Roma 16, Murray e Williams i campioni

    Come anticipato, gli uomini hanno dato più spettacolo durante la settimana, ci sono stati incontri molto combattuti e con spunti tecnici di qualità, una sottolineatura speciale la meritano due partite: il quarto di finale tra Nadal e Djokovic, match di grande livello tecnico e agonistico (uno dei più belli degli ultimi anni), un testa a testa di quasi tre ore che ha regalato molte emozioni agli spettatori presenti sul campo centrale: a proposito Nadal ha perso ma sembra ormai tornato ai massimi livelli. La seconda è la semifinale tra Djokovic e Nishikori. Il giapponese ha messo alle corde il tennista serbo sfiorando la vittoria, si è dovuto arrendere al terzo set dopo una lunghissima maratona mostrando però grandi capacità atletiche e di concentrazione. Merita la posizione numero sei della classifica mondiale.

    Male gli italiani, nessuno si è qualificato agli ottavi. Lo sappiamo, non ci aspettano tempi facili. Tra gli uomini manca il campione che può trascinare il movimento, per il resto ottimi tennisti che però difficilmente potranno entrare in pianta stabile tra i primi 20. Chissà quanto dovremo aspettare per vedere atleti vincenti come lo sono stati Pietrangeli, Sirola, Panatta, Barazzutti e Bertolucci. Per le donne paghiamo l'abbandono della Pennetta e la fase finale di carriera per Schiavone, Vinci e Errani. Non c'è il ricambio che pensavamo. La Giorgi si è persa dietro le polemiche con la Federtennis, le altre fanno troppa fatica ad emergere.

    Questa edizione degli Internazionali di tennis comunque è stata un grande successo di pubblico e organizzativo. I numeri dimostrano la fame di tennis a Roma, rispetto all'anno scorso c'è stato un incremento di 12 mila persone e bastava girare per tutta l'area del Foro Italico per capire con quanto entusiamo la gente era pronta a mettersi in fila per godersi le partite e tutto lo spettacolo che è stato costruito intorno. Siamo sicuri che l'edizione 2017 stabilirà altri record perché questo torneo è diventato davvero importante ma si deve fare di più, si deve migliorare la qualità dei campi di allenamento, lo spazio (palestre, lounge) a disposizione dei giocatori e i transfer per portarli a giocare. A questo proposito il numero uno del Coni Malagò e il presidente della Federtennis Binaghi hanno rassicurato tutti affermando che già stanno lavorando alla prossima edizione e annunciando due importanti novità: il Centrale avrà il tetto retrattile, come deve essere per un grande torneo, e il Grand Stand (praticamente il campo numero uno) sarà ampliato passando dagli attuali 5300 posti a sedere ai 6800 così da poterlo valorizzare al meglio.