico che ha accompagnato i suoi tre tentativi battendo ritmicamente le mani per aiutarlo. Non c'è stato nulla da fare, con molto rammarico l'atleta azzurro non è riuscito a superare la barriera dei 2,40, che è quella che ti fa entrare nel gotha dei più forti di sempre in questa specialità.

Ci riproverà, forse già tra pochi giorni alla Diamond League (a Montecarlo) perché saltare quella misura prima delle olimpiadi di Rio sarebbe un gran bel biglietto da visita però, misure a parte ormai ci siamo per Tamberi dopo le medaglie d'oro al mondiale indoor e ai Campionati d'Europa rimane da agguantare il sogno olimpico.